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17/06/2010 10:51 CEST - Tennis&Viaggi

Come fare la coda a Wimbledon

Qualche consiglio su come fare ad assistere ai Championships per coloro che non sono riusciti a procurarsi un biglietto e che sono disposti a qualche sacrificio per varcare le Doherty Gates. Vanni Gibertini.

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Assistere di persona al torneo di Wimbledon é un’esperienza davvero particolare per ogni appassionato di tennis: il rispetto quasi religioso per il gioco e l’atmosfera di controllata euforia che si respira all’All England Club durante le due settimane dei Championships non hanno eguali in nessun altro torneo al mondo e, in un certo senso, cementificano la passione per questo sport.

Come abbiamo giá ricordato in numerose occasioni, la domanda dei biglietti per Wimbledon supera di gran lunga l’offerta, per cui l’All England Club ha deciso da parecchi anni di utilizzare il metodo del sorteggio. Le domande per partecipare al “ballot” devono essere fatte pervenire entro il 31 dicembre dell’anno precedente, secondo le modalitá che abbiamo giá descritto in questo articolo e che potete trovare anche, in inglese, sul sito ufficiale del torneo.
Per chi non é stato baciato dalla dea bendata oppure non ha provveduto per tempo a prendere parte al sorteggio, non tutte le speranze sono perdute: si puó provare a trovare i preziosi tagliandi per varcare le Doherty Gates anche all’ultimo minuto, ma la cosa richiede qualche sacrificio.

Il metodo piú facile e sicuramente piú “glamour” é quello di affidarsi alle agenzie che rivendono i biglietti delle “debentures”, ovvero gli abbonamenti decennali venduti periodicamente dall’All England Club come forma di finanziamento, e che sono gli unici biglietti rivendibili in maniera legale. Quindi niente sorteggi, niente code, possibilitá di scegliere qualunque giornata e campo, persino le finali... ma tutto questo ha un prezzo: chi volesse optare per questa soluzione deve essere disposto a dire addio a diverse centinaia di euro, in qualche caso anche diverse migliaia. Una breve ricerca in internet consente di reperire diverse agenzie che si operano in questo business: tra le altre segnaliamo una tra le piú attive a livello internazionale, l’americana Tennis Tours, ed anche la divisione sportiva del colosso dei viaggi Thomas Cook. Giusto per dare un’idea, un biglietto per la finale maschile costa dalle 3000 sterline per Thomas Cook Sports agli oltre 5000 dollari per Tennis Tours. Decisamente non per tutte le tasche!

Per chi invece non puó permettersi queste cifre davvero importanti, non rimane che la soluzione della coda. Ogni giorno (ad esclusione delle ultime 4 giornate), infatti, vengono venduti ai botteghini 500 biglietti per i 3 campi principali (Centrale, n.1 e n.2), oltre a circa 6000 tagliandi per i ground. I prezzi vengono decisi di anno in anno e sono consultabili sul sito ufficiale del torneo.
Per ottenere questi preziosi lasciapassare per il grande tennis, molti appassionati decidono di mettersi in coda fin dalla sera precedente, per aumentare le possibiltá di accedere ad uno dei campi principali.
Da qualche anno la coda notturna é stata spostata da Church Road a Wimbledon Park, che per l’occasione viene attrezzato con servizi igienici e di ristoro. Chi ha intenzione di unirsi alla fila deve presentarsi agli steward a Wimbledon Park, i quali assegneranno uno spazio adeguato ai “codanti” a seconda dell’attrezzatura in loro possesso per affrontare la notte (tenda, sacco a pelo e quant’altro) e consegneranno ad ogni persona la “Queue card”, contenente la data ed il numero di posizione nella coda, oltre alle istruzioni su come comportarsi ed alcune informazioni sui servizi presenti fuori e dentro l’impianto. Una volta sistemati nella fila, ci si puó muovere abbastanza liberamente, andare in bagno, giocare a calcio, preparare barbecue sul prato, anche se é buona norma fare un minimo di conoscenza con i “vicini” in modo da “demarcare il proprio territorio” nella coda.

Wimbledon Park viene sorvegliato 24 ore al giorno durante il torneo e la sera, dopo una certa ora, viene chiuso e solamente chi é giá in coda o chi vuole unirsi alla coda viene fatto entrare o uscire. Ci sono vari furgoncini che vendono cibi e bevande sul luogo e quasi tutti i take-away di Wimbledon distribuiscono volantini nei pressi del parco ed effettuano consegne “a domicilio” ai codanti, secondo procedure molto rigide al fine di proteggere la sicurezza di chi passa la notte a Wimbledon Park.

La parte piú entusiasmante dell’esperienza ha luogo la mattina, quando tra le 6 e le 6.30 gli steward responsabili della fila (che sono veramente tanti, tutti ben riconoscibili con la loro casacca colorata) svegliano i codanti e forniscono l’ora alla quale la coda sará “compattata”. In questo periodo di tempo bisogna smontare la tenda ed impacchettare tutta la propria attrezzatura, pronti ad uscire dal parco ed incamminarsi verso l’entrata n.3 dell’All England Club, dove ci sono i botteghini. Una volta compattata la coda, arriva il momento cruciale della distrubuzione dei braccialetti: A partire dai primi spettatori, vengono distribuiti braccialetti di 3 colori diversi, uno per persona. Ogni colore corrisponde ad un campo (centrale, n.1 e n.2), ed ogni persona puó ricevere uno ed un solo braccialetto. Di conseguenza, le opzioni a disposizione dipendono dalle scelte di chi é in coda prima di voi. Una volta ricevuto il braccialetto di un determinato colore, si é sicuri di avere il diritto di acquistare un biglietto per il campo associato a quel colore. A questo punto saranno circa le 7 del mattino, per cui nelle 2 ore abbondanti che mancano all’apertura dei botteghini (che avviene alle 9.30), c’é tutto il tempo per andare in bagno, rinfrescarsi e lasciare al deposito bagagli tutta l’attrezzatura utilizzata durante la notte. Non é infatti possibile entrare all’interno del Club con grosse borse od oggetti voluminosi, per cui é necessario depositarli ai luoghi designati che sono presenti o in Wimbledon Park oppure vicino ai cancelli d’ingresso.

Una volta arrivati davanti al botteghino, é necessario porgere il polso con il braccialetto all’addetto, il quale provvederá a tagliare la contromarca attaccata al bracciale stesso, fará scegliere il postro tra quelli ancora disponibili e, dopo aver ricevuto il pagamento, consegnerá il tanto sospirato tagliando. I posti disponibili sono normalmente per le primissime file vicino al campo, a due passi dall’erba e dai giocatori, facendo in buona parte dimenticare la scomoditá della notte appena passata all’addiaccio. Attenzione ad un particolare importante: l’acquisto del biglietto puó avvenire solamente in contanti, e non ci sono tanti bancomat intorno all’All England Club, per cui é altamente consigliabile procurarsi il denaro ai distributori che sono presenti vicino alla fermata della metropolitana di Southfields che é quella normalmente utilizzata dagli spettatori dei Championships.

Per chi non fosse riuscito ad ottenere un braccialetto per uno dei campi principali, rimane la possibiltá di acquistare un pass per i campi secondari, che durante le prime giornate offrono una vasta scelta di incontri, ed eventualmente mettersi in fila al chiosco per la rivendita dei biglietti, che “ricicla” i posti di coloro che escono definitivamente dall’impianto e li mette a disposizione dei tifosi giá all’interno dei ground per una cifra simbolica di 10 sterline, poi devoluta in beneficenza.

E’ difficile stabilire quando bisogna iniziare a fare la coda per assicurarsi un posto sul centrale il giorno seguente, dipende da diversi fattori:
1) il tempo: se piove e fa freddo, ci saranno meno persone disposte a passare la notte in fila, per cui le probabilitá di successo si impennano;
2) il programma: se Murray (o un altro inglese o un particolare beniamino del pubblico) gioca sul campo n.1, é probabile che parecchie persone prima di voli nella coda sceglieranno di andare sul campo n.1, per cui le chances di ottenere un biglietto per il centrale aumentano
3) la giornata del torneo: durante il fine settimana ci sono piú persone che hanno tempo per tentare di ottenere un tagliando per Wimbledon, quindi la competizione per i 500 posti é molto piú accessa.

Comunque vada a finire, l’esperienza in sé merita di essere provata almeno una volta nella vita, se non altro per la sensazione unica di essere in mezzo a tante persone che come noi sono abbastanza “malate” di questo sport per affrontare questi sacrifici pur di avvicinarsi ai mitici campi in erba.

Per concludere un paio di raccomandazioni. Primo, ricordarsi assolutamente di avere abbastanza contanti da pagare il biglietto: farsi ore ed ore di coda per poi arrivare senza soldi al botteghino sarebbe davvero il colmo. Secondo, cercate di procurarvi una tenda per non passare la notte all’aperto: da quando hanno spostato la coda a Wimbledon Park si dorme sul prato, con relativa umiditá, e la temperatura di notte arriva a scendere anche sotto i 10 gradi, per cui si rischia davvero di ammalarsi, come é capitato al sottoscritto.

Buon divertimento a tutti.
 

Vanni Gibertini

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker