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Campioni

I 50 anni di Martina

18 ottobre 2007.

di Ubaldo Scanagatta

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Se c’è una tennista che può vantarsi di aver cambiato la storia del tennis e dello sport questa è Martina Navratilova. Ieri Martina ha compiuto 50 anni e l’ha fatto senza la racchetta in mano perché all’US Open, dove ha vinto il suo cinquantasettesimo Slam grazie al doppio misto con l’americano Bob Bryan, aveva dato il suo addio al tennis dopo una carriera di 32 anni. Era il secondo addio, quello definitivo e meno triste _ in fondo _ di quello del 3 luglio 1994 quando, sulla soglia dei 37 anni, aveva perso da Conchita Martinez la finale di Wimbledon che poteva invece incoronarla regina del torneo più prestigioso per la decima volta (record).
Nove anni dopo Martina ci aveva ripensato: “Non ho certo bisogno di soldi (22 milioni dollari di soli premi), ma è una bella sfida, mi sento ancora competitiva in doppio e poi soprattutto finchè una si diverte e non gioca in modo imbarazzante…”. Così Martina, coraggiosa già da ragazzina al punto di sfidare prima il comunismo filo-russo e poi, da cittadina americana, i benpensanti americani con il suo “outing gay” e mille battaglie per i diritti civili, è riuscita perfino a smentire quella legge non scritta dello sport che battezza sempre come patetiche le rentree dei grandi ex.
Quasi nessuna delle sue avversarie di questi ultimi anni era nata nel 1973, quando Martina debuttò nel circuito professionistico, quando era sì facile prevedere che quella ragazzina così talentuosa seppur rotondotta di Revnice (ex Cecoslovacchia) sarebbe diventata una campionessa, ma era meno facile immaginare che sarebbe diventata n.1 del mondo per 331 settimane (seconda solo a Steffi Graf, 377), che avrebbe vinto 167 tornei di singolare (18 Slam) e 177 di doppio due dei quali quest’anno (Strasburgo e Montreal) e 79 al fianco di Pam Shriver (21 Slam). 1443 vittorie per lei: un record insuperabile.
Ultimamente le incursioni a rete della grande mancina, ultimo fossile a praticare serve&volley, erano un tantino più lente, ma giunta lì raramente le ho visto sbagliare una volee. Non era popolarissima, ai suoi esordi, soprattutto negli Usa quando continuava a battere Chris Evert, ma dopo 32 anni di sfide planetarie oggi non c’è persona che non abbia cambiato idea e non nutra per lei la grande ammirazione che merita. Happy Birthday Martina.

Ubaldo Scanagatta