Italiano English Français
HOMEPAGE > > Wozniacki vuole questo torneo

07/09/2010 00:31 CEST - Us Open

Wozniacki vuole questo torneo

Nel match cloudi giornata per il torneo femminile, la testa di serie numero 1 ha ragione di Maria Sharapova per 6-3, 6-4 in un'ora e 53 minuti. Match duro, nel quale però la danese ha sempre fatto corsa di testa. Le possibilità di replicare un successo a livello Slam per Sharapova diminuiscono Gianluca Comuniello

| | condividi

Alzate di spalle e boccucce, di fronte al fatto che Caroline Wozniacki fosse testa di serie numero 1 di questo US Open. Non ne ha il pedigree, si diceva. Non è nemmeno numero 1 del mondo, si diceva. Non ha i colpi per vincere uno Slam, si diceva. Tutto vero, forse.
Ma con la vittoria di oggi contro la campionessa del 2006 Maria Sharapova, Wozniacki ha dimostrato di esserci eccome, fra il ristretto numero delle favorite alla vittoria del torneo. Se i punteggi bassi concessi alle avversarie della prima settimane erano appunto imputabili al fatto che trattavasi di avversarie di prima settimana, Maria Sharapova rappresentava invece lo scoglio che avrebbe testato la forza delle sponde della nave Wozniacki. Bene, il vascello danese ha vinto per 6-3, 6-4 una partita condotta in testa dall'inizio. Il che probabilmente dice anche che i tempi Slam per Maria Sharapova sono definitivamente alle spalle. Senza Serena Williams fra i piedi, dopo la buona estate giocata da “la principessa Maria” (cit.) questo torneo era l'occasione per lei di riavvicinarsi al titolo Slam che manca da Australian Open 2008. Niente di tutto ciò. Rino Tommasi ha commentato il risultato dicendo semplicemente “le generazioni cambiano”. Ed è forse questo che è avvenuto sul centrale che sia avviava al tramonto oggi. Un cambio generazionale. O forse no: forse Wozniacki sta sfruttando meglio di altre uno dei tanti momenti di pausa del dominio di Serena Williams. Il primo set è stato emblematico del tipo di partite che “muro di gomma” Wozniacki ti costringe ad affrontare. La danese va avanti di un break, Sharapova sul 4-2 prova a rientrare. Nell'unico modo in cui sembra capace di farlo: sfondando. Solo che come fai, a sfondare un muro di gomma. E infatti occorrono 6 dicasi 6 palle break per strappare il servizio a Wozniacki e salire 4-3. Lo sforzo richiede un momento per tirare il fiato. Ma è proprio mentre la “bella Maria” (cit.) tira il fiato che la danese si riprende il break di vantaggio: 5-3. La sensazione è quella di aver svuota una vasca da bagno piena d'acqua con il cucchiaio, per poi scoprire che qualcuno te l'ha riempita di nuovo con il secchio. Wozniacki si aggiudica il set per 6-3. Scappa anche nel secondo la testa di serie numero 1 e Maria non è più in grado di riacciuffarla. Alla fine del match Maria avrà trasformato solo 1 delle nove palle break avute. Avrà un ottimo bilancio a rete (16 punti su 18 portati a casa), senza che questo le abbia portato la possibilità di rovesciare la partita. Forse ci sarebbe dovuta essere andata anche di più, Sharapova a rete, ma sappiamo che non è la sua disciplina preferita, la corsa verso il net. Wozniacki sembra una di quelle squadre di calcio che prendono un piccolo vantaggio e lo portano fino in fondo stringendo i denti. Però, non si sa come, riescono sempre a crearselo, questo vantaggio. Ai quarti di finale c'è Cibulkova ed è inutile dire quanto favorita parta la Wozniacki. A quel punto si aprirebbero le porte della semifinale. Sono tre passi verso la storia. Tre passi per diventare il primo tennista danese, uomo donna o bambino, a vincere uno Slam. Da oggi sappiamo che Muro di Gomma sta realmente flirtando con questa idea.

Gianluca Comuniello

comments powered by Disqus
TV Tennis
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Il Genio bussa sempre due volte.. sotto le gambe!

Quote del giorno

"E' stato bello.. voglio dire, eccetto per quel 99,9% di pubblico che tifava contro di me".

Sergiy Stakhovsky, riguardo l'atmosfera che regnava sul Grandstand durante il suo match contro il giovane americano Harrison

Accadde oggi...

5 Settembre 1990

Pete Sampras mette fine alla campagna di Ivan Lendl per il record di nove finali consecutive agli US Open con un 6-4 7-6 3-6 4-6 6-2 nei quarti di finale.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker