Italiano English Français
HOMEPAGE > > Niente Seppi in Svezia

07/09/2010 20:55 CEST - Davis Cup

Niente Seppi in Svezia

Diramate le convocazioni di Coppa Davis. Non ci sarà Andreas Seppi. La Svezia non ha una grandissima squadra, ma ha dei doppisti e soprattutto Robin Soderling. Partiamo sfavoriti Paolo Luthi

| | condividi

Simone Bolelli, Daniele Bracciali, Fabio Fognini e Potito Starace. Sono loro i “moschettieri” che Corrado Barazzutti ha convocato per il decisivo spareggio per la promozione nel World Group (o serie A che dir si voglia) contro la Svezia di Robin Soderling, che si svolgerà dal 17 al 19 settembre nella sicuramente fredda e altrettanto sicuramente semisconosciuta Lindkoeping , cittadina da 30.000 abitanti (scarsi) e che Peter Lundgren , nella “chiacchierata” con Ubaldo, definisce “una noia mortale, alle sette sono tutti a letto”, lontana dunque dagli standard della capitale Stoccolma, Malmoe o Goteborg. Un World Group che, detto così per inciso, all’Italia manca da “appena” 10 anni, quando il Belgio ci condannò alla serie B in quel di Mestre
Dunque niente Andreas Seppi nelle convocazioni azzurre. Sorpresa? In parte sì. Il nostro numero uno, in un’intervista rilasciata proprio su questo sito, si era detto “disponibile” su un suo ritorno in Nazionale, contento di dare una mano ai compagni di squadra nella difficile (ma non impossibile) trasferta scandinava. Niente da fare. Barazzutti, evidentemente, non gli ha perdonato il “no” che il bolzanino gli aveva detto ad inizio anno, quando aveva deciso di prendersi un anno sabatico dalla Davis (e dai suoi intrighi), oppure più semplicemente ha preferito continuare a puntare sugli uomini che gli hanno permesso, grazie alle vittorie ottenute in Olanda e contro la Bielorussia in Italia, di giocarsi questo spareggio contro un avversario certamente più forte sulla carta ma di sicuro più abbordabile della Svizzera di Federer un anno fa, della Spagna di Nadal o della Croazia di Ancic e Ljubo, tutti superteam capitati in sorte agli azzurri nel corso degli anni.
Proprio in virtù di questo, forse, sarebbe stato meglio andare in Svezia con tutti gli uomini migliori. Seppi, reduce da una stagione di (pochissime) luci e (moltissime) ombre, è comunque uno dei migliori (se non il migliore in assoluto) dei nostri nelle superfici rapidi. Certamente, tanto per dirne una, lo è di Potito Starace, impagabile e indomabile sulla terra rossa (lo scorso anno era ancora imbattuto in Davis, poi Federer ha pensato bene di prendersi anche questo “primato”). Fognini è migliorato ma sulla terra, sul veloce dimostra ancora di avere non pochi limiti, mentre Bolelli è una totale incognita: se è in palla, e gioca bene, sicuramente può essere un grande protagonista, ma il punto è che ormai da troppo tempo non si hanno più sue notizie al livello che tutti noi conosciamo (e ricordiamo). Bracciali potrebbe essere una sorta di “jolly” neppure così azzardato: se uno dei due singolaristi fosse stanco e se il “tappeto” fosse velocissimo, potrebbe essere una sorpresa, soprattutto in doppio.
Troppi “se” e troppi “ma” insomma per lasciare a casa un giocatore come Seppi, seppur con tutte le attenuanti del caso. Come ad esempio la squadra svedese. Tolto Soderling, il primo singolarista in classifica è Filip Prpic, numero 314 del mondo, seguito da Eloskovic (n.370), Ryderstedt (n.435), il “bombardiere” Joachim Johansson (450 del mondo ma ex n.9, una carriera purtroppo per lui con troppi infortuni) e Andreas Vinciguerra, n.557. Proprio quest’ultimo sembra il candidato più probabile a giocare contro l’Italia, e pare che sarà l’ultima sua partita in Davis. Dunque, dando per persi (ma nel tennis non si sa mai) i due singolari contro Soderling, altri due punti contro questi avversari sono ampiamente alla nostra portata. Tutto si deciderà nel doppio, e lì contro Lindstedt e Aspellin (o uno dei due più Soderling) non sarà di certo semplice. Tutto si gioca sul filo del rasoio, dunque, per un sogno italiano: tornare a giocare nel World Group

Paolo Luthi

comments powered by Disqus
TV Tennis
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Ubaldo con Rino Tommasi dopo il Super Saturday agli US Open 2010

Quote del giorno

"E' stato bello.. voglio dire, eccetto per quel 99,9% di pubblico che tifava contro di me".

Sergiy Stakhovsky, riguardo l'atmosfera che regnava sul Grandstand durante il suo match contro il giovane americano Harrison

Accadde oggi...

8 Settembre 1969

Rod Laver completa il quarto Grande Slam della storia del tennis (il suo secondo dopo il 1962) battendo Tony Roche 7-9 6-1 6-3 6-2 nella finale degli US Open giocatasi lunedì causa pioggia .

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker