10/09/2010 00:06 CEST - US Open 2010
Cose pazze a
Flushing Meadows
Nell'ultimo Slam della stagione che si disputa in una città che non dorme mai, tra gente che urla per strada, réclame in qualunque posto e a qualunque ora, nel National Tennis Center di Flushing provano a non esser da meno. Da New York, Rossana Capobianco
Qui negli States, si sa, ogni vicenda può e soprattutto deve essere spettacolo. Passi per Times Square e ti senti nel bel mezzo di una giostra gigante che ti stordisce di neon, gente e rumori.
Sull'Arthur Ashe a ogni cambio di campo ti propongono un sondaggio, un gelato gratuito, un'inquadratura da star, musica a palla e gente che impazzisce per il solo fatto di avere una telecamera davanti: manie egocentriche, probabilmente acquisite dopo anni di bombardamento televisivo. Chissà che non accada/stia accadendo anche agli italiani.
Nella settimana del grande tennis qui nella Grande Mela, anche i tennisti sembrano essersi adeguati: al di là del pazzesco colpo sotto le gambe di Federer, il sequel di quello dello scorso anno, di punti e di situazioni veramente crazy in questa edizione degli US Open ne abbiamo visti; intanto, per rimanere a casa nostra, il passante sotto le gambe di Francesca Schiavone, che ha costretto a una volè difficile Alona Bondarenko e si è meritata i successivi complimenti di Roger:
Ci ha provato anche Nadal, in due partite, senza riuscirci:
Questa finta di Hanescu però probabilmente vince su tutto:
Monfils è quasi riuscito in un between the legs con saltello a metà tra le comiche e l'epico:
Chi invece non ha preso tanto bene la regolarità dell'ostruzione degli arredi permanenti è Caroline Wozniacki. Seggiolone cattivo..
Non è però arrivata a questi livelli, raggiunti sugli spalti:
O addirittura questi (foto di Enzo Cherici):
E così, mentre tra la 51esima e Broadway imperversano musical di ogni tipo, tennisti e spettatori cercano il loro momento di celebrità, causale o voluto, nel cuore del Queens, che tornerà ad essere periferia solo tra qualche giorno.
P.S. E ovviamente, mentre scrivo, anche Youzhny sotto le gambe contro Wawrinka (vi documenteremo più tardi!)
Rossana Capobianco
Fotogallery a cura di Giacomo Fazio
Uno dei match point più belli di sempre: Fernando Verdasco
A cura di Giacomo Fazio
"E' stato bello.. voglio dire, eccetto per quel 99,9% di pubblico che tifava contro di me".
Sergiy Stakhovsky, riguardo l'atmosfera che regnava sul Grandstand durante il suo match contro il giovane americano Harrison
8 Settembre 1969
Rod Laver completa il quarto Grande Slam della storia del tennis (il suo secondo dopo il 1962) battendo Tony Roche 7-9 6-1 6-3 6-2 nella finale degli US Open giocatasi lunedì causa pioggia .
Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker