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Pennetta fa nove, Marbella è sua

Flavia vince il nono titolo della carriera prevalendo in un match tiratissimo: 62 46 63 alla Suarez Navarro. Il primo successo come testimonial Adidas. Quale il migliore inizio della trasferta sul rosso. Sara Cecamore

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Aveva i favori del pronostico, Flavia Pennetta, in questa sua seconda finale dell’anno (in carriera era la 19esima, nuovo record italiano: superata la Ceccarini a 18) dopo quella giocata ad Auckland. E proprio in Nuova Zelanda _ quando non aveva sponsor ma giocava con indosso una maglietta viola _ si era disputato uno dei due precedenti con la sua avversaria di oggi, la spagnola Carla Suarez Navarro, una giocatrice di grande talento dal gioco quasi maschile. A gennaio, sul cemento di Auckland, era stata proprio Flavia ad imporsi piuttosto nettamente con il punteggio di 62 62. Sulla terra, invece, le due si erano incontrate solo una volta, tra l’altro nell’appuntamento tennistico più importante che si gioca sul rosso,ovvero negli ottavi del Roland Garros 2008 quando una Suarez Navarro allora ancora semisconosciuta sorprese in due set l’azzurra. Ma la storia quest’oggi è andata diversamente e Flavia ha colto il primo successo da qando è diventata testimonial Adidas..

Il primo set viene praticamente dominato dalla brindisina. Pennetta mette in mostra un gioco non stratosferico ma abbastanza solido da permetterle di portare a casa la frazione con il punteggio di 62. La Suarez Navarro, invece, sembra confusa e troppo passiva ed è spesso costretta a remare da dietro la linea di fondo.

La smuove un po’ l’intervento del coach a bordo campo che le consiglia di essere più aggressiva, di essere più lei a muovere il gioco per non subire troppo l’avversaria. Un cambio di tattica che sembra dare i suoi frutti: Carla torna in campo decisamente più propositiva e riesce così a portarsi avanti di un break. Pennetta però si rifà subito sotto e recupera immediatamente dopo. L’azzurra si salva poi anche da una situazione delicata che la vedeva sotto 0-40 con tre palle break per far scappare l’avversaria sul 4-2, ma con un ace e due ottimi servizi riesce a chiudere con solidità riportando in parità i conti. Il punteggio segue poi i servizi fino al 5-4 a favore della spagnola e servizio Pennetta che si lascia però sfuggire il set. 6-4 per Suarez Navarro.

L’inizio del terzo è la fiera del break. Quattro i break nei primi quattro game con la Pennetta che ha avuto sempre l’occasione di portarsi avanti di due lunghezze, specialmente nel quarto gioco del set durato più di 10 minuti, nel quale Flavia ha avuto numerose occasioni di “schiacciare” la partita portandosi 3-1. Ma in quegli scambi si è vista una Pennetta a tratti anche molto stanca e che cede quindi nuovamente il servizio portando il punteggio sul 2-2. Lei stessa sul blog della WTA che l’ha vista protagonista questa settimana ha ammesso di averci messo un po’ di tempo ad adattarsi alle condizioni sulla terra, essendo arrivata in extremis da Miami dopo la vittoria in doppio con la Dulko. Si inizia poi finalmente “on serve” fino al 3-3 quando l’azzurra strappa nuovamente il servizio all’avversaria, conferma questa volta il break salendo 5-3 e chiude al secondo match point la partita.

Un match che sembrava destinato ad una chiusura rapida, specialmente dopo il primo set vinto in 34 minuti, ma che alla fine si è risolto in una battaglia in cui ha avuto la meglio la solidità e la maggiore esperienza della nostra, più costante ed attenta della ancora giovane spagnola.

Per Suarez Navarro questa finale rappresenta comunque la conferma del risultato dell’anno precedente, mentre per Pennetta la vittoria significa il nono titolo in carriera ed un eccellente inizio della trasferta europea sulla terra rossa, soprattutto in vista dell’incontro di Fed Cup contro la Repubblica Ceca.

A fine partita Flavia ha risposto da un sms di Ubaldo con un eloquente "E' stata davvero una bella partita". L'azzurra ha poi dichiarato che a farla vincere è stata la maggiore determinazione e precisione rispetto alla sua avversaria nei momenti decisivi.  " Sono partita bene, ma poi nel finale del secondo set ho accusato un po’ di stanchezza. Avrei potuto vincere in due set, ma ho dovuto ricominciare tutto da capo nel terzo. Carla  avrà in futuro molte chance di vincere questo torneo. Ma io tornerò anche il prossimo anno..."


 

Sara Cecamore