Italiano English Français
HOMEPAGE > > New York: serve il tetto

14/09/2010 15:20 CEST - Us Open

New York: serve il tetto

Dopo tre anni in cui la finale del singolare maschile del loro torneo più importante è stata rinviata al giorno dopo per la pioggia, gli americani si sono accorti che forse sarebbe utile garantire una copertura al loro stadio. Rino Tommasi

| | condividi

NEW YORK - Dopo tre anni in cui la finale del singolare maschile del loro torneo più importante è stata rinviata al giorno dopo per la pioggia, gli americani si sono accorti che forse sarebbe utile garantire una copertura al loro stadio.

Flushing Meadows è stato inaugurato nel 1978 quando le strutture del vecchio stadio di Forest Hills si sono dimostrate insufficienti per la popolarità che il tennis aveva raggiunto. Il cambiamento comportava un problema molto serio, quale quello della superficie. A Forest Hills si era sempre giocato sull’erba fino al 1974 quando le condizioni dei campi si sono dimostrate inadeguate. Ricordo che nella finale del 1974, vinta da Jimmy Connors su Ken Rowewall, era stato impossibile contare i cattivi rimbalzi provocati dalle zolle disconnesse dell’erba. E’ stato così che per tre edizioni (1975-77) l’Open degli Stati Uniti si è giocato sulla terra battuta, una terra verde ed un po’ più rapida di quella rossa europea. Le conseguenze di quel cambiamento sono state che quei tre tornei sono stati vinti per due volte (1975, 1977) da due specialisti della terra battuta come lo spagnolo Manuel Orantes e l’argentino Guillermo Vilas mentre a sorpresa, nel 1976, Jimmy Connors era riuscito per una volta a battere il re della terra battuta Bjorn Borg,

A quel punto gli americani non hanno avuto esitazioni ed hanno scelto il cemento come superficie del nuovo impianto, inaugurato appunto nel 1978 ma già diventato troppo piccolo dopo pochi anni.

E’ stato così creato quel mostro che è lo stadio Arthur Ashe, troppo grande per consentire una buona visibilità a circa 25 mila spettatori.

Ci si è però dimenticati del tetto che gli australiani avevano risolto quando nel 1978 hanno inaugurato il nuovo impianto di Flinders Park, dotato di campi in cemento con il sacrificio doloroso dell’erba.

Sta di fatto che, dopo che anche Wimbledon si è decisa a darsi una copertura oggi solo il Roland Garros e l’Open degli Stati Uniti sono esposti al pericolo della pioggia e dei rinvii.

E’ evidente che dotare di un tetto l’Arthur Ashe comporta spese e lavori enormi ma poiché agli americani non mancano i soldi per affrontare il problema sarebbe bene che si decidessero a rimediare al clamoroso errore di programmazione che hanno commesso.

Rino Tommasi

comments powered by Disqus
TV Tennis
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Ubaldo con Rino Tommasi dopo il Super Saturday agli US Open 2010

Quote del giorno

"E' stato bello.. voglio dire, eccetto per quel 99,9% di pubblico che tifava contro di me".

Sergiy Stakhovsky, riguardo l'atmosfera che regnava sul Grandstand durante il suo match contro il giovane americano Harrison

Accadde oggi...

8 Settembre 1969

Rod Laver completa il quarto Grande Slam della storia del tennis (il suo secondo dopo il 1962) battendo Tony Roche 7-9 6-1 6-3 6-2 nella finale degli US Open giocatasi lunedì causa pioggia .

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker