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06/09/2010 00:05 CEST - Us Open

Schiavone, la più ricca di sempre

Gloria e 200 mila dollari per Francesca grazie a questo traguardo, la quinta volta ai quarti di finale Slam in carriera. E' la tennista italiana che ha guadagnato di più nella storia. Un avanzamento in classifica ancora non è sicuro, ma Schiavone ha un tennis che miete successi fra colleghi e colleghe. Affronterà ora V. Williams, che ha superato la Peer 7-6, 6-3. Ubaldo Scanagatta

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Mezza bicicletta, 6-3,6-0, e la Schiavone vola in 68 minuti nei quarti di finale, per la quinta volta nella sua carriera, per la ventiduesima presenza italiana complessiva delle nostre donne nei quarti dal 1930 a oggi. Quei 68 sono stati in realtà 62 scarsi perchè per sei minuti sul 3-0 nel secondo la Pavyuchenkova si è fermata per farsi incerottare il braccio destro.

In quattro incontri la regina del Roland Garros ha perso qui appena 13 games, una media di 3 games e spiccioli a match.

La Pavlyuchenkova, vestita metà dalla Babolat e l’altra metà… dal dottor Gibaud (per tutte le fasce che coprivano anche buona parte dei suoi tatuaggi) non l’ha certo impegnata come avrebbe potuto se pesasse 10 chili di meno e se non avesse problemi all’avambraccio (fasciato al polso all’inizio e fin quasi al gomito dallo 0-3 del secondo set in poi, quando si è fermata per sei minuti per farsi raggiungere dal medico).

E’ strano, al giorno d’oggi, che una tennista di appena 20 anni e n.22 al mondo possa competere così grassottella. E’ vero che anche Martina Navratilova non era una Silfide a 20 anni, prima di affidarsi alle diete del dottor Haas seguite in parte anche da Ivan Lendl) ma quelli erano altri tempi.

Al prossimo turno Francesca affronterà due giocatrici con le quali è in bilancio terribilmente rosso: 0-7 con Venus Williams, di sei giorni più anziana di Francesca, 17 giugno l’americana, 23 giugno la milanese. 1-3 con la Peer nei confronti della quale ricordo un match buttato da Francesca nel 2006 che aveva vinto il secondo set 7-6 e vinceva 4-1 nel terzo ma lo perse 7-6.

E’ vero che con Venus, alla quale ha strappato solo 3 set perdendone 14, Francesca ne ha vinti due proprio negli ultimi due incontri quest’anno in Australia e a Madrid (in entrambi un 6-3 d’abbrivio), però poi ha fatto tre games fra secondo e terzo set. Insomma, questa sembra davvero un’altra Schiavone, l’effetto Roland Garros appannato per tutta l’estate sembra scoppiato adesso, però o Venus gioca peggio del solito _ e finora non ha impressionato granchè…ma si sa che negli Slam le Williams spesso danno il meglio di loro stesse _ oppure …bisogna tifare per Shahar Peer, più battibile sicuramente.

Mezza bicicletta, dicevo all’inizio, perché i francesi _ che l’hanno ormai eletta a loro beniamina _ dicono che un giocatore se ne va via in bicicletta quando prende un 6-0,6-0.

La cronaca di un match vinto 6-3,6-0, 14 errori gratuiti di Francesca e 29 dell'avversaria, 13 vincenti e contro 5, 10 punti a rete vinti su 14 discese cotnro 4 su 8 della russa, non può che essere scarna. C’era un cielo blù, senza una nuvola, un discreto vento ma non come ieri, e poi l’Armstrong sembra avere meno spifferi dell’Ashe, così grande che perfino gli accessi allo stadio (da dove possono passare perfino i camion) creano incredibili vortici di aria.

Francesca, che si è permessa nel quinto game, sul 3-1 per lei dopo il 3-0 d’avvio anche un ace di seconda palla, non ha rifatto il colpo Noah-Vilas-Federer sottogamba, ma ha giocato un paio di smorzate seguite da lob vincenti che hanno entusiasmato gli spettatori dell’Armstrong Stadium.

Mentre la Pavyuchenkova collezionava stecche su stecche, non quelle dei tenori…ma semmai quelle che una volta contrassegnavano le peggiori performances della “Schiavo” al rovescio, Francesca ha praticamente dominato tutti i suoi servizi, salvo che sul 2-0 quando ha concesso l’unica palla break della sua partita. Ma nel primo set ha ceduto in tutto 7 punti in quattro turni di servizio, di cui 3 in quel terzo game. Per la verità nel primo set Anastasia ha tenuto bene anche lei tutti i suoi servizi salvo che nel secondo game. Francesca ha fatto due volte serve&volley e due punti. Il secondo nel punto prima del gamepoint del 4-0, scendendo a rete addirittura dietro la seconda e mettendo una volee all'incrocio delle righe sulla quale la russa ha chietso invano il challenge.

Nel secondo invece ha perso a 15 il primo game, ai vantaggi il terzo, e non c’è stata più storia. Unico momento di suspence, non avvertito da tutti, quando sette o otto guardie delle Security sono scattate come un sol uomo all’ultimo anello di un lato della tribuna e guardavano verso il basso. Si è capito poi che si era sentita male una signora su una carrozzella e allora era stato bloccato l’accesso alle varie porte per consentirle di uscire accompagnata da un dottore.

A bordo campo, nell’angolo del clan italiano, il solito gruppo: Palmieri con l’immancabile maglietta bordeaux, il presidente Fit Binaghi con la non meno immancabile maglietta verde (ne avrà diverse, immagino) e signora. Il figlioletto credo d’averlo intravisto invece sul bus che porta dirigenti, arbitri e giocatori.

Vicino a me un collega di radio New York che mi ha detto: “Francesca è diventata popolarissima negli States. L’audience per la finale del Roland Garros non è stata granchè, ma chiunque ha visto il match fra lei e la Stosur, ne è rimasto così impressionato che ne ha parlato anche a chi non l’aveva visto. E’ una giocatrice che sa fare tutto e in aggiunta a questo è una capace di trasmettere le emozioni. Non sono tutte così…”.

Dietro a me gridavano ad ogni bel punto di Francesca anche tante signore americane. Di sicuro è diventata una beniamina. E chissà che anche se dovesse giocare contro Venus Francesca non abbia molte tifose in suo favore.

Per risalire al suo best ranking, n.6, dovrebbe al momento arrivare in semifinale. Intanto però con i premi, 200.000 dollari per il traguardo dei quarti, siamo vicini ai 7 milioni di dollari (senza contare ovviamente i 400.000 della Fit, gli sponsor, i gettoni di presenza, le esibizioni etc) e credo proprio che nessuna atleta italiana abbia mai guadagnato più di lei. Lo dico, sia chiaro, perché mi sembra una notizia, e certo quindi più con ammirazione che invidia (oddio…).

La Pavlyuchenkova ha appena detto (alla presenza di Enzo Cherici) : “La Schiavone gioca un tennis diverso da tutte le altre giocatrici, ha un top-spin di dritto pazzesco, fastidiosissimo e un back di rovescio che non gioca quasi nessuna altra. Se giocherà contro Venus dipenderà molto da Venus ma ha le sue chances…. può fare molto bene in questo torneo. Io ho avuto un problema alla spalla a Cincinnati, ho dovuto saltare New Haven, e oggi ho sentito male non solo alla spalla ma a tutto il braccio”.

Francesca non è ancora arrivata. Ve ne daremo conto, delle sue parole, appena verrà.

Ubaldo Scanagatta

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker