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15/08/2010 11:02 CEST - Rogers Cup Toronto

Federer thriller, ma è semifinale!

In un match dalle mille emozioni Federer vendica la sconfitta di Wimbledon superando Berdych, anche grazie all'aiuto della fortuna nel tie break decisivo. Djokovic completa il quadro delle semifinali. Da Toronto, Vanni Gibertini.

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Alla fine vendetta fu, ma tutt’altro che comoda. Il match di cartello della sessione serale tra Federer e Berdych ha cambiato direzione almeno un paio di volte, dando vita ad un thriller con racchetta che ha tenuto incollato agli scranni il pubblico finalmente numeroso accorso al Rexall Centre.

La partita si é decisa su un punto o due, come ha confermato un comprensibilmente deluso Berdych alla fine del match, anche se dal suo punto di vista non si é trattato necessariamente del primo punto del tie-break, sul quale Federer ha ricevuto in dono dalla Dea Bendata un nastro imprendibile sulla sua risposta di rovescio, e che tutti in tribuna stampa avevano individuato come l’istante in cui il match era girato definitivamente in favore dello svizzero. “Ci sono stati un paio di punti in cui lui ha avuto fortuna, che oggi é stata dalla sua parte ed ha fatto la differenza”.

L’inizio della partita era stato tutto rosso-crociato, con Federer che, deposto lo stiletto utilizzato contro Llodra e ripresi scudo e mazza ferrata per fare a cannonate con Berdych, menava le danze alla perfezione comandando il gioco e conquistandosi un break di vantaggio al sesto gioco. Manovrando gli scambi principalmente sulla diagonale diritta e muovendo sapiente il ceco per non dargli il tempo di caricare il suo bazooka, Federer riusciva a mantenere sempre l’iniziativa, anche grazie ad una grande prestazione alla battuta:100% di punti sulla prima per lui, ma soprattutto grande variazioni di angolo e rotazioni, con la seconda che viaggiava almeno 20 km/h piú veloce del turno precedente.

Incamerato il primo set per 6-3 in 38 minuti in virtú di quell’unico break, lo svizzero comincia a faticare molto di piú a giocare sul servizio di Berdych, che nei primi 4 turni di battuta del secondo parziale concede la miseria di 3 punti, mentre Federer deve salvare due palle break sul 2-3. Ora Roger fa molta piú fatica a spostare l’avversario, e se il “corri e tira” da fondo si trasforma soltanto in “tira”, la potenza di fuoco di Berdych ha giá dimostrato di poter far danni nelle difese di Federer.
L’elvetico si issa comunque a due palle break sul 4-4, che peró non concretizza anche per colpa di un raro (fino a quel punto) errore gratuito di diritto. Mentre la sera diventa notte sopra Toronto e tutti si preparano ad assistere al tie-break, Federer incappa in uno dei suoi soliti game sciagurati, dove con due doppi falli e due errori gratuiti consegna il parziale e l’inerzia del match nelle mani dell’avversario. “Credo ci sia stato un momento, nel passaggio tra la luce naturale e la luce artificiale in cui non riuscivo a vedere la palla bene come al solito – ha spiegato Federer dopo il match – fare due doppi falli nello stesso game é una cosa che mi sará capitata forse dieci volte nella carriera, quindi é un evento molto raro”.

Dopo un 1 ora e 34 minuti di gioco si inizia il set decisivo con Berdych che sull 1-1 si trova 0-40, ma rimonta con grande autoritá senza dare a Federer troppe chance di giocarsi le palle break. E come spesso succede, nel gioco successivo é lo svizzero a perdere la battuta, consentendo cosí al ceco di issarsi sul 4-1. I copli da fondocampo del fuoriclasse elvetico sembrano affievolirsi, mentre Berdych appare solido come una roccia, nonostante una vistosa fasciatura alla coscia sinistra praticatagli dal fisioterapista a metá primo set. Ma sul 5-3 in suo favore, quando serve per la semifinale di questo Masters 1000, Berdych si innervosice discutendo un paio di chiamate a suo dire scorrette con il giudice di sedia Lars Graff, e finisce per sbagliare quei colpi di troppo che consentono a Federer di rientrare nel match. Sul 5-6 lo svizzero si trova 15-30, ma riesce comunque ad issarsi al tie-break, nel quale vola subito 4-0 grazie al nastro vincente di cui abbiamo giá parlato ed una volée smorzata di Berdych che muore in rete. C’é ancora spazio per altre emozioni in questa partita al cardiopalma quando Federer consente all’avversario di raggiungerlo sul 5-5 con due errori gratuiti, ma a sua volta é Berdych a mettere lungo un rovescio sul 5-6, regalando in questo modo set e partita allo svizzero.

Federer ha avuto il merito e la luciditá di aumentare il grado di rischio dei propri colpi quando si é trovato sotto 1-4 nel set finale, sperando di aprire una breccia nel gioco di Berdych come poi é successo. In semifinale ora incontrerá Novak Djokovic che come da pronostico ha incontrato poca resistenza da parte della sorpresa francese Jeremy Chardy, regolata con un 6-2, 6-2 in poco piú di 1 ora e 20 di gioco, perfezionando cosí il quadro delle semifinali che, come lo scorso anno a Cincinnati, presenta le sfide incrociate tra i primi quattro giocatori del mondo


[3]R Federer b [7]T Berdych 63 57 76(5)
[2]N Djokovic b J Chardy 62 62

Vanni Gibertini

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