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08/07/2010 13:22 CEST - bilanci

Lasciando l'erba:bilancio in verde

Archiviata la brevissima stagione sul verde, è giunta l’ora di fare bilanci. Andiamo allora a tracciare una sorta di piccola classifica di rendimento nel mese di giugno, un po’come la “Us Open Series” che assegna un trofeo al giocatore che prende più punti ATP nel corso dell’estate americana.  Christian Turba

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UOMINI
Essendo la stagione sull’erba costituita da soli 4 tornei, giocati in 2 settimane, prima di Wimbledon, è più probabile che la graduatoria rispecchi i valori visti ai Championship. Infatti, i primi posti sono appannaggio del vincitore Nadal, del finalista Berdych e dei semifinalisti Djokovic e Murray ( a pari merito): pur non avendo disputato alcun torneo pre-Wimbledon ( è il caso del ceco) o avendo disputato un Queen’s anonimo (è il caso degli altri 3, tutti prematuramente usciti agli ottavi del torneo londinese), l’ampio bottino rimediato nel terzo Slam della stagione basta loro per difendersi dagli “ attacchi degli inseguitori”.
Questi inseguitori sono capitanati da colui che è stato definito il grande sconfitto dell’edizione 2010 dei Championships, Roger Federer. Lo svizzero infatti, con la sfortunata finale nell’ “ex-fortino” di Halle, ha comunque rimediato 10 punti che gli consentono di staccarsi da Soderling e Tsonga, inattivi prima di conquistare i quarti a Wimbledon, e dal sorprendente coreano Lu, sconfitto a Eastbourne nel 2°turno da Dolgopolov (altro giocatore che ha lasciato una buona impressione sull’erba). Tra l’ex numero 1 mondiale e i suoi “compagni di quarti” si inseriscono “Satanetto “ Hewitt, che dopo aver sconfitto King Roger nella finale di Halle veniva indicato da molti come possibile outsider del terzo Slam stagionale, e l’americano Sam Querrey, inaspettato vincitore del Queen’s e autore del suo miglior Wimbledon in carriera (sconfitto in ottavi da Murray).

Dopo i primi 10, scorrendo la lista dei giocatori che hanno ottenuto più punti, troviamo sì tennisti particolarmente dotati per la superficie, ma anche alcune sorprese. Se infatti Michael Llodra, dominatore del torneo di Eastbourne e autore di una prova onorevolissima contro Roddick nel 2°turno di Wimbledon, è un habituè dei prati, la stessa cosa non si può dire del connazionale Julien Benneteau, tra i primi 15 grazie alla sua concretezza, che nello Slam londinese gli ha permesso di sfruttare un tabellone abbastanza semplice, vincere 2 partite in rimonta al quinto e battere nettamente il nostro Fognini prima di soccombere a Tsonga. Nomi piacevoli da vedere in questa lista sono anche quelli del talentuoso ucraino Stakhovsky, netto vincitore di S’Hertogenbosch in una delle rare settimane in cui è riuscito ad esprimere pienamente il suo gioco d’attacco, e di un Xavier Malisse finalmente ritrovato a buoni livelli, onorevolmente sconfitto (9-7 al quinto) da Querrey al 3°turno di Wimbledon dopo aver eliminato subito Juan Carlos Ferrero, quarto finalista dell’edizione 2009.
Infine, fa scalpore vedere lontanissimi dai primi il finalista uscente di Wimbledon Andy Roddick (fermatosi agli ottavi non solo a Wimbledon, ma anche al Queen’s per mano di Sela) nonché un’autentico “animale da erba” come Feliciano Lopez, che dopo aver sconfitto Nadal al Queen’s si è fatto sorprendere al 3°turno di Wimbledon da Melzer, quando molti lo davano come avversario (ostico) di Federer negli ottavi di finale.

Per riassumere il bilancio stagionale del verde, declino di Federer e crollo di Roddick a parte, si rivela interessante, perché vede emergere outsider totalmente inaspettati o specialisti dei campi in erba, pronti a sfruttare le poche occasioni a disposizione per mostrare le loro doti su questa superficie.
P.S: chiedo venia se non gli ho citati prima, ma vale la pena fare a un cenno a John Isner e Nicolas Mahut, vincitori morali di questo “circuito erbivoro” anche se il freddo computer li vede nettamente distanziati dai primi.

Ecco la classifica totale maschile:
1)Rafael Nadal 2045 punti (2000 Wimbledon +45 Queen’s)
2)Tomas Berdych 1200 punti (Wimbledon)
3)Andy Murray e Novak Djokovic 740 punti (720 Wimbledon+25 Queen’s)
5)Roger Federer 510 punti (360 Wimbledon+150 Halle)
6)Lleyton Hewitt e Sam Querrey 430 punti (250 Halle/Queen’s+180 Wimbledon)
8)Yen-Hsun Lu 380 punti (360 Wimbledon+20 Eastbourne)
9)Robin Soderling e Jo Wilfried Tsonga 360 punti (Wimbledon)
11)Michael Llodra 340 punti (250 Eastbourne+ 45 Wimbledon+45 Queen’s)
12) Sergiy Stakhovsky 260 punti (250 S’Hertogenbosch +10 Wimbledon)
13) Julien Benneteau 245 punti (180 Wimbledon+45 Eastbourne+20 Queen’s)
14)Xavier Malisse 225 punti (90 Wimbledon+90 S’Hertogenbosch+45 Queen’s)
15)Benjamin Becker 225 punti (90 Halle+90 S’Hertogenbosch+ 45 Wimbledon)
16)Andy Roddick, Jurgen Melzer e Daniel Brands 200 punti (180 Wimbledon+20 Queen’s/Halle/S’Hertogenbosch)
19)Denis Istomin 200 punti (90 Wimbledon+90 Eastbourne+20 Queen’s)
20)Mardy Fish 195 punti (150 Queen’s+45 Wimbledon)
21)David Ferrer e Paul Henri Mathieu 180 punti (Wimbledon)
23)Feliciano Lopez e Philipp Petschzner 180 punti (90 Wimbledon+90 Queen’s/Halle)
25)Janko Tipsarevic e Guillermo Garcia Lopez 160 punti (150 S’hertogenbosch/Eastbourne+10 Wimbledon)
27)Rainer Schuettler 155 punti (90 Queen’s+45 Wimbledon+20 Eastbourne)

DONNE
Ancora più denso di sorprese il ranking femminile. A causa non solo di un Wimbledon che ha visto tutte le favorite, eccetto Serena Williams, cadere turno dopo turno, ma anche di un torneo di Eastbourne che ha visto molte sorprese, la classifica delle migliori tenniste su erba del 2010 presenta molti “nomi nuovi” e vede alcune atlete di punta visibilmente attardate.
Come è facile immaginare, i primi 2 posti sono occupati da Serenona e da Vera Zvonareva, a cui è bastato raggiungere la finale per scavare un solco con le più immediate inseguitrici: costoro sono ovviamente le due rivelazioni dell’Est, Pironkova e Kvitova, che non avendo brillato nei tornei pre-Wimbledon non hanno accumulato un margine di punti sufficiente ad insidiare la seconda piazza.

Dietro alle prime quattro, abbiamo la conferma di quella che ormai deve annoverarsi a tutti gli effetti come una top player: si tratta della cinese Na Li, che dopo aver trionfato a Birmingham su Maria Sharapova ha insidiato, almeno per un set, la minore delle sorelle Williams nei quarti di Wimbledon (ricordiamoci che, allo stesso punto del torneo, a Melbourne, la 28enne di Wuhan aveva estromesso l’altra Williams, Venus). Nella top 10 erbivora , infine, fanno il loro piacevole ingresso una ritrovata Kaia Kanepi, giunta ai quarti del torneo londinese (con scalpi come la Stosur) partendo dalle qualificazioni,e la sorprendente russa Ekaterina Makarova: la 22enne moscovita, sfortunata a trovare quasi subito la maggiore della Williams nel suo tabellone di Wimbledon, aveva sorpreso tutti la settimana precedente a Eastbourne, aggiudicandosi il torneo dopo aver sconfitto, da qualificata, gente come Pennetta, Petrova, Kuznetsova, Stosur e infine Azarenka.
Proprio Vica fa parte di quel manipolo di giocatrici che, pur entrando ampiamente tra le migliori 20 tenniste stagionali sull’erba, erano attese da migliori prestazioni. Se la bielorussa si salva in parte con la finale di Eastbourne e, malgrado la sconfitta con la Zvonareva, per una Kim Clijsters mai troppo performante sull’erba il 7°posto finale è più che lusinghiero, non altrettanto soddisfatte possono dirsi Venus Williams, che ha perso la finale dei Championships dopo 3 anni, e una Justine Henin arresasi in ottavi all’amica/rivale belga dopo aver dato l’idea di poter far meglio con la vittoria di Hertogenbosch (il cui tabellone, va detto, era però molto più facile di quello di Eastbourne). Se poi giocatrici come la Petrova e la Kuznetsova non figurano nemmeno nella top 20, ce ne sono altre che affogano nelle zone basse di questa top: si tratta, nel caso specifico, di Jelena Jankovic, Caroline Wozniacki e Agnieszka Radwanska, tutte e tre eliminate agli ottavi del terzo Slam stagionale senza lasciare segni visibili della loro presenza e perdendo alla prima difficoltà incontrata.

Infine, per quanto riguarda le italiane, il trionfo del Roland Garros ha fatto spazio a una campagna sull’erba assai deludente: unica azzurra a salvarsi un po’-nonostante la netta sconfitta con la Radwanska- è Sara Errani, che grazie al 3°turno di Wimbledon e ai quarti raggiunti in quel di Birmingham s’installa alla 21esima piazza in compagnia di un’altra delusa, la Wickmayer.

La classifica completa
1)Serena Williams 2000 punti (Wimbledon)
2) Vera Zvonareva 1401 punti (1400 Wimbledon +1 Eastbourne)
3)Tsvetana Pironkova 908 punti (900 Wimbledon+8 Eastbourne)
4) Petra kvitova 901 punti 8900 Wimbledon+
5) Na Li 780 punti (500 Wimbledon+280 Birmingham+1 Eastbourne)
6) Kaia Kanepi 640 punti (560 Wimbledon+ 80 Birmingham)
7)Kim Clijsters 620 punti (500 Wimbledon+120 Eastbourne)
8) Ekaterina Makarova 590 punti (490 Eastbourne+100 Wimbledon)
9) Justine Henin 260 punti (280 Wimbledon+280 S’Hertogenbosch)
10)Venus Williams 500 punti (Wimbledon)
11) Marion Bartoli e Maria Sharapova 480 punti (280 Wimbledon+200 Eastbourne/birmingham)
13) Victoria Azarenka 480 punti (320 Eastbourne+ 160 Wimbledon)
14) Jarmila Groth 307 punti (280 Wimbledon+15 Birmingham+12 Eastbourne)
15) Alexandra Dulgheru 290 punti (160 Wimbledon+130 S’Hertogenbosch)
16) Aravane Rezai 290 punti (130 Birmingham+100 Wimbledon+ 60 Eastbourne)
17) Agnieszka Radwanska e Caroline Wozniacki 281 punti (280 Wimbledon+1 Eastbourne)
19) Jelena Jankovic e Klara Zakopalova 280 punti (Wimbledon)
21) Sara Errani e Yanina Wickmayer 231 punti (160 Wimbledon+70 Birmingham+1 S’hertogenbosch/Eastbourne)
23) Maria Kirilenko 231 punti (130 S’hertogenbosch+100 Wimbledon +1 Birmingham)
 

Christian Turba

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker