Italiano English Français
HOMEPAGE > > Le geometrie del professor Federer

17/05/2010 12:08 CEST - NOTIZIE SMASH!

Le geometrie del professor Federer

Notizie Smash! – Roger tra angoli e problemi, Gulbis e le donnacce, Sharapova la filosofa. E ancora: il piccolo Novak, il Real Madrid in finale a Roma, Jelena al vetriolo contro Ana, e molto altro ancora… Marco Sicolo

| | condividi

federer

MA E’ MAI POSSIBILE, O PORCO DI UN CANE… - Ernests Gulbis sulla disavventura, legata a presunte prostitute, capitatagli in Svezia lo scorso anno: “E’ stato molto divertente. Non tornerò mai più in Svezia per il resto della mia vita! Quando incontro una ragazza, non le chiedo che lavoro faccia, non mi importa se fa la parrucchiera o altro. E tutt’a un tratto mi sono ritrovato in prigione. Però, tutti dovrebbero passare una notte in prigione! Ci sono rimasto sei o sette ore e poi ho pagato la cauzione. Il giorno dopo avevo un torneo, altrimenti ci sarei rimasto più a lungo!

GUERRA DI NERVI - Aravane Rezai sulle subdole tattiche di Jelena Jankovic in quel di Madrid: “Lei ha provato ad intimidirmi, ma io ho pensato a fare il mio lavoro. Può dire quello che vuole, sono io che ho vinto. Era nervosa, e non è molto simpatica fuori del campo. Ma la rispetto come giocatrice.”

A LEZIONE DAL PROFESSOR ROGER - Roger Federer sul suo controverso rapporto con la terra battuta: “Perché la terra battuta non è facile per me come le altre superfici? Perché sulle altre posso giocare senza pensare. Tutto accade naturalmente: posso passare dalla difesa all’attacco come e quando voglio. Sulla terra non hai bisogno del serve and volley o del servizio. Ti servono solo gambe e un diritto e un rovescio incredibili, e correre dietro ogni palla. Non voglio togliere nessun merito a Rafa: ha dimostrato di essere vincente anche sulle altre superfici. Ma sulla terra puoi essere competitivo anche con un gioco molto incompleto. Non è stato facile, per me. Ho dovuto imparare a controllare la mia aggressività. Io amo chiudere i punti velocemente, con un paio di colpi. Sulla terra, puoi farlo il 50% delle volte, ma se prendi troppi rischi, il restante 50% lo regali. Ho imparato a giocare dietro alla linea di fondo e ad usare gli angoli. E’ stata una lezione di geometria. Sulla terra puoi giocare bene e perdere. Ciò che devi fare è giocare intelligentemente.”

PROBLEMA (IR)RISOLTO? - Ancora Roger: “Non mi importa cosa dica la gente, non ho mai pensato che il mio problema fosse la terra. Il mio problema era Rafa. Quel ragazzo è incredibile, ed è una sfortuna anche per tutta una generazione di ottimi terraioli.”

GUERRA CIVILE - Dopo le sanguinose dichiarazioni della madre della Jankovic ai danni di Ana Ivanovic, rea di avere saltato la Fed Cup, a Madrid è stato il turno di Jelena, che dopo essersi vendicata sul campo, ha festeggiato, rivolta al suo staff, scimmiottando, con evidente mucho gusto, il gesto di esultanza di Ana…

SOLIDARIETA’ - La cinese Na Li ha donato tutto il premio guadagnato nel torneo di Madrid ad una fondazione in favore dei terremotati di Yushu, in Cina, colpiti lo scorso aprile. La catastrofe fece più di 2000 vittime e oltre 12.000 feriti.

graf

DI MALE IN BELGIO - Con Kim Clijsters ufficialmente fuori e Justine Henin reduce dall’infortunio al mignolo e dalla pesante sconfitta al primo turno di Madrid, le speranze belghe al Roland Garros subiscono un ulteriore colpo con l’operazione al gomito a cui si è sottoposta Yanina Wickmayer, per rimuovere una sporgenza d’osso. L’intervento, comunque, era programmato e non le impedirà di essere ai nastri di partenza di Parigi.

COSI’ PARLO’ SHARAPOVA - È stato chiesto a Maria Sharapova se per lei fosse un grosso problema cambiare i programmi dei suoi viaggi, dopo la sconfitta al primo turno di Madrid. Questa la filosofica risposta: “Siamo pagati così bene per motivi come questo. Non veniamo pagati perché tutto ci sia servito su un piatto d’argento ogni giorno. Non ci svegliamo la mattina con qualcuno che ci spazzola via la terra dalle scarpe. Ci alleniamo e lavoriamo ore, per migliorare, e non decidiamo noi cosa diventare. E’ la vita che lo fa succedere. Questo, per esempio, per me è un periodo difficile, ma mi varrà come lezione. La cosa importante è avere una famiglia forte quando torni a casa. Perché, realisticamente, una partita di tennis è solo una partita. Noi non facciamo altro che colpire una pallina gialla con una racchetta, ed è buffo se ci pensi. Ma è la mia vita, e in questo momento mi piace e me la godo”.

WILLIAMS VS WILLIAMS - Una ambiziosa Venus sui cambiamenti nel ranking: “Essere le n. 1 e 2 è ciò che sognavamo da bambine. Faccio i complimenti a Serena, ma il mio obiettivo è quello di arrivare io stessa al n. 1”.

MAMMA MIRKA - La teoria più strana sulla preoccupante sconfitta di Federer all’Estoril? Che l’abbia fatto per tenersi libero domenica 9, giorno della Festa della Mamma: era la prima volta che festeggiava anche la sua Mirka. Teoria così strana che ci crediamo.

PICCOLO SLAM - Ion Tiriac, ‘mente’ del torneo di Madrid: “Per me gli Slam dovrebbero avere non più di 32 partecipanti. In Formula 1 ci sono 18 macchine e 18 piloti, non 128”. A parte che sono 20, ma non è che si corra sul Grande Raccordo Anulare, sòr Tiriac…

ruanopascal

PILLOLE DI ROGER - Alcuni flash da un’intervista di Federer. Sulla paternità: “Non sono male come padre. Ero un po’ nervoso, all’inizio, era come prendere la patente. Prima di prenderla, pensavo sempre che non sarei stato un buon guidatore. Adesso mi piace guidare, e mi piace essere genitore. Mi preoccupavo troppo. Ho scoperto che puoi amare i bambini come nessun’altra cosa al mondo. All’inizio ti senti strano: improvvisamente, dài un nome a due bambine e sai che dovrai amarle per sempre. Ma all’inizio non le conosci nemmeno! Così, ti sembra strano, per la prima settimana. Poi, capisci che è la cosa più bella del mondo.” Sulla fede nuziale: “Com’è il mio anello di matrimonio? Non ce l’ho! Lo metterò quando mi sarò ritirato Mirka, ha capito. Quello che importava è che lei avesse uno splendido anello!”. Sul famigerato pianto agli AO ’09: “Alla fine, è bello poter condividere le emozioni con tanta gente. Magari in quel momento avrei preferito nascondermi sotto un asciugamano, ma… durante la premiazione non ce ne sono!”.

CHI C’E’, C’E’ - E per certi versi spiazzante è la risposta che ha dato lo svizzero quando gli è stato chiesto se, nell’eventualità in cui dovesse vincere un secondo Roland Garros, ma questa volta battendo Nadal, la cosa avrebbe per lui un sapore diverso. “Certo!”, ha risposto, ma non nel senso che si potrebbe pensare. “Nessuno Slam avrà mai lo stesso sapore del mio primo Roland Garros. Era quello a cui miravo, quello per cui mi preparavo quasi segretamente, allenandomi sin da febbraio. Poi, mi aspettavo Rafa, sì, ma non puoi decidere tu chi ci sia dall’altra parte della rete.

SERBO IN ERBA - Intervista ad un giovanissimo campione: “Cosa ti piace del tennis?” Il diritto, il rovescio, e la volee. “Gli avversari si arrabbiano se li batti?” No. “E tu, se ti battono?” Nemmeno. “Ti piace fare qualche altro gioco?” Sì, ma solo la sera, perché prima ho la scuola, poi il tennis e poi i compiti. “Ma per te il tennis è un gioco o un lavoro?” Per me il tennis è un lavoro. “Qual è il tuo obiettivo nel tennis?” Diventare un campione.

ADESSO SOTTO CON LE MCLAREN - Con la doppia vittoria sulle Williams a Roma, Jelena Jankovic entra nel ristretto novero di quelle tenniste che sono riuscite a battere entrambe le sorellone nello stesso torneo: le fanno compagnia Sanchez, Graf, Hingis, Clijsters (due volte), Davenport ed Henin.

nadalmonfils

PUBBLICITA’ PER NOI, NON ANDATE VIA! - Alla faccia del pathos della finale. Come pensate che si concentrassero i protagonisti della finale degli ultimi Internazionali d’Italia, Rafael Nadal e David Ferrer? Ci risponde il maiorchino: “È vero, durante una delle pause della finale io mi sono ricordato che c’era la partita del Real Madrid e ho chiesto di accendere la Tv. Abbiamo visto l’ultimo quarto d’ora del primo tempo, poi siamo dovuti ritornare in campo”. Curiosità tratta da quest’intervista, dove Rafa ha modo di sfoderare anche qualche risposta da bar, quando gli viene chiesto se, nel famoso video con Shakira, ci sia stato ‘altro’ che non sia stato filmato: “Sfortunatamente no!”

DONNA IN CARRIERA - Brooklyn Decker, moglie di Andy Roddick, si sposa con un altro uomo: alle Hawaii, con l’attore Adam Sandler, ovviamente per finzione, in un film di prossima uscita con Jennifer Aniston e Nicole Kidman: Just Go With It.

BASTA UN POCO DI VERNICE - Questa è la racchetta ufficiale di Maria Sharapova. Notare i buchini (scusate il termine tecnico) ai lati e sopra il telaio. E questa è la racchetta che ha usato a Madrid. Uhmm…. Che abbia trovato il colpevole dei suoi infortuni alla spalla?

MOONBALL - Svetlana Kuznetsova non può nulla contro la scatenata potenza dei colpi della Kirilenko.

TANTI AUGURI - Compleanno amarognolo per Andy Murray, nato il 15 maggio di ventitré anni fa, sconfitto la sera prima da Ferrer a Madrid. A proposito, fratelli d’Italia, c’è anche qualcun altro – o qualcos’altro – che in questa data festeggia una ricorrenza tonda tonda

RODDICK IN CAMERETTA - Per la serie ‘Lo voglio!’: poster ritagliati in dimensioni reali dei vostri idoli! Per la serie ‘Non lo voglio più’: costano cento sacchi!

FOTOFINISH - Feliciano col foularino carino carino, Simone e Potito vietati ai minori, Murray e fidanzatina a fare la spesa, quando due sono proprio gemelli (ma son più bellini a Monaco), le fatiche di Venus, perché non sono più la n. 1 del reame? Alla prossima!


notizie smash del 10.05.10
notizie smash del 03.05.10
notizie smash del 23.04.10
 

Marco Sicolo

comments powered by Disqus
TV Tennis
Ubi TV

Federer e Rooney giocano a ping pong (Nike Spot)

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Quotes del giorno

"Sì, e ho anche dieci elicotteri, un sottomarino e una nave personale"

Ernests Gulbis risponde ironicamente in conferenza stampa a Madrid a chi gli chiede se viaggi con un jet privato

.

Accadde oggi...

16 Maggio 1970

A Buenos Aires nasce Gabriela Sabatini, una delle tenniste piu’ graziose e popolari di sempre, campionessa degli Us Open 1990 e descritta dallo storico del tennis Bud Collins come “ la piu’straordinaria donna latino-americana dal tempo in cui la brasiliana Maria Bueno vinceva Wimbledon e gli Us Open negli anni’60”.

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker