Italiano English Français
HOMEPAGE > > Un altro Seppi è possibile

22/06/2010 21:33 CEST - Wimbledon day 2

Un altro Seppi è possibile

Andreas protagonista di una grande prestazione contro la testa di serie numero 18 Nicolas Almagro. Attacchi, sfide a rete e sfide di sguardi in un match che ha divertito il pubblico del campo 19, oggi casa Italia. E il terzo turno non sembra lontano...Gianluca Comuniello

| | condividi

Il racconto di questa partita non comincerà dal principio. Comincerà da un punto verso l'inizio del secondo set in cui, sulle ali dell'entusiasmo per il primo tie-break vinto in carrozza, Andreas Seppi indugiava con profitto negli attacchi. Addirittura un serve&volley, ad un certo punto. E non erano attacchi kamikaze, erano attacchi che portavano punti.
La mattinata per Andreas non era cominciata bene. O meglio, la mattinata era cominciata nella solita vecchia maniera. Seppi teneva botta e al nono game strappava il servizio ad Almagro, portandosi a servire per il primo set. In quel game, in pratica, spegneva il tennis e cedeva il servizio a zero.. Si materializzava nuovamente il caro, vecchio, dannato Seppi: quello specializzato in far passare treni senza nemmeno provare a rincorrerli. Non c'erano buoni auspici, quindi, mentre mi avviavo sul campo 19 che, come ogni campo in questo torneo era assediato da un numero indicibile di spettatori appassionati. E invece, e invece. Seppi entrava nel tie-break con piglio inedito. Mi verrebbe da dire da condottiero, non si trattasse di tennis. Volava vanti 6-2 nel tie-break, subiva una piccola reazione di Almagro ma poi chiudeva per 7-4. Almagro è uno di quei pugili che hanno il punch per far male, ma la botta la sentiva. Così nel sesto game del secondo set partiva malissimo, andando sotto 0-40 in un amen. Anche in questo caso, piccola reazione di Almagro che annullava due palle break ma sulla terza commetteva un benedetto doppio fallo. 4-2 Seppi e, si pensava, il nuovo Seppi pronto a condurci nei lidi dorati del secondo turno. Non ancora, perchè passava appena un game e Seppi doveva affrontare due palle break, sulla seconda delle quali Almagro indovinava un grande scambio dei suoi. Il nuovo Seppi sembrava aver lasciato di nuovo spazio al vecchio: anche nel game successivo Almagro concedeva palle break, che Andreas buttava gentilmente dalla finestra in barba a tutte le normative sui rifiuti solidi urbani. Quasi la visualizzavo, la casa di Seppi con sotto alla finestra tutte queste palle break non smaltite. Così quando nel tie-break del secondo Almagro si issava con delle grandi giocate ma anche con la collaborazione altoatesina sul 6-3 pensavo che la festa fosse finita. “The Old Seppi is in the house” mi dicevo e mi preparavo a commentare una sconfitta in 4. Ed è qui che Andreas ha dimostrato che un altro Seppi è possibile: sospinto dal pubblico italiano in grande maggioranza sul campo 19 rispetto agli spagnoli, Seppi ha attaccato sui set point avversi, ha risalito la china, ha sprecato un primo set point ma sul secondo si è messo a correre felice nei prati riprendendo tutto e chiudendo con un tocco di giustezza sotto rete. 9 a 7 e due set a zero. Conosciamo tutti Almagro: sappiamo come doveva andare a finire a quel punto. Il nervosismo crescente dello spagnolo ha favorito il dilagare di Andreas nel terzo set, il pubblico italiano si è trasformato in torcida (con sfide di sguardi al calor bianco fra il sempre più furibondo Almagro e alcuni dei sostenitori più accesi di Seppi) e Andreas ha solcato felice i mari del suo nuovo io con un doppio break di vantaggio, chiudendo al primo match point utile per 6-2 il terzo set. Dal punto di vista tecnico Seppi ha offerto una versione del suo gioco molto più frizzante del solito, con sortite a rete, attacchi e back di rovescio. Come se finalmente l'esperienza fatta con i tornei di doppio stesse cominciando a tornare utile. Al prossimo turno c'è il qualificato Kamke, che ha battuto Garcia Lopez rimontando uno svantaggio di due set. L'obiettivo di confermare il terzo turno dello scorso anno non è più così lontano. Ma magari, il nuovo Seppi pensa anche a qualcosa in più.

Gianluca Comuniello

comments powered by Disqus
TV Tennis
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Wimbledon è alle porte: Preview!

Quote del giorno

“ Comunque finisca il match, sono entrambi vincitori, anche se ovviamente per lo sconfitto sarà una grande delusione. Forse però sarebbe opportuno accordarsi sul giocare il tie break sul 50 pari…”

Novak Djokovic pensa a una soluzione per sbloccare il match infinito fra Mahut e Isner

Accadde oggi...

20 Giugno 1987

Helena Sukova recupera uno svantaggio di 0-5 nel primo set prima di sconfiggere Martina Navratilova 7-6, 6-3 nella finale del torneo di Eastbourne, interrompendo la striscia record di 69 incontri vinti consecutivamente dala Navratilova sull’erba inglese.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker