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10/07/2010 17:29 CEST - SONDAGGIO 2010

Quale sarà il futuro di Federer?

Il 2010 sembrava il preludio ad una stagione esaltante, invece lo svizzero dopo il successo colto in Australia ha collezionato 8 sconfitte e due finali. La redazione di Ubitennis si è interrogata sui motivi di questo declino e sul possibile destino che attende l'ex n.1 del mondo. Christian Turba e Giacomo Fazio

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Federer e Nadal
Federer e Nadal

La stagione primaverile europea, col tour de force Roland Garros-Wimbledon, ha tra le tante cose sortito un risultato inaspettato: per la prima volta dal 2003 (Australian Open e Roland Garros) Roger Federer non ha raggiunto le semifinali di due Slam consecutivi. Sia a Parigi che a Londra, lo svizzero è uscito nei quarti, per mano di Robin Soderling e Tomas Berdych, due tennisti della nuova generazione ed esponenti di un tennis potente e più "muscolare", contro i quali, finora, lo svizzero aveva quasi sempre vinto agevolmente.

La sconfitta prematura del Re nel suo giardino di casa ha fatto discutere giocatori e addetti ai lavori di tutto il mondo, che si chiedono se la carriera dell'ex numero 1 non sia giunta al capolinea. Non ultime le dichiarazioni dei giornalisti italiani presenti a Wimbledon che hanno manifestato perplessità sul futuro dell’elvetico:
 

Rino Tommasi (La Gazzetta dello Sport): “ tornerà a breve. Solo che non lo farà più con quel ritmo pressante.”
Gianni Clerici (La Repubblica): “dal punto di vista tecnico-tattico credo che a 29 anni non sia più in grado di giocare come faceva a 24/25.”
Ubaldo Scanagatta (La Nazione): “ non gioca più come un tempo. Non tornerà mai più come prima …”
Daniele Azzolini (Tuttosport): “dovrebbe mandare in campo il vero Federer. Perché questo sosia può fare poco e non piace a nessuno”.
Stefano Semeraro (La Stampa): ”dovrebbe fare qualche altra cosa, dovrebbe frequentare di più il suo amico Tiger Woods. Magari questo no …”
Luca Marianantoni (La Gazzetta dello Sport): “dovrebbe lasciare Mirka e trasferirsi da un’altra parte. Lontano dalle gemelle che piangono la notte …”

I dubbi e gli interrogativi sono tanti: Federer saprà regalare ancora ai suoi tifosi un paio di Slam e riuscirà a battere il record di settimane al numero 1 di Sampras? Quanto ha influito l’essere diventato marito e padre nel suo rendimento? Dato che lo svizzero è ormai alla soglia dei 30 anni e il fisico non è più quello di una volta, come deve gestire la sua attività durante la stagione? Deve porsi obiettivi precisi e limitati o puntare a vincere tutto il possibile? Tra questi obiettivi, potrebbero rientrare la Coppa Davis e la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra, unici grandi allori mancanti nel suo immenso carniere?

Abbiamo voluto condividere con voi le nostre sensazioni e alla domanda “quale sarà il futuro tennistico di Roger Federer?”, la redazione di Ubitennis ha risposto così …

Livio Costarella: a quasi 29 anni Roger è a un bivio: continuare a crederci, allenarsi e ritentare la scalata agli Slam. Tutto sommato le ultime frequenti sconfitte potrebbero servirgli da stimolo e sappiamo che non ha neanche bisogno di allenarsi così duramente... Oppure, se dovesse rimanere in una sorta di limbo in quanto a concentrazione, voglia di vincere, mentalità (del tipo: se vinco ok, ma se non vinco è ok lo stesso), allora è meglio che abbandoni al più presto. Secondo me, comunque, non smetterà prima di altri 2-3 anni almeno.
 

Giulia Vai: dipende da quanta voglia ha lui di "sbattersi" sul campo. Se si prepara bene, può ancora vincere (magari un paio di Slam, penso più probabilmente cemento dove Nadal è meno competitivo).

 

Salvatore De Simone: penso che Federer nel corso dei prossimi anni vincerà qualche altro slam e altri tornei importanti. Naturalmente non tornerà a regnare come prima, è umanamente impossibile. Ma se la salute reggerà, sul veloce sarà ancora quello da battere: questo per 2 motivi; 1) perchè Nadal non credo possa essere continuo sulle superfici dure (anche se è migliorato col servizio); 2) perchè ha molte più soluzioni di gioco rispetto a tutti gli altri che stanno al vertice ( è quello che ha fatto agli us open 2008, ad esempio, andando spesso a rete o tentare diverse soluzioni da fondo non limitandosi al solito schema servizio-diritto, oppure come nella finale di wimbledon del 2007, che non avrebbe mai vinto se non avesse appunto una grande completezza di colpi e di gioco).
 

Enrico Riva: il futuro tennistico di federer è federerò…
 

Francesco Ferrando: è difficile prevedere il futuro. Il gioco di Federer si regge su armonie ed equilibri molto delicati e un piccolo calo lo espone alla sconfitta molto più di altri tennisti. Già nel 2008 l'avevo creduto al capolinea: mi auguravo per lui un finale di carriera dignitoso, con qualche exploit a livello di Grande Slam, ma senza la continuità di un tempo. Allora fui smentito, ma ora forse quel momento è arrivato, con un paio d'anni di ritardo. Non penso che lo svizzero tornerà numero uno, ma credo che solo i prossimi sei-otto mesi potranno dirci qualcosa sulla sua carriera.
 

Karim Nafea: sul breve termine credo che molto dipenda dalla condizione fisica e dal recupero degli infortuni. Probabilmente, magari non già dai mille estivi, ma allo Us Open rivedremo un Federer convinto e, per la prima volta dal Roland Garros dello scorso anno, arrabbiato ( il suo agonismo rimane molto sottovalutato). Per quanto riguarda il lungo periodo se Federer torna in forma e trova un pò di voglia credo che possa anche riguadagnarsi per un pò la prima posizione mondiale, anche se lasciare il record a Sampras di una sola settimana e molto "stiloso", sembra un incompiuto alla Michelangelo. Rimango convinto che Federer, non con la continuità a cui ci ha abituati, ma ritornerà a vincere e a dimostrare che il più forte rimane lui. Amen
 

Christian Turba: innanzitutto, bisogna sottolineare ancora una volta la grandezza di quello che ha fatto questo ragazzo: tra le tante cose, vincere, dal 2004 al 2007, 11 tornei del Grande Slam è un’impresa mostruosa nel contesto del tennis odierno! Federer ha dominato il tennis per 6-7 anni ed una flessione è naturale e umana, anzi lui è stato bravissimo a prolungarne l’arrivo. Lo dico io che non ho mai tifato un solo secondo della mia vita per lo svizzero e credo che tutti dovrebbero essere d’accordo.
 

Quanto al suo futuro, il record di Sampras sembra ormai lontano dalla sua portata, e non solo per il 2010: lo stesso americano, all’età di Federer, vinceva il suo ultimo Wimbledon (2000) da numero 3 del mondo, e nei due anni successivi non si sarebbe più avvicinato al numero 1. Non credo che il percorso di Roger sarà diverso, vista la tendenza al “risparmio” intrapresa dal 2007: con un avversario come Nadal, che per età non trova corrispettivi negli avversari del 29enne Sampras, e con tanti buoni giocatori dietro l’impresa sarà dura. Proprio per la tendenza a centellinare gli sforzi, penso che per il 2011 lo svizzero potrebbe puntare tutto sulla Coppa Davis, cercando di diventare quello che Becker è stato per la Germania: in fondo lui e Wawrinka se la giocano con tutti, e in doppio sono campioni olimpici in carica...per il 2012, Londra potrebbe essere una buona scommessa.

Nel frattempo, tranne forse a Parigi, 2-3 Slam saranno ancora alla sua portata: in fondo, non è uscito al primo turno, ma ai quarti per mano di giocatori caldi, e in Australia sarebbe ugualmente uscito se Davydenko non avesse fatto Il Davydenko. Forse il suo 2010 è stregato per i quarti di finale. Per fare un paragone calcistico, il futuro tennistico di Federer sarà un dolce declino alla Totti e non un crollo vistoso alla Cannavaro.
 

Diego Bonomo: secondo me Federer continuerà a competere su alti livelli, vincerà ancora qualche Slam. Molti sostengono che sia in declino. Io più che in declino direi che non sarà più dominatore, come lo è stato fino allo scorso anno. A parte Nadal al momento, non vedo nel tennis maschile giocatori che abbiamo quella continuità di rendimento nel tempo che ha caratterizzato la carriera di Roger, molti vivono di exploit. Berdych sarà il prossimo secondo me, si confermerà a questo livello nonostante il suo talento? Anche Djokovic e Murray per quanto siano forti, sono anche discontinui. Per questo ritengo che per Federer c'è ancora un posto nella storia degli Slam, magari non da solista, ma da comprimario.

Claudio Gilardelli: "per Federer è iniziata una nuova fase della carriera, com´è nell´ordine naturale delle cose per un campionissimo che superato ognirecord e che si avvia verso i 29 anni d´età. La mancanza di grandi motivazioni va, a mio avviso, a braccetto con la paternità: è normale e condivisibile che Roger preferisca dedicare molto più tempo alle figlie che crescono e alla sua famiglia in generale, a scapito della preparazione e delle vittorie. Ma, con la maturità e dopo 16 Slam e 10 anni al vertice, è giusto che le priorità cambino. E va bene così. Per il futuro vedo comunque Roger recitare ancora una parte da protagonista ma probabilmente non sarà più il dominatore degli anni passati: è arrivato giustamente il turno di qualcun altro, che sia esso Nadal, Djokovic, Murray, Del Potro o qualche altro giovane e finora inespresso talento (magari!). Sicuramente Federer vincerà ancora molto e arriverà ancora in fondo a qualche Slam. Saranno, queste ultime, vittorie forse inattese e, per questo motivo, di certo le più belle."

Marcos Marcoschi: chiude con la Medaglia di Bronzo alle Olimpiadi di Londra!
 

Vanni Gibertini: secondo me Federer ritornerá ad essere competitivo ai massimi livelli, anche se inevitabilmente non riuscirá piú a dominare il tennis come ha fatto nel 2004-2007. Dipenderá molto dalla sua integritá fisica e dalla voglia di sacrificarsi, che a giudicare dalle sue parole c'é ancora. Nei prossimi mesi credo se ne saprá di piú, ma io credo che abbia ancora qualche torneo dello Slam in canna.

Antonio De Rose: volendo utilizzare una metafora, la carriera di Federer e' al caffè, manco alla frutta...manca solo "l'ammazza caffè".

Samuele Delpozzi: giocherà ogni settimana, anche umago e kitzbuehel, per riconquistare il numero 1. dopodiché, raggiunte le 287 settimane, si ritirerà all'istante spernacchiando sampras in diretta tv.
 

Roberto Paterlini: il futuro di Federer? Bella domanda... A 29 anni, con moglie, prole e una carrettata di Slam già vinti mi pare evidente che il meglio della sua carriera (a mio parere il triennio 2004-06) sia alle spalle, e forse non tornerà più numero 1, o almeno non per lunghi periodi (gli auguro giusto quel paio di settimane sufficienti a superare Sampras); ma resto convinto che abbia ancora nel cilindro qualche grande exploit. Dopo anni - gli ultimi 3? - nei quali ha pesantemente snobbato i tornei relativamente minori, credo che per lui diventerà importante, soprattutto nell'immediato futuro, cercare sicurezza proprio in quelli per arrivare agli Slam più preparato e convinto. Dalla sua c'è che - Nadal a parte - gli altri non sembrano ancora all'altezza o pronti al cambio della guardia...
 

Davide Zirone: vincerà ma non allo stesso ritmo di prima... voglio dire ci ha abituato a vicnere 3 tornei del GS su 4 ed ora che ne vince solo uno sembra che sia diventato scarso... non è così semplicemente l'età avanza, le motivazioni calano un pochino, ha una famiglia ecc... oramai è ovvio comunque che si concentri solo sui grande slam usando gli altri tornei da semplici allenamenti...
 

Giacomo Fazio: ci siamo talmente abituati a veder giocare Federer sempre ad alto livello che oggi non riusciamo a comprendere un'inevitabile calo fisiologico per un tennista che solo un anno fa si giocava tutte e quattro le finali dello Slam, perdendone due al quinto set. Sampras ha vinto il suo ultimo major a 31 anni, Agassi a quasi 33, di certo lo svizzero non raggiungerà l'età tennistica di quest'ultimo ma credo che abbia ancora due o tre stagioni a disposizione per sparare qualche altro colpo. A differenza di quanto trapela dalle sue dichiarazioni, rimane qualche dubbio sugli obiettivi e soprattutto le motivazioni. Sono anni che dice di voler vincere la Coppa Davis eppure va a giocare solo lo spareggio di settembre per non retrocedere. Le sconfitte stagionali hanno il nome di Baghdatis, Gulbis, Montanes, Hewitt, giocatori contro i quali o non era mai uscito sconfitto o non perdeva da tempo immemore. Il viaggiare sempre con mamma, papà, moglie, figlie, parenti ed amici famosi ha un'influenza positiva sul campo o porta ad un calo dal punto di vista della pressione? Difficile rimanere focalizzato sul proprio tennis quando si hanno così tante distrazioni e si è sazi per tutto quello raccolto in carriera.

Francesco Fiorindi: qual è il futuro tennistico di Roger Federer? a questa domanda rispondo attraverso altre due domande che mi viene spontaneo pormi: vincerà almeno un altro torneo dello Slam? si credo di si, non credo il Roland Garros però negli altri si giocherà le sue chance e dovrebbe incrementare il bottino con almeno il 17esimo. Tornerà numero 1 del mondo? Con questi avversari dipende da Nadal. Gli altri non fanno paura; troppo discontinui e latitanti nei momenti più importanti. Se Nadal avrà un calo, Federer potrà approfittarne ma se il maiorchino tiene questo livello dominando tutto e tutti sul rosso, le speranze si riducono al lumicino. 

Nicola Gennai: si ritira alla fine del prossimo anno. Nel frattempo potrebbe approfittarne per tagliarsi finalmente i capelli (lo vorrei vedere rasato à la Rafter ultima maniera) e giocare qualche torneo senza la moglie i figli e i pannolini al seguito. Ne trarrebbe di sicuro giovamento.

Monique Filippella: penso che paia evidente che il suo dominio sia un ricordo. Un paio di anni fa entrava in campo avendo già vinto quasi tutte le partite, ora se le deve sudare anche contro giocatori medi: tutti hanno visto che è vulnerabile e contro di lui daranno sempre il 200% per poter dire di averlo battuto. Questo, unito al fatto che centellina le apparizioni in campo e usa i tornei maggiori per entrare in forma, fa sì che tutto diventi più difficile e perda molto più spesso che in passato. In ogni caso rimane un fuoriclasse, e dai fuoriclasse ci si può aspettare di tutto, perciò conto sul fatto che la stagione vincente non sia terminata. Non con lo stesso ritmo di prima, ma qualche altra soddisfazione se la toglierà senz'altro. La maggior competitività che vediamo adesso nel tennis di vertice maschile dipende a mio parere proprio dalla contemporaneità di questi fattori: la meno netta dominanza di Roger, la grande crescita tecnica di Nadal (come atleta non ha mai avuto bisogno di migliorare, neanche in culla, penso), e il fatto che tutti e due, pur essendo a un livello superiore a tutti gli altri, per un motivo o per l'altro debbano ormai fare i conti con fisici logorati e con la "sfrontatezza" atletica degli avversari, in particolare dei più giovani.

Stefano Pudda: il futuro tennistico di Federer non dipende ne dalla sua forma fisica (come pensano i più) ne tanto meno dal livello di tennis degli altri giocatori più forti (assolutamente non veritiera la tesi secondo cui gli altri sono diventati più forti e lui non riesce più a vincere). Federer ha smesso di giocare il suo vero tennis, quello del 2006-2007, quando perdeva solo sulla terra, e solo contro Nadal. Nessuno può sapere cosa gli giri per la testa ma a mio parere, se dovesse decidere di tormare ai fasti di un tempo (perchè di questo si tratta, solo di DECIDERE), potrebbe tornare a sbaragliare tutti, perchè a 29 anni un campione del suo calibro ha ancora tutte le carte in regola per dimostrare ancora la sua superiorità sul campo (ovviamente faccio eccezione per Nadal, unico che fin dai primi anni riusciva spesso a batterlo, si creerebbe infatti il solito duopolio). Federer ha ancora 2-3 anni di tempo per dimostrare che è ancora lui il re, ma non è detto che gli interessi farlo.Il suo futuro dipende sempicemente dalle sue priorità.
 

Enzo Cherici: come ho scritto pochi giorni fa nel mio pagellone su Wimbledon, non credo torneremo a vedere il Federer dominatore del quadriennio 2004-2007, né penso possa tornare al numero uno del ranking. Detto ciò, ritengo che con la sua classe immensa possa togliersi ancora diverse soddisfazioni, soprattutto a livello di Slam. Non mi meraviglierei affatto dovesse arrivare a toccare l'iperbolica cifra dei 20 Majors.
 

Remo Borgatti: NERO. Secondo il mio parere, quello di Federer a Melbourne è stato il canto del cigno. Non sarà come per Nadal, che ha sopportato una intera stagione senza vittorie. Federer non ha il carattere per vedersi continuamente sconfitto, anche nei tornei (come Wimbledon) in cui aveva maturato negli anni certezze.Spero tanto di sbagliarmi, naturalmente, ma a New York (dove ha giocato sei finali consecutive, vincendone cinque) uscirà se va bene in semifinale. Forse nel 2011 potrà sperare in qualche vittoria nei master 1000 ma nulla più. Per troppi anni è stato sulla vetta. Non ce la farà a tornarci, a meno che Nadal non si fermi un'altra volta. Mi dispiace essere così netto ma è quello che penso.

Riccardo Bisti: Credo che il futuro tennistico di Federer sia quello che molti gli prefigurano: luminoso, con ancora qualche bella vittoria, ma non più dominante. Gli anni passano, gli avversari crescono e la famiglia richiederà sempre più attenzioni. Molto difficilmente arriverà a 20 Slam: ha 28 anni e 11 mesi, la stessa età di Pete Sampras quando vinse il suo ultimo Wimbledon. Da allora non vinse quasi più niente, fatta eccezione per l'ultimo Us Open. Più in generale, non sono molti (26 su 170) gli Slam vinti dagli "ultra 29enni" nell'Era Open. Resterà comodamente tra i primi 5, continuerà a sgomitare ma le sue sconfitte faranno sempre notizia. Allo stesso tempo, ogni vittoria sarà più bella.

Andrea Nizzero: Il suo talento gli permetterà di essere un contendente in ogni slam cui parteciperà, fino al momento del ritiro. Le motivazioni, quelle che se non hai ti alleni un'ora invece di due, unite ovviamente a qualche episodio, faranno la differenza. Quello che è certo è che il Roland Garros vinto l'anno scorso ha reso un po' meno emozionanti tanto le vittorie quanto le sconfitte.

Luca Labadini: credo che Federer debba andare alla ricerca degli unici titoli che ancora gli mancano: la medaglia d'oro alle olimpiadi in singolare e la Davis Cup.


A questo punto la domanda passa a voi: quale sarà il futuro di Roger Federer?
 


 

Giacomo Fazio

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker