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16/08/2010 14:31 CEST - Murray e Federer dopo il match

Le parole dei protagonisti

Un riassunto delle conferenze stampa rilasciate dopo il match: entrambi sono soddisfatti di questo primo torneo sul cemento, in vista dei prossimi US Open. Soprattutto Andy sembra contento di aver ritrovato il suo gioco. Da Toronto, Francesca Sarzetto

 

 

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Murray e Federer a Toronto - foto di Francesca Sarzetto
Murray e Federer a Toronto - foto di Francesca Sarzetto

Nelle interviste a fine match, Federer ha fatto i complimenti al suo avversario, dicendo che ha giocato bene, aggressivo, spesso in anticipo sulla palla, e gli ha concesso poco, meritando la vittoria.
L'incontro si è giocato su pochi punti e avrebbero potuto vincerlo entrambi.
E' comunque contento di avere cominciato bene la stagione sul cemento, anche se senza la vittoria finale, perchè sia lui che Murray dopo l'Australian Open non avevano giocato tanto bene e avevano bisogno di buoni risultati. Le vittorie contro Berdych e Djokovic comunque sono un ottimo segnale per il prossimo futuro.
La partita di oggi è stata come le montagne russe, due servizi molto efficaci breakkati diverse volte; quando non si è al 100%, come dopo una sosta di diverse settimane, non è facile prendere la decisione giusta nel momento giusto, quando la palla ti arriva così veloce, e quando come in questo caso si hanno solo poche occasioni non è facile sfruttarle, basta una decisione sbagliata, un po' di sfortuna, o che in quel momento l'avversario giochi meglio, i margini sono molto stretti.
C'era anche un po' di stanchezza, dolori muscolari, ma comunque a quelli c'è abituato e non sono niente di preoccupante.

Andy Murray è molto soddisfatto di aver battuto sia Roger che Rafa nello stesso torneo, e senza perdere un set, e questo gli dà molta fiduca per le prossime settimane; ha giocato un tennis sciolto e rilassato, senza dubbi in mente, e questo ha funzionato bene, dandogli una delle migliori settimane della sua carriera. Questo capita spesso dopo pause di qualche settimana, in cui si può recuperare fisicamente e mentalmente.
Questo torneo gli dà molta fiducia, ma ora deve proseguire bene a Cincinnati e soprattutto New York, uno dei suoi tornei preferiti, perchè come aveva fatto molto bene in Australia e poi meno bene nei mesi successivi, può succedere di nuovo, le cose possono cambiare molto presto.
Oggi comunque il servizio ha funzionato bene, soprattutto nei momenti importanti come la palla break nell'ultimo gioco: ha cercato di mettere un gran servizio e avere un punto gratis, e quello dovrebbe essere stato il servizio più veloce che abbia mai colpito, 225 km/h, qualcosa su cui ha lavorato molto.
Per vincere gli US Open deve continuare a giocare allo stesso livello di questa settimana, magari essere ancora più allenato e più forte tra due settimane, ma la superficie è quella che preferisce, e se continua a dominare gli scambi e correre meno ha sicuramente buone possibilità.

Francesca Sarzetto

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker