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08/09/2010 21:57 CEST - interviste

R. Nadal 09.07.10

Trad. a cura di Roberto Paterlini

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Q. Quanto credi di essere stato avvantaggiato dal fatto che lui non avesse mai giocato su questo campo?
RAFAEL NADAL: No, ha giocato su questo campo.

Q. Credo abbia detto di non averci mai giocato.
RAFAEL NADAL: Ricordo molto bene un suo incontro contro Roger qualche anno fa. Vinse il primo set…

Q. Ha parlato del vantaggio che hai avuto…
RAFAEL NADAL: Bè, sicuramente è un campo difficile su cui giocare. Non è facile, nemmeno per me, e l’anno scorso ci ho giocato praticamente tutti I giorni. Quindi immagino che per Feli sia un po’ più difficile… Ma alla fine è un campo da tennis. É vero che il vento è un po’ più veloce che sugli altri campi, ma questo è tutto.

Q. L’orario fa qualche differenza? É più difficile giocare alle undici di sera che all’una del pomeriggio?
RAFAEL NADAL: Sì, ma anche per me era lo stesso.

Q. Quanto è stato importante a tuo parere partire avanti 3-0 e da quel momento riuscire a dettare il ritmo?
RAFAEL NADAL: Bè, è importante perchè è un grosso vantaggio per vincere il primo set, e il primo set è molto importante. Ma anche lui ha avuto la possibilità di tornare sul 3-2, o forse sul 4-3, non ricordo… Comunque è stato 0-40 in un game, e ha sbagliato 2 risposte su due seconde di servizio, e per lui sono stati errori molto gravi in quel momento. Dopo credo che il mio servizio abbia funzionato molto bene, per cui mi sono costruito le mie possibilità sulla risposta.

Q. Qual è la cosa che ti spaventa di più di Verdasco?
RAFAEL NADAL: Tutto. É un giocatore molto completo, ha tutti i colpi e sta giocando molto bene, molto meglio che nei mesi passati, per cui sarà un match difficile. L’ho visto giocare oggi e l’altro giorno con Nalbandian. Sta giocando un ottimo tennis, per cui sarà un incontro interessante, dovrò giocare aggressivo, e bene, ma non sarà impossibile, credo.

Q. Credi di avere un vantaggio dato dal fatto che lui è stato in campo così a lungo oggi?
RAFAEL NADAL: Bè, non so. Non si sa ancora, vedremo tra un giorno e mezzo. Credo siamo abbastanza in forma per resistere a queste cose… Sono state 4 ore?

Q. Quattro e mezza.
RAFAEL NADAL: Bè, è stato un match lungo, ma in Australia io giocai 5 ore e 15 minuti in semifinale, e la finale un giorno dopo. Ero molto stanco, ma pronto, per cui sono sicuro che anche lui sarà pronto.

Q. Non hai perso il tuo servizio né un set in tutto il torneo. Credi che servire così bene alzi il livello di tutto il tuo gioco?
RAFAEL NADAL: Penso che sto giocando bene, ma non al mio massimo livello, non ancora. Ma per essere nei quarti dello US Open senza avere perso un set né un turno di battuta, due cose devono funzionare molto bene: la concentrazione e il servizio. Senza di esse si perde di sicuro il servizio. Credo di aver giocato un pochino meglio ogni giorno. Le condizioni certi giorni, come oggi, non sono facili, e nemmeno gli avversari lo sono, perchè ad esempio il ritmo a cui gioca Feli non è sempre quello al quale si può giocare bene, perchè gioca leggero, poi va a rete, serve bene… Per cui credo di essere migliorato ad ogni incontro, e di aver dovuto giocare un po’ meglio anche oggi…

Robero Paterlini

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker