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24/06/2010 21:16 CEST - Wimbledon

Disastro Seppi, grande Fognini!

Fabio rimonta da sotto due set a zero contro Michael Russell in un match intenso e altalenante e chiude 6-4 al quinto dopo 4 ore e 12. Ora aspetta Julien Benneteau: i due non si sono mai affrontati prima. Seppi paga 50 errori gratuiti e cede 36 62 63 64 al tedesco Kamke, che aveva battuto qui nel 2008. Prestazione davvero inconsistente dell'altoatesino incapace di reagire alle prime difficoltà. da Wimbledon Alessandro Mastroluca

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seppi
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Kamke b. Seppi 36 62 63 64

La pressione di essere favorito: dalla logica (due terzi turni consecutivi ai Championships), dalla classifica (Seppi è 69, Kamke 126), dai precedenti, con l'azzurro che ha vinto, in quattro set, l'unica sfida tra i due, a Wimbledon nel 2008.

Rino Tommasi aveva dichiarato" "E' una partita che Seppi non può perdere". Purtroppo si sbagliava. I numeri raccontano che che l'azzurro ha messo 77  prime in campo (55%, a 54%), con il 74% di punti, contro il 69% del tedesco; ma ha solo il 35% di punti con la seconda, mentre Kamke ha realizzato 3 punti su 5 e, a parità di vincenti (37) abbia accumulato 50 errori a 33, e ha fatto tutta la differenza del mondo.

Parte meglio Seppi, che strappa il break al terzo game, dopo un gioco maratona di 12 punti. Le prime palle break sfuggono per un paio di errori gratuiti, una risposta di rovescio sul nastro e un rivedibile dritto a mezza rete, ma alla terza (dopo una palla game annullata con un pregevole passante in cross e in corsa di dritto) approfitta dell'errore di rovescio del tedesco.

Kamke, che ha avuto una brevissima carriera da junior ma ha preferito giocare nella Serie A tedesca (in cui è stato due volte finalista) prima di affrontare il circuito satellite, ha solo di recente tentato l'avventura nel circuito maggiore. Quest'anno, da qualificato, ha già raggiunto il secondo turno al Roland Garros. Ma con Seppi, con cui ha perso in quattro set ai Championships 2008, oggi dimostra di avere buona solidità di colpi ma anche una controproducente facilità di errori. E' bravo ad annullare due palle break nel laborioso turno di battuta nel sesto game, ma Seppi è abbastanza autorevole al servizio per chiudere 6-3, chiudendo anche grazie a un pizzico di fortuna per un nastro beenvolo che addormenta il suo dritto e forza Kamke all'errore.

Il secondo set si apre però su toni decisamente diversi. Kamke sale, Seppi però scende un po' al servizio: dal 77% di prime con il 79% di punti trasformati al 55% di prime in campo con due punti su 3 portati a casa.

Un inopportuno doppio fallo, con seconda troppo esterna, regala al tedesco il break del 3-1: non sarà il primo di un set troppo balbettante. Il tedesco, arrivato al secondo turno dopo aver battuto Guillermo Garcia Lopez pur essendosi trovato sotto di due set e di un break nel terzo, sale 4-1: nel quinto game il nastro, che l'aveva penalizzato prima, lo aiuta, rendendo imprendibile un suo dritto che, in caso di errore, avrebbe portato Seppi al 15-40.

Il set è schozofrenico. Seppi tiene un turno di battuta da 18 punti in cui annulla due palle break con un servizio vincente e un passante di rovescio in cross e chiude con un'ace centrale: 2-4. Arriva anche 0-30 sul servizio del tedesco, che da fondo è solido e risale. Sul campo arrivano Stefano Meloccaro e Claudio Pistolesi e se ne va il coach di Reister, che è amico di Kamke e con lui gioca regolarmente in doppio.

Seppi riesce a forzare il game ai vantaggi, ma sul più bello si squaglia. Purtroppo non è una novità: e la tendenza peggiora nell'ottavo game: apre e chiude con un errore gratuito di dritto, condisce il tutto con un doppio fallo per mandare Kamke 0-40 e il 6-2 per il tedesco è servito.

Il terzo procede spedito, seguendo i servizi fino al 3-2, e ancora una volta è l'altoatesino a cadere per primo. Kamke prima tira una pessima risposta di rovescio su una seconda non irresisitibile dell'azzurro, poi trova il break con il passante di rovescio. Nel game successivo non trema: un gran dritto lungolinea lo porta a 40-30, un ancora migliore cross strettissimo di rovescio in allungo gli garantisce il 5-2.

Seppi tiene nell'ottavo game ma il suo set si ferma qui. A tradire l'azzurro sono i troppi errori banali di misura, soprattutto col dritto: ne sbaglia un paio, giocati dal centro, senza particolare pressione. L'ultimo è il più costoso, perché porta Kamke avanti 2 set a 1.

L'altoatesino si ritrova spalle al muro nel quarto, in cui va sotto di un break. Nell'ottavo game ha la chance per rientrare. Kamke, che serve avanti 4-3. si ritrova sotto 0-40: ma Seppi spreca le tre palle break (rammarico soprattutto per la seconda, che se ne va con un drop di rovescio che rimbalza alla base della rete) e Kamke chiude con un'accelerazione lungolinea di dritto.

Sul 4-5 e servizio Seppi è spalle al muro. Un dritto incrociato vola largo e Kamke sale 40-30, è il primo match point. Seppi lo annulla scendendo a rete e sfruttando il passante sul nastro di Kamke, che ha una seconda chance, nell'ottavo punto del game, ma in una battaglia di umane fragilità Kamke perde la misura col dritto. Andreas si fa annullare due palla break, la 13ma e 14ma del match rispettivamente (solo una convertita): sulla seconda è lui il primo a sbagliare con un rovescio che sbatte sul nastro.

E' sfida di nervi, a chi ha più paura di vincere. E Kamke vince la paura con una seconda di servizio vincente con cui chiude 6-4 al quarto e per la prima volta in carriera raggiunge il terzo turno in un major.

Fognini b. Russell 36 57 75 76 63

Fognini è scattante, subito break in apertura e 3-1; Russell un passista e infila un parziale di sette giochi a zero. Pareggia il break strappando il servizio a zero al ligure, costretto a una brutta demi-volée di rovescio nell'ultimo punto del game, e mette la freccia nel settimo gioco: costringe "Fogna" ai vantaggi, regge la battaglia di rovesci in back sulla diagonale sinistra, e approfitta di una stecca dell'azzurro su una tentata palla corta.

Dopo aver chiuso il primo set 6-3, Russell mette la freccia anche nel secondo con il break del 2-0, grazie a un dritto affossato a rete dall'azzurro. E' il primo di quattro break consecutivi nel set che tengono Fognini in partita. Il ligure rischia di subire il sesto break di fila quando con un doppio fallo manda Russell 30-40 nel sesto game, ma l'errore di Russell lo mantiene in linea di galleggiamento. Il set un po' gira, Fognini indovina un magnifico cross di rovescio che gli permette di tenere il servizio e, nel nono game, quando Russell spreca un facile dritto dal centro, Fognini va a servire per il set sul 5-4.

Sembra fatta, ma Fabio si fa brekkare due volte di fila e chiude un set con troppe chance perse con un dritto in avanzamento da trequarti che finisce abbondantemente oltre la linea di fondo.

Fabio non gioca male, rimane però troppo dietro la riga, è meno propositivo di quanto visto contro Verdasco, e ricava meno dal servizio. Il terzo set prosegue seguendo i turni di battuta fino al 3-3, poi Fognini si procura due palle break: Russell però le salva entrambe, la seconda con un dritto in top dal centro sull'angolo destro che pizzica un pezzo di riga. Fabio rassegnato lascia cadere la racchetta a terra. Ma riemerge e alla fine, alla terza chance nel game, brekka: scambio insistito sulla diagonale sinistra di oltre 20 colpi, Russell alla fine mette a rete l'ennesimo rovescio e Fabio sale 4-3. E' l'ennesima illusione di una partita balorda, piena di occasioni create e lasciate andare nel vento e nel sole della quarta giornata calda di un Wimbledon anomalo. Russell però recupera subito il break.

Fogninio alterna momenti pesanti di buio (pesanti per il momento in cui arrivano) a giocate di puro talento, come lo strettissimo passante incrociato di rovescio che lo porta a 15-40 sul 5-5 servizio Russell e con cui costruisce il 90% del break che lo manda a servire per il set sul 6-5.

Fognini, che ha il doppio dei vincenti (14 a 7) nel terzo set, riesce finalmente a chiudere: il primo set point matura su un errore di Russell, l'azzurro è bravo a trasformarla con un chip and charge di dritto chiuso con la volée di dritto. Fabio rimane in partita e chiede il toilet break prima dell'inizio del quarto.

Il set procede in linea con i turni di servizio per sette game, poi Fognini malauguratamente perde il servizio: Russell sale 5-3 e serve per il match. Ma strappa di nuovo il break a Russell e mostra buone qualità di lottatore: va sotto 0-30, ma si salva e riesce a trascinare il set al tiebreak.

Qui l'americano conferma di non essere proprio un finisseur di professione. Fognini gli regala il punto del 4-1 mandando a rete il più semplice dei passanti lungolinea di rovescio, e sbatte a terra la racchetta. Il gesto sembra aiutarlo a sfogare negatività. Prende coraggio, viene a rete e mette in fila un parziale di 5 punti 1, tra cui una splendida accelerazione di dritto inside-in da sinistra. Arriva così il primo set point, che l'americano salva bene reggendo lo scambio lungo prima di chiudere con il dritto lungolinea vincente. Protesta poi Russell per un dritto che viene chiamato fuori, e le immagini tv sembrano confermare anche se il punto di rimbalzo è comunque molto vicino alla riga di fondo; punto che vale il secondo set point per Fognini. Russell sbaglia ancora, cercando il dritto dal centro con palla all'altezza della spalla, e si va al quinto.

Anche il set decisivo procede in maniera intensa quanto altalenante. Fognini oggi se non rema controcorrente non sembra contento: subito sotto di un break. Sul 2-1 Russell, al cambio campo, entrambi si fanno massaggiare: alla coscia sinistra Russell, al polso destro Fabio. Qui il ligure gioca un gran game. Sale 30-40, ma Russell si procura una palla break; Fognini ne strappa una seconda con un'accelerazione lungolinea di rovescio, ma Russell di dritto la salva. Alla terza occasione il controbreak arriva: Fognini comanda lo scambio, apre il campo di dritto, guadagna campo a ogni colpo e chiude con la volée alta di dritto.

Potrebbe mettere la freccia Fognini, nel sesto game quando ha una palla break potenzialmente pesante, ma Russell la salva con un servizio vincente e tiene: 3 pari mentre si scollinano le 4 ore di gioco. il sorpasso però è solo rimandato di un paio di game. Nell'ottavo gioco Russell sparacchia fuori un paio di dritti dal centro su palle non irresistibili e Fabio va a servire per il match. E tiene a 15: vincce 36 57 75 76 63 in 4 ore e 12 e, come promesso ieri, festeggia con tre capriole.

E' la terza volta ufficiale che rimonta uno svantaggio di due set, la seconda "effettiva" dopo quella con Monfils a Parigi: nell'altro caso, a Wimbledon l'anno scorso con istomin, l'uzbeko si è ritirato sotto 3-1 nel quarto.

Ora dovrà affrontare Benneteau, che ha sconfitto Andreas Beck: i due non si sono mai affrontati.

 

Alessandro Mastroluca

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker