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02/07/2010 16:21 CEST - Wimbledon

La globalità del tennis femminile

Stacey Allaster in una conferenza stampa a Wimbledon ha presentato il calendario 2011 della WTA: la novità principale è lo spostamento delle Finals a Istanbul per i prossimi tre anni. Alessandro Mastroluca

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“Il tennis femminile non è mai stato così globale come ora”. Così Stacey Allaster ha introdotto la presentazione del calendario 2011 della Wta, sottolineando come al momento le prime dieci giocatrici del mondo rappresentano nove nazioni diverse e come ci siano 37 nazionalità differenti tra le top-100.

Sono 52 i tornei previsti nel 2011, ospitati in 32 nazioni: 23 gli eventi in Europa, 15 tra Nord e Sud America, 18 in Asia.

La novità di maggiore rilievo è lo spostamento del WTA Championships a Istanbul. “La Turchia è un mercato emergente che può essere molto interessante per noi” ha spiegato il CEO del WTA Tour, “lì ospiteremo le finali per i prossimi tre anni, sperando di ripetere i successi anche organizzativi di Doha”. La capitale del Qatar avrà comunque un suo torneo in calendario, il Ladies Open che partirà il 21 febbraio.

Sony Ericsson rimane il main sponsor del WTA Tour, ma non c'è più l'obbligo di abbinare il marchio alle WTA Finals.

Non è stata invece eliminata la contemporaneità tra la finale di Fed Cup e il cosiddetto “Master B”, il Tournament of Champions di Bali, che l'anno scorso ha causato non poche perplessità perché Flavia Pennetta si era trovata nella situazione di dover scegliere se rappresentare l'Italia o cercare di rimpinguare la sua classifica a Bali (una situazione in cui fino all'ultimo ha rischiato di trovarsi anche Francesca Schiavone che però perdendo in finale a Osaka ha perso la possibilità di qualificarsi per Bali).

“E' sempre rispettabilissima e onorevole la decisione di rappresentare la nazione in Fed Cup” ha spiegato Stacey Allaster, “per questo abbiamo cercato di ridurre le potenziali ragioni di conflitto: dall'anno prossimo, infatti, a Bali parteciperanno otto tenniste, e non più dodici e ci saranno meno punti in palio”: la vincitrice nel 2009 ha ottenuto 600 punti, nel 2010 ne guadagnerà 375.

Uno degli aspetti su cui Stacey Allaster ha maggiormente insistito è la razionalizzazione del calendario con l'assenza di tornei premier dopo Wimbledon e il Roland Garros. “Il nostro obiettivo è di vedere le migliori giocatrici iscritte nei grandi tornei” ha spiegato, “e sappiamo che a luglio, dopo i due Slam europei, tutte sono un po' stanche e hanno bisogno di qualche settimana meno impegnativa”. Una tendenza che è già stata avviata con la Roadmap del 2010 che ha incrementato del 46% la presenza delle top-players nei nove premier events.

Due i nuovi eventi combined in calendario, gli Internazionali di Roma e Cincinnati; la Rogers Cup sarà invece un “combined virtuale” con il Masters 1000 maschile a Montreal e il torneo femminile a Toronto ma nella stessa settimana.

Alessandro Mastroluca

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker