25/06/2010 22:43 CEST - PROMO
La maratona secondo John
John Isner vince dopo più di 11 ore in campo. Una maratona dove correre non basta. Nike celebra il suo campione, recordman di Wimbledon.
“E’ grandioso. E’ qualcosa che Nicolas ed io condivideremo per sempre. Credo di non averci mai scambiato due parole, prima di questo match. Adesso, quando lo vedrò negli spogliatoi in altri tornei, potremo sempre condividere questo ricordo.”
(John Isner)
Nel 2009, per vincere il torneo di Wimbledon, Serena Williams spese sul campo un totale di 9 ore e 44 minuti, distribuite in sette incontri.
Nel 2008, il vincitore della maratona olimpica Samuel Wanjiru impiegò 2 ore, 6 minuti e 32 secondi per coprire l’intero percorso. Lungo la durata del match vinto da Isner, Wanjiru avrebbe potuto correre cinque maratone, farsi una doccia e avere il suo meritato riposo davanti alla Tv: in tempo per godersi il match-point.
Ma alcune maratone vanno solo corse. Altre vanno combattute.
-marco sicolo-
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“Che ci crediate o no, il mio coach, prima dell’inizio del torneo, mi ha detto che sarei stato in grado di giocare per dieci ore”
John Isner e un curioso aneddoto sul match dell’anno
26 Giugno 1951
In un freddo e piovoso pomeriggio, Althea Gibson è la prima giocatrice nera a giocare a Wimbledon, quando scende sul Campo Centrale per sconfiggere la britannica Pat Ward 6-0, 2-6, 6-4.
Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker