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04/09/2010 10:51 CEST - Us Open

Murray: “Nadal? Spero non vinca quest'anno!”

3 settembre 2010 - Traduzione di Tino Cianciotti

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D.: Sembra sia andata come speravi...
R.: Ho iniziato bene e non gli ho dato tante opportunità. Ho risposto bene soprattutto nel secondo e terzo set nonostante le condizioni di gioco fossero difficili.

D.: Ad inizio match Brown è riuscito a rimanere aggrappato al punteggio, poi l'hai distanziato: hai sfruttato qualche lacuna del suo gioco o ci sei riuscito grazie al tuo tennis?
R.: Ho solo iniziato a leggere meglio il suo gioco. Non l'avevo mai visto giocare prima, ha un movimento di servizio molto veloce e mi ci è voluto qualche game per riuscire a leggerlo.
Lui ha iniziato bene e non mi ha dato tante chance, poi verso la fine della prima frazione ho avuto una palla break sul 5-4 e altre situazioni di vantaggio.

D.: Hai fatto il 90% dei punti con la prima e l'hai messa dentro con una percentuale del 59%. Sono statistiche che ti fanno piacere?
R.: Sono solo numeri, l'importante è vincere la partita. Ma ho servito bene sia oggi che nel primo turno e sarà importante che continui a farlo nel resto del torneo.

D.: E' fastidioso giocare contro un tennista che diventa improvvisamente il favorito del pubblico?
R.: No. Sapevo ciò che mi aspettava, che a Brown piace mettersi in mostra e che al pubblico sarebbe piaciuto. Ma il tutto è andato scemando via via che il match è proseguito.

D.: Ti era mai capitato di giocare con un avversario che non si siede ai cambi di campo e che non sfrutta tutto il tempo a disposizione? Ti ha infastidito la sua fretta?
R.: Non mi era mai capitato ma non me ne sono interessato: io ho utilizzato tutto il tempo che volevo.

D.: E' vera la voce secondo cui giocherai per la Gran Bretagna?
R.: Non ho ancora parlato con la LTA (la Federazione Inglese, ndt), non parlo con nessuno di loro. Quindi non ne so nulla.

D.: Se Rafa vincesse qui lo Slam che gli manca credi che la sua carriera verrebbe considerata diversamente? Potrebbe essere paragonata a quella di Roger?
R.: Non lo so ma spero che non vinca quest'anno (sorride). Comunque i suoi record sono incredibili. Alla sua età ha già vinto tutto, escluso New York. Ma ha comunque fatto un paio di semifinali.
La sua carriera ha dei numeri già impressionanti: ha vinto su tutte le superfici, la medaglia olimpica e tanti altri tornei.
Se vincesse qui cambierebbe il mio modo di considerarlo come tennista: è già uno dei più forti di sempre e vincerà altri Slam. Si avvicinerà ai numeri di Sampras e Federer.

D.: Cosa pensi della velocità di questi campi paragonata a quella di Wimbledon e a quanto questo influisca sulle prestazioni di Rafa?
R.: E' evidente che qui la palla sia più veloce e più difficile da controllare. Gli avversari riescono a servire meglio e Rafa risponde con meno efficacia. Ma credo che l'erba rimanga più veloce. Credo che la velocità di questi campi dipenda dalla temperatura e dalle palle: le Slazenger sono più pesanti. In definitiva credo che qui sia più difficile controllare la palla in risposta.

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker