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01/09/2010 09:36 CEST - INTERVISTE

R.Federer - 30.08.10

Trad. di Karim Nafea

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D: E’ meglio il colpo tra le gambe di quest’anno o quello dell’anno scorso?
Roger Federer: Tu cosa ne pensi?

D: Quello di quest’anno.
Roger Federer: Pensi che questo fosse meglio? Non lo so. Dovrei fare un paragone. Probabilmente quello dello scorso anno era un po’ più importante perché ero 0-30 per andare 0-40, a due punti dal match, ed era una semifinale. Quindi ovviamente quel colpo è stato importante. Però in termini di difficoltà questo è stato più difficile perché ho avuto la sensazione di dover correre molto di più e di essere molto più lontano. Ho dovuto dare una grande spinta alla fine. Non ho avuto il tempo di prepararlo. Per cui ho sentito che anche questo era incredibile. Quando mi sono girato non potevo credere che fosse atterrato nell’angolo. L’ovazione è stata fantastica. La folla è impazzita. Puoi vedere dalla mia reazione che non ci potevo credere.

D: Ti alleni a fare questo colpo?
Roger Federer: Non penso che si possa chiamare allenamento. Non chiedo di farmi alcune palle così per provarlo. O capita o niente, e se capita ci provo – te ne può venire al massimo uno per ogni allenamento. Riesce molto raramente.

D: Non hai mai perso nei match serali qui a New York. Credo tu sia 16-0. Com’è giocare sotto le luci allo Us Open?
Roger Federer: Penso di essere partito bene. Le luci qui sono ottime. Ci sono alcuni stadi in giro per il mondo in cui le luci non sono tutte uguali, ma qui si sta benissimo. Ovviamente io ho l’esperienza per giocare sotto pressione davanti a così tante persone, e grandi aspettative, per cui penso di poterlo usare a mio vantaggio. Poi la velocità dei campi, quello che succede intorno, l’evento e tutto il resto mi aiutano nel mio intento di giocare bene qui. Ho sempre amato venire qui. Non ho mai avuto un cattivo Us Open. Non ho mai perso al primo turno. E poi stavo giocando bene stanotte. Sono felice di dover giocare un’altra sessione serale.

D: Quando ti riesce un colpo come quello, quanto riflette la fiducia che hai nel tuo gioco in quel momento?
Roger Federer: Non ha molto a che fare con quello. Però quello che si leggere dalla situazione è che per fare questo colpe prima deve essere a rete. Questo vuol dire che sto giocando in maniera offensiva, che è sempre una buona cosa. Se veramente vuoi analizzare ogni dettaglio ( ridendo). Il mio approccio è stato maldestro per cominciare, non so cosa stavo pensando. Ho provato a fintarlo ma non ha funzionato, però ho comunque avuto il tipo di risposta che cercavo. Però lui ha colpito un ottimo recupero, che non era facile da fare, il pallonetto, mentre correva. Vedi, non c’è molto a che fare con la fiducia in un colpo come questo.

D: Quando l’hai colpito sapevi che sarebbe entrato?
Roger Federer: Io so che l’avevo colpito—che avevo avuto un buon impatto, ottima velocità e contatto e tutto il resto. A me piace quando la palla mi rimane un po’ lontana dal corpo in modo che la possa colpire più in basso, perché posso generare più velocità in questo modo. Il fatto è che, quando mi giro la palla è già nell’angolo dall’altra parte del campo, per cui la prima cosa è guardare la palla. E poi io non sono nemmeno sicuro di aver visto il rimbalzo, poi ovviamente il pubblico mi da la risposta, che è stata abbastanza buona.

D: Hai fatto una classifica dei migliori colpi della tua carriera?
Roger Federer: Colpi migliori? No, so che su YouTube ci sono alcuni che mettono insieme i miei colpi migliori. I penso che si possa fare dopo una carriera di dieci anni. Li ho guardato io stesso, perché alcuni non me li ricordavo, perché magari erano in un secondo turno, oppure punti sul 30 pari o sul 40-0, in un torneo ATP qualsiasi. Poi ci sono queste perso che riescono a recuperare cose del gene. E’ fantastico che riescano a metterli insieme. Ho giocato alcuni colpi fantastici durante la mia carriera, alcuni erano puro talento altri per l’importanza del momento perché alla fine contano entrambi. Oggi era solo un gran colpo.

D: Puoi parlarci del matrimonio. Essere sposati era considerato un male. Borg e McEnroe dopo essersi sposati hanno rapidamente abbandonato al rpima posizione.
Roger Federer: E’ per questo che ho aspettato dieci anni (ride).

D: C’è l’idea tra i tennisti che il matrimonio possa distrarti dalle competizioni?
Roger Federer: Non proprio. Penso che nel calcio ti sposi ed hai figli molto più velocemente che nel tennis. Nel tennis non hai la sicurezza finanziaria per un bel po’ di tempo perché puoi infortunati in ogni momento. Non hai un contratto di cinque anni. Chi si prenderà cura di te? Per cui si vive molto giorno per giorno. Sei giovane. 25 anni, e stai studiando o anche lavorando e non restiamo sempre in un posto, come invece può essere per i calciatori. C’è una tendenza a sposarsi un po’ più tardi, e dopo magari nella tua carriera inizi anche a non giocare. Non credo in tutte quelle statistiche perchè è così che va la nostra vita. Non possiamo sposarci tanto presto. E se lo fai magari non vedi tua moglie per la metà del tempo. E’ difficile mantenere una buona relazione. Io ho avuto la fortuna negli ultimi sette o otto anni di stare praticamente ogni giorno con Mirka, e questo mi ha aiutato a stare buono. Sicuramente mi sento sposato da molto tempo, non dall’anno scorso.

D: Senti che il tuo spirito competitivo possa calare un po’ con il matrimonio e i figli?
Roger Federer: No. Sento sempre lo stesso fuoco e la stessa spinta. Penso che potrà avere impatto sulla mia programmazione, potrei giocare di meno, oppure potrebbe cambiare il mio modo di allenarmi, magari la mattina presto, in modo che possa tornare dopo perché mi devo svegliare presto. E’ ben organizzata. Mirka ha una gran cura Sono con loro per gran parte del tempo be mi posso allenare quando voglio. Sto con loro abbastanza. Onestamente la transizione è stata facile, e sono molto contento di questo.

D: Parlando di colpi speciali, c’è stato molto scetticismo riguardo al video di YouTube.
Roger Federer: Critiche?

D: Scetticismo.
Roger Federer: C’è differenza.

D: Alcuni dubitano che sia vero.
Roger Federer: Non sono sicuri? Non hanno il coraggio di provarlo (ride). Ti dico una cosa, i colpi sul centrale davanti a ventiduemila persone sono un po’ più difficili di quello che ho fatto nella pubblicità della Gillette. Quello era solo per divertirsi. Non ti posso dire se è vero o no. Ne stanno discutendo. Ne stanno ancora discutendo. Non risponderò a questa domanda.

D: Puoi fare un colpo tra le gambe e colpire una lattina sulla testa di qualcuno?
Roger Federer: E’ molto difficile, con la traiettoria. Credo che colpirei prima il naso o qualcosa del genere. No, non ne sarei capace.

 

 

 

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker