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21/06/2010 21:46 CEST - Wimbledon day1

Federer fa ballare gli scommettitori

Falla gioca la partita della vita e costringe lo svizzero al quinto, andando anche a servire per il match nel quarto set. Lo svizzero sull'orlo del baratro più volte, si tira fuori dalle sabbie mobili applicando il teorema "Phil Jackson". Record di giocate per una partita in cui le quote sono state sulle montagne russe ed hanno toccato la cifra record di 17 milioni di euro! Gianluca Comuniello (si ringrazia Egidio Pinno)

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Giugno 2004: Federer dà una rapida lezione di tennis ad Alejandro Falla sul capo centrale di Wimbledon. Giugno 2010: Federer balla pericolosamente sul più incredibile dei baratri. Il match d'esordio, quello che da sette anni a questa parte è la sua passerella preferita, ha seriamente rischiato di tramutarsi nel dramma, su cui si sarebbero sprecati fiumi d'inchiostro. Fine di un'era. Federer nel 2010 come Sampras nel 2002. E via andare di questo passo: l'eco di tutto ciò era ben presente nell'aria sul campo centrale, mentre Federer, sotto già di due set, andava a servire da sinistra sotto 0-40. Tre palle break per mandare Falla a servire per il match. All'inizio della giornata, quando nessuno che non fosse nel clan del colombiano (e anche là ci sarebbe da discutere) pensava che questa sarebbe stata una partita, la quota di Falla vincente era di 60. Per fare un paragone, la sorpresa per antonomasia, vale a dire la vittoria di Soderling al Roland Garros 2009 contro Nadal, era all'epoca quoata a 25. Sembrava tutto talmente scontato che anche nel momento in cui il colombiano incamerava il secondo set le quote erano Federer 1.38 e Falla 3.40.
Però. Però poi c'è il campo. E il campo diceva che Roger giocava corto, giocava difensivo. Giocava aspettando. Non si sa cosa, ma aspettava. Mentre Falla no, Falla spingeva qualsiasi cosa: rispondeva con i piedi nel campo sia sulla prima che sulla seconda. Il suo lungolinea di dritto pizzicava spesso Federer fuori posizione nel movimento che è il primo a certificarne le difficoltà, nelle giornate storte: la corsa a coprire il suo lato del dritto. In quei frangenti Roger arrivava in affanno, quando arrivava. Molto spesso si ritrovava ad essere spettatore non pagante della folgore colombiana. Che la giornata fosse storta, l'aveva detto già il primo set. Roger, dopo aver mancato una manciata di palle break, cedeva il servizio alla prima occasione sul 5 pari. Come molto spesso abbiamo visto fare alla sua versione 2010. Il set andava al colombiano che incamerava il secondo più o meno allo stesso modo. Ma i bookmakers non ne volevano sapere di dargli credito, ancora. Solo sul 4 pari del terzo, nel momento in cui già si sentivano arrivare i titoloni dei giornali sulla fine del regno, i bookmakers si decidevano ad alzare la sua quota a 8.50. Lì Federer ha in qualche modo fronteggiato la triplice emergenza, poi ne ha risolta una quarta ed ha chiuso il game. Nel decimo gioco, è arrivato il prevedibile contraccolpo psicologico per il colombiano, che stava giocando sopra ritmo da un'ora e 57 minuti ed aveva chiamato già tre volte il fisioterapista: break di Federer e quota che scende precipitosamente a 1.19. Ma il quarto iniziava come il resto del match: Federer cedeva subito il servizio commettendo un incredibile triplice doppio fallo, ed a quel punto la partita diventava una specie di balletto monco: si giocava solo sui games di servizio di Falla, su quelli di Federer si aspettava. Ma Falla non cedeva, non tremava. Andava quindi a servire per il match sul 5-4. Pensateci. Hai sempre perso contro Federer. Nel 2004, su quello stesso campo, hai preso una stesa memorabile: 6-1, 6-2, 6-0 in 58 minuti. E' il tuo momento, insomma. Ma Federer, come tutti quelli che per lungo tempo hanno dominato uno sport, sapeva che ci doveva essere un modo per girare la questione. Phil Jackson diceva a Michael Jordan che doveva semplicemente aspettare che la partita venisse a lui. Deve aver pensato una cosa del genere, lo svizzero. E ha deciso di andare a correre anche negli angoli, ha deciso di andare a togliere la polvere ovunque. Falla non ha nemmeno assaggiato il sapore del matchpoint. Il braccio ha tremato, il corpo si è stancato, Federer è andato 0-30 e poi 15-40. Il match è finito. Nonostante il rovescio ci fosse solo a tratti, nonostante il dritto spesso decidesse di correre felice nei prati, nonostante il servizio vivesse lunghi minuti di black out, Federer si è riunito in qualche modo, Falla si è sciolto e la vicenda si è chiusa con un perentorio 6-0 finale. Consapevole di cosa aveva scampato, lo svizzero è stato particolarmente caloroso nel salutare Falla a fine match: ripetute pacche sulle spalle, anche mentre il colombiano stringeva la mano all'arbitro. E' sembrato il riconoscimento che la partita oggi non doveva essere vinta da Federer. Partita che rimarrà nella memoria anche degli scommettirori: sul solo Betfair 17.141.000 euro di abbinamenti, una cifra enorme. Al prossimo turno ci sarà Bozoljac, che si è fatto ammirare sul campo 6 contro Massu con alcuni pregevoli serve&volley. Ancora un match dal pronostico apparentemente chiuso. Chissà se si trasformerà un un altro drammone in cinque puntate. Lascia che la partita venga a te Roger, ma il torneo, se giochi così, questa volta potrebbe decidere di andare altrove.

Gianluca Comuniello

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Helena Sukova recupera uno svantaggio di 0-5 nel primo set prima di sconfiggere Martina Navratilova 7-6, 6-3 nella finale del torneo di Eastbourne, interrompendo la striscia record di 69 incontri vinti consecutivamente dala Navratilova sull’erba inglese.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker