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31/08/2010 21:53 CEST - Us Open 2010

Lo Slam più pazzo del mondo

Mahut e la wild card mancata. Roddick spera nell'anello NBA per i suoi Miami Heat. Federer sotto le gambe, Oudin prova a crescere, Clijsters in striscia. E una semplice spiegazione del motivo per cui i giocatori agli US Open danno spesso di matto Gianluca Comuniello

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USTA alle strette sulla questione Mahut. Un piccolo riassunto dei fatti: Nico Mahut si è iscritto alle qualificazioni dello US Open ma ha mancato il tabellone principale con una sconfitta all'ultimo turno. Subito si sono levate voci che sostenevano la necessità di dare la wild card a Mahut, per meriti sportivi, per essere l'altra metà della storia dell'estate, eccetera eccetera. Ma una decisione del genere avrebbe probabilmente scatenato un altro partito, quello dell'America agli americani a tutti i costi. Jon Wertheim la mette giù molto semplice. Perchè, si chiede, la Federazione francese che poteva spingere per una wild card a Mahut (nel quadro dell'accordo fra Slam secondo il quale una wild card viene assegnata ad un giocatore proveniente da uno dei paesi degli altri majors) ha preferito spingere per Guillaume Rufin? Perchè se non se ne preoccupano loro ce ne dobbiamo preoccupare noi?

Wade, Bosh, Lebron... sta diventando assurdo. Roddick è un grande tifoso dei Miami Heat. “Andavo a vederli già nel 2001, quando pagavano la gente per andare a vedere le partite in casa” ha detto in conferenza stampa. “Ho sperato che confermassero il contratto a Wade. Poi è arrivata la notizia dell'acquisto di Bosh. Poi quella dell'acquisto di Lebron... lì ho pensato: ok, stiamo per sfiorare il ridicolo, stiamo diventando troppo forti. Non vedo l'ora di vederli in azione”. Anche Gloria Estefan, protagonista della cerimonia di premiazione di Blake, pare apprezzare la “lebronata”: “saremo fortissimi”.

Dove eravamo rimasti? La prima giornata degli Us Open è sembrata una rubrica dal titolo “dove eravamo rimasti?”: una serie di partite che sono sembrate trailer dell'edizione 2009: la Clijsters vincente, la Oudin che torna al successo in maniera convincente, Federer che colpisce sotto le gambe un passante senza logica umana. Ecco, magari Federer spera che l'epilogo non sia poi lo stesso dello scorso anno... “In giorni come questo non puoi fare niente contro di lui” ha detto lo sparring di ieri sera, Dabul “è perfetto”.

Lo Slam più pazzo del mondo... sempre più pazzo. C'è un motivo se le più grandi scene di giocatori “usciti di senno” si vedono allo Us Open. Ok: Tarango ha dato di matto a Wimbledon, McEnroe agli Australian Open... ma secondo Bill Dwyre del Los Angeles Times è New York lo Slam dei malati di mente. “Metti un grosso evento a New York e succederà sempre qualcosa. Nel primo slam in Australia fa caldo, ma i giocatori sono freschi perchè la stagione è appena iniziata. Quindi non fanno caso se qualcosa va storto. A Parigi... beh, a Parigi se perdi sei pur sempre a Parigi. A Londra c'hai tutta quella roba della tradizione e delle buone maniere e quindi fai buon viso a cattivo gioco. Ma poi arriva lo US Open, l'estate è stata sfiancante, sei nella città che non dorme mai e che non smette mai di urlare, le inibizioni vanno a farsi benedire: se qualcosa deve succedere, succederà”.
Il nome Serena “I'm going to kill you” Williams vi ricorda niente?

Gianluca Comuniello

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker