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25/08/2010 11:52 CEST - Canadian Open

Canada: Montreal vs Toronto

Al termine dei due tornei canadesi che abbiamo seguito per Ubitennis, facciamo un confronto tra le due organizzazioni ed i due impianti in vista del primo torneo "virtual combined" del 2011. Vanni Gibertini

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Dopo due settimane passate a seguire i due tornei canadesi, viene spontaneo fare un bilancio dell’esperienza e confrontare gli impianti e l’organizzazione di Toronto e Montreal, soprattutto alla luce del cambiamento epocale in programma per il 2011. Come é noto, infatti, fino a quest’anno le due cittá canadesi si alternavano ad ospitare il torneo maschile e femminile, che si sono sempre disputati una settimana dopo l’altra. A partire dall’anno prossimo, peró, a causa della trasformazione del torneo di Cincinnati in un combined di una settimana, l’organizzatore Tennis Canada si é trovato costretto ad avere una sola settimana per far disputare entrambe le proprie manifestazioni. La soluzione piú logica sarebbe stata quella di far disputare anche in Canada un combined, ma ció avrebbe significato privare una delle due cittá del torneo ad anni alterni, con tutto ció che ne consegue in termini di ricaduta per l’economia locale. Senza considerare il fatto che Montreal e Toronto si sopportano a stento, dopo che la prima ha perso lo status di capitale economica del Paese a beneficio della seconda, principalmente a causa delle leggi filo-francofone introdotte dal partito separatista con tendenze secessioniste Parti Quebecois salito al potere alla metá degli anni Settanta, leggi che hanno convinto tutte le grandi aziende canadesi a spostare il quartier generale dal Quebec all’Ontario.

Per fare buon viso a cattivo gioco, quindi, Tennis Canada si é inventato il primo torneo “virtual combined” della storia del tennis. Come é stato spiegato dal direttore del torneo di Toronto Karl Hale, si tratterá di un unico evento, disputato in due sedi differenti: il torneo maschile avrá luogo all’Uniprix Stadium di Montreal, mentre quello femminile si svolgerá al Rexall Centre di Toronto. Ci saranno schermi giganti dislocati in entrambe i ground per poter seguire in tempo reale i match che si svolgono a circa 600 km di distanza nell’altra cittá e la programmazione degli incontri, specialmente le sessioni serali e il weekend conclusivo, sará pensata in modo tale da massimizzare l’esposizione televisiva ed evitare per quanto possibile sovrapposizioni. La televisione canadese CBC avrá quindi a disposizione una sorta di Super-Saturday durante il quale trasmetterá in diretta tutte e quattro le semifinali dei due tabelloni. E per quanto riguarda i media accreditati, i due centri stampa saranno collegati virtualmente in modo tale da permettere a tutti i giornalisti in entrambe le localitá di seguire le interviste dei protagonisti via videoconferenza e di poter porre domande ai giocatori nel caso lo desiderino.

Al di lá delle considerazione di tipo politico ed economico, che hanno comunque un peso rilevante, é stato necessario prendere atto che l’impianto di Parc Jarry a Montreal, che comprende l’Uniprix Stadium, non ha il numero di campi e le dimensioni per poter accogliere un evento combined, mostrando tutti i segni della sua storia trentennale a confronto del nuovissimo Rexall Centre di Toronto inaugurato solamente nel 2004. Nonostante la presenza di un “secondo” campo con tribune fisse, a Montreal lo spazio a disposizione del pubblico e degli stand commerciali é molto piú limitato, risultando in un maggiore affollamento percepito dallo spettatore. Tuttavia il Rexall Centre a Toronto si trova in una zona molto periferica della cittá, distante circa 60-90 minuti dal centro cittadino e servita solamente da due linee di autobus, a differenza di Parc Jarry che é localizzato ad appena 20 minuti dal centro ed é servito da due stazioni della metropolitana locale. Inoltre, a Montreal tutti gli spettatori con un biglietto per la Rogers Cup possono utilizzare gratiutamente i trasporti pubblici per raggiungere il torneo, cosí come sono a disposizione navette gratuite dal centro cittá fino al’ingresso dei ground.

In qualitá di giornalisti accreditati abbiamo potuto apprezzare l’efficienza e l’ organizzazione del torneo di Toronto, con una spaziosa sala stampa a due passi dal centrale, dotata di attigua sala interviste e di un corridoio riservato per accedere alla tribuna stampa, posizionata nella “lower bowl” del centrale. Il servizio di transportation del torneo era stato esteso anche a buona parte dei giornalisti, incluso chi vi scrive, che venivano accompagnati da e per l’albergo o l’aeroporto da un’auto privata. A Montreal, invece, nessuna agevolazione dal punto di vista del trasporto era prevista per i giornalisti, che dovevano utilizzare la navetta comune a tutti gli spettatori oppure pagarsi la metropolitana. Nonostante i parcheggi riservati venissero garantiti a staff, sponsor, ospiti, VIP e quasi tutti gli abbonati, la nostra richiesta per un posto auto é stata respinta e la tribuna stampa collocata in cima al centrale nelle cabine dei commentatori televisivi forniva una visuale non ottimale attraverso le finestre delle cabine stesse, con la sala interviste collocata dall’altro lato del centrale e due livelli piú in basso.

E’ consuetudine ai tornei piú importanti dare ai giornalisti accreditati voucher per l’acquisto di cibo: in Canada ció non é avvenuto, ma se a Toronto si poteva ottenere un pasto al prezzo politico di $5, a Montreal questo prezzo “politico” saliva al livello di $20 (nonostante fosse indicato diversamente sulla Media Guide), che in molti ristoranti di Montreal consente di mangiare a sazietá mentre qui forniva solamente un piatto unico.

Ma dove veramente Montreal riesce a staccare la concorrenza di Toronto é sull’affluenza del pubblico. Tanto per dare un’idea, l’edizione 2010 a Toronto ha fatto segnare il record di presenze a 161.000, mentre nello stesso anno a Montreal, pur avendo solamente il torneo femminile menomato da tutti i ritiri, hanno saputo attirare ben 172.000 spettatori, solamente 2.000 spettatori in meno delle due precedenti edizioni femminili (2006 e 2008) non funestate dalla pioggia e con piú nomi di richiamo in tabellone. Il torneo maschile del 2009 a Montreal é riuscito per la prima volta a sfondare il muro dei 200.000 biglietti venduti, ed anche la finale posticipata di lunedí scorso, spostata dalla domenica pomeriggio alle 13.30 di un giorno feriale, ha saputo attirare ben 9.500 persone, quando in altri tornei ci sarebbero stati sí e no giudici di linea e raccattapalle.

In conclusione, sebbene l’esperimento del virtual combined rappresenta un difficile compromesso tipico di un Paese con molte divisioni interne, l’impegno e l’abnegazione di Tennis Canada per trasformarlo in un successo dará sicuramente origine ad un prototipo che verrá osservato con grande interesse per capire se ci si tratti di una formula vincente che puó essere riproposta in altre parti del mondo.
 

Vanni Gibertini

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker