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11/06/2010 12:16 CEST var sharing_translator_language = "ita";

Rubrica a cura di Daniele Flavi

Sua maestà schiavone: Amori e segreti

M. Aprile, Novella 2000 del 10.06.10

Fino al 5 giugno scorso, quando è entrata nella storia dei tennis, prima donna italiana a trionfare al Roland Garros (portando a casa anche un premio da 1 milione e 420 mila euro), di Francesca Schiavone non s'è occupato quasi nessuna, A parte i giornali sportivi, s'intende, E a lei andava benissimo così. Anzi, chi la conosce bene dice che, se potesse, firmerebbe un accordo col mondo intero per far calare l'anonimato sulla sua vita fuori dal campo. Fare infatti che la Schiavone controlli tutto quello viene scritto e mandato in onda su di lei. E chissà che fatica, in questi giorni, in cui sono tutti lì a cercare e intravedere gossip e sprazzi di vita vera che vadano oltre le descrizioni ufficiali: milanese, legge Paulo Coelo e John Grsiham, dorme poco, ascolta Mozart. Madonna. Ramazzotti Elìsa. Mina. Animali pireferiti: aquila e squalo. Tutto qui, . Mission quasi impossible. Segno che. anche fuori dal campo, la Leonessa (è il suo soprannome) impara dagli errori. Come quello, goffo, che nel 2005 la trasformò nell'involontaria protagonista di un tormentone di Striscia la notizia. Il Tg satirico di Antonio Ricci la beccò a bordo campo, tra un set e l'altro del torneo Open Gaz de Franco, intenta in una conversazione e, a gesti e labiali ben scanditi, con un tipo niente male seduto sugli spalti e col cappello calato- sugli occhi. Francessca e "Mister cappellino da baseball” si accordavano per un dopo partita decisamente hot. Nel video secondo l'interpretazione di Striscia, lei pare fargli un'ardita avance, e lui risponde mostrandole, malizioso, la lingua. Il seguito della ricostruzione è anche più compromettente, dato che sembra tirare in ballo una terza persona da coinvolgere nel programma. Il video passò e ripassò più volte su Canale 5. e valse alla campionessa (oggi al numero 6 del ranking mondiale) persino un Tapiro d'oro consegnato da Valerio Staffelli mentre l’allora bionda Francesca passeggiava a Sirmione sul Garda. Francesca, trent'anni a giorni, come l'amica, collega e rivale Flavia Pennetta sì professa single. Non parla mai d'amore, se non di quello per l'Inter e per il tennis E a qualcuno che ha avuto l'ardire dì chiederle di uomini lei ha risposto: «Lo voglio intelligente, ambizioso e figo». Più facile portare a casa il Grande Slam che trovarne. Ma se o trovasse, cosa farebbe la Leonessa? «Gli guarderei il sedere, come faccio con quelli che mi piacciono. Il suo, di sedere. Lo ha mo¬strato invece sollevando il gonnellino in campo all’indirizzo di una rivale, tempo fa. dopo un punto ben assestato. Provocazioni e piccoli scandali a parte, della vita sentimentale di Francesca non si sa nulla, e questo, come sempre accade, alimenta illazioni non sempre piacevoli. Basta fare un giro su internet per imbattersi in gente disposta a giurare di saperla fidanzata con una donna. Su un blog. addirittura si parla del coming aut della Schiavone. mai registrato dalle cronache, per la verità. Forse però non è un brutto segno. Ricordate cosa diceva l'irresistibile Samantha Jones in una puntata di Sex and thè City! «Sei davvero una star quando cominciano a dire in giro che sei gay»…..Francesca porta al collo una fede. Il ricordo di un amore finito ma non di¬menticato? La promessa, fatta a chissà chi. di trovar tempo, prima o poi, anche per l'amore? «È il simbolo della mia fede in me, taglia corto lei, che a questa fiducia ha lavorato molto, procurandosi dal 1999 un menta! choach che le desse sicurezza e contezza delle proprie possibilità. «Ho imparato a stare sola. In fondo, in campo lo sei», dice. Sola, ma piena di amici. Flavia Pennetta, certo, ma anche Martina Navratilova, alla cui grinta Francesca sembra ispirar¬si. E poi le arniche di sempre, quelle che l'hanno seguita fino a Parigi e hanno festeggiato fino alle nove del mattino a pizza e champagne da Napoletano. proprio dietro gli Champs Hlysées. La serata perfetta. Non mancava proprio nulla? «Ci sono tante cose che mi piace fare. Ma alcune non sì possono dire», rispose tempo fa a un cronista che cercava dì farsi i fatti suoi. Ma ci sarebbe spazio per un amore, uno qualsiasi, nella vita di Francesca. oggi? -La verità è che con me non si sa mai-, ha dichiaralo lei. Ma si riferiva alla sua inarrestabile ascesa»

«Francesca, maga dei sogni»

Piero Valesio, tutto sport del 10.06.10

«Se fossi una conduttrice televisiva? Vorrei essere Maria De Filippi». Francesca Schiavone dixit, nelle ventiquattr'ore seguenti al trionfo di Parigi. Mai predilezione fu più motivata visto che Maria è certamente la più tennistica delle donne di grande successo che popolano l'universo televisivo. Una passione che arriva da lontano di cui Maria, solitamente molto parca nel concedere interviste, parla volentierissimo. Guai a farsi sfuggire l'occasione.«Magari...Lei sabato mi ha entusiasmato». Mezza Italia si è entusiasmata e si è anche commossa. «Quando è andata sotto 1-4 nel secondo set è stata semplicemente grandiosa. Non si è persa d'animo, era presentissima a se stessa. Poi mi ha fatto impazzire l'espressione che aveva sul volto dopo il successo. Un'espressione che diceva: ma sta succedendo proprio a me? Lei è entrata nel cuore delle persone soprattutto per un motivo». Quale «E' vera. Quando, dopo la vittoria è andata ad abbracciare il suo staff non è stato un gesto artefatto o preparato prima. Tutti lo hanno colto come il gesto di una ragazza che andava ad abbracciare i suoi amici». Lei di amici se ne intende. «Abbastanza...Avrei voluto spedirle un sms per ringraziarla delle emozioni che ci aveva regalato. Ma non avevo il numero. E comunque le nostre strade avrebbero potuto incrociarsi già una volta...» Attenzione: quando «Io gioco spesso al circolo del Foro Italico e Roma. Stavano per cominciare gli Internazionali femminili. Sergio Palmieri, il direttore del torneo, mi ha contattato e mi ha detto: perché non palleggi un po' con la Schiavone? Io gli ho risposto: ma sei matto?». Ma come: la possibilità di scendere in campo con la futura campionessa di Roland Garros... «La mia più grande preoccupazione nella vita è non passare per cretina. Se giocassi con Francesca lei dovrebbe scendere in campo bendata e impugnando la racchetta con la sinistra. Mi imbarazzerebbe da morire. Non le chiederei mai di giocare con me...». Potrebbe invitarla in televisione. «Questo è a Parigi ci ha insegnato che sognare serve. Potrebbe spiegarlo lei ai ragazzi». Come docente si ha la sensazione che potrebbe essere valida assai. «Mi hanno colpito molte delle cose che ha detto in questi giorni. Per esempio che le piace stare sola. Questo è una segno di grande maturità. La maggior parte dei giovani non sa stare sola. Stanno con qualcuno proprio perché non sanno stare soli. Sa che sensazione trasmette?» Dica. «La sensazione di una donna di trent'anni che si è assolta. Che è oggettivamente cresciuta. E dunque il tennis ne risente in maniera positiva. E poi è pure ironica. Non so se ve ne siete accorti». A cosa allude «Quando è andata da Vespa e lui le ha chiesto di cosa sarebbe successo sull'erba lei ha risposto… Non si butti giù così... «E' la verità. Da bambina ero un vero simbolo dell'iperattività: mia madre mi aveva iscritto a corsi di corsa a ostacoli, tennis e nuoto. Ero sempre in movimentando: ne succedono di cose con l'erba o qualcosa del genere. E' stato un momento esilarante, Vespa o non ha capito o ha fatto finta di non capire...». La Schiavo ha parlato di realizzazione dei sogni, lo dicevamo prima. Magari pure lei ha sognato di vincere il Roland Garros. «Una cosa in comune Francesca e io, tennisticamente parlando, l'abbiamo. Lei ha cominciato a otto anni, io a dieci, Con una piccola differenza però: per diventare campioni ci vuole una base di talento. Lei l'aveva io no. Però più di tanto di talento non ne1 avevo. Tant'è vero che ad un certo punto ho smesso del tutto». Sopravvenuta noia, altri impegni o che « La verità è che mi sono appassionata ai cavalli e questa passione occupava tutto il mio tempo libero. Poi però il mio medico ha scoperto che il mio fisico produce colesterolo per conto suo e non quello buono. Allora ho dovuto ricominciare un'attività sportiva e ho scelto il tennis». Ma con che frequenza gioca «Quattro-cinque volte a settimana. Con amici ma anche con mio fratello che fino a'un po' di tempo fa vinceva con un doppio 6-1. Adesso invece vince sempre li ma 6-3 6-4 Sono migliorata...». Perché forse ha studiato i colpi di Francesca. «Ragazzi, quel rovescio così pieno ha una meraviglia. Mi basterebbe avere una parte di quei colpo. Si capisce da come finisce che è un colpo fantastico. Mi sono sempre piaciuti quelli che giocano come lei». Tipo «Il mio idolo da ragazza era Boris Becker. Per come giocava ma anche per il suo atteggiamento in campo. Odiavo Lendl, per la cronaca. E fra Federer e Nadal...... Chi sceglie «Nadal, sempre sostenuto Nadal. Roger è la perfezione, Rafa deve combattere su ogni colpo, soffrire. Forse è più umano e per questo mi piace»…
 

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La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

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Francesca Schiavone negli spogliatoi del Roland Garros

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"Si, lo ammetto: i vini francesi sono migliori di quelli italiani!"

Francesca Schiavone scherza con Amélie Mauresmo che l'aveva invitata a rivelare, in diretta tv, la supremazia dei prodotti vinicoli d'oltralpe.

France 2, 02/06/2010

Accadde oggi...

6 Giugno 1989

Il diciassettenne Michael Chang recupera uno svantaggio di sue set e nostante i crampi sconfigge il numero 1 del mondo Ivan Lendl negli ottavi di finale del Roland Garros con il punteggio di 4-6, 4-6, 6-3, 6-3, 6-3, in 4 ore e 39 minuti.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker