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16/09/2010 11:07 CEST - INCHIESTA SCUOLE - PARTE 2

Viaggio nelle Scuole Tennis

Seconda puntata del nostro giro d'Italia presso alcune delle migliori Scuole Tennis Italiane. Oggi visitiamo i club del Centro Nord, dal popolatissimo CT Bologna all'ambiziosa Accademia di Daniel Panajotti. Riccardo Bisti

Restiamo aperti ad ascoltare le testimonianze di tutti gli altri club che fossero interessati a comparire in questa inchiesta.

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Dopo aver "visitato" cinque club di Roma e Milano, la nostra inchiesta fa tappa al Centro-Nord. Oggi trovate il Circolo della Stampa di Torino, già sede del torneo challenger e dotato di una struttura molto importante; il Circolo Tennis Bologna, terzo club italiano per numero di soci; il vivace Eurosporting di Cordenons, con la sua Accademia a dimensione internazionale guidata da Mosè Navarra; la Future Talent di Brusaporto (Bergamo), forse la novità più interessante degli ultimi anni sul piano tecnico-manageriale; l'Accademia di Daniel Panajotti presso l'AT Verona, dove il coach argentino (ex guru della Schiavone) sogna di ricreare il "Modello Tandil". Nella prossima puntata ci sposteremo al Centro-Sud, raccontando le realtà di Firenze, Bari, Napoli, Palermo e Quartu Sant'Elena. Buona lettura.

SPORTING CLUB STAMPA TORINO

Da quanto esiste la Scuola?
Il circolo nasce negli anni 50 e c’è sempre stata una Scuola Tennis. L’attuale impostazione nasce circa 20 anni fa con l’arrivo del maestro Paolo Bonaiti.

Quanti campi ha a disposizione, e in quale superficie?
La Scuola Tennis ha a disposizione una decina di campi, di cui due in sintetico. I restanti sono in terra battuta.

Quanti ragazzi stanno sullo stesso campo durante una lezione?
Variano a seconda del livello di gioco. Nell’agonistica sono 2-3, nella pre-agonistica si arriva a un massimo di 4, mentre nel corso propedeutico possono esserci anche 8-10 bambini.

Quanti allievi avete? E quanti vorreste averne nell’anno nuovo?
L’obiettivo, ovviamente, è averne il più possibile. L’anno scorso c’era stato un leggero calo, ma ci siamo comunque attestati sui 300 ragazzi.

Quanti maestri ci sono?
Ci sono una dozzina di maestri: alcuni sono più radicati e insegnano full-time, altri lavorano a mezzo servizio. Il team è integrato da tre preparatori atletici.

Chi è l’head coach? E i maestri più qualificati?
L’organizzazione è divisa in due settori: la scuola tennis, diretta da Paolo Bonaiti (già direttore del torneo challenger), e l’agonistica il cui responsabile è Giampiero Arbino.

Il ragazzino più promettente? E i giocatori più forti che in passato hanno militato nel club?
Attualmente abbiamo Federica Joe Gardella, Anna Maria Procacci (che è stata campionessa italiana Under 12) e Andrea Tallarico. Ha giocato per noi Alberto Giraudo, ex top-500 ATP, mentre in passato ci sono stati seconda categoria molto forti come Soresini e Moine.

I costi?
Ovviamente variano a seconda della tipologia di insegnamento, e va detto che i soci hanno una riduzione. Si va dai 420 euro per il corso propedeutico (per i soci) ai 4.200 euro per chi segue un programma full-time (gioca tutti i giorni e ha l’accompagnamento ai tornei). Il corso medio si attesta sui 1.290 euro e prevede due sedute di tennis a settimana più una di preparazione atletica.

Varie ed eventuali.
Abbiamo un sito internet (www.sporting.to.it) sempre aggiornato, dove si trovano tutte le informazioni e una presentazione della nostra attività. Durante la seconda settimana di Wimbledon, lo Sporting organizza un torneo challenger di alto livello, uno dei più ricchi d’Italia dopo gli Internazionali di Roma.

EUROSPORTING CORDENONS

Da quanto esiste la Scuola?
La scuola ha iniziato la sua attività nel 1978.

Quanti campi ha a disposizione, e in quale superficie?
La nostra struttura ha 15 campi da tennis. Durante l’inverno sono a disposizione della Scuola tutti gli otto campi coperti in Play-It. D’estate sono disponibili anche gli altri sette campi (cinque in terra rossa e due in erba sintetica), perché diamo la priorità assoluta alla Scuola Tennis. I soci non possono riservare i campi, l’attività viene prima di tutto.

Quanti ragazzi stanno sullo stesso campo durante una lezione?
Nell’Accademia sono 1-2 più il maestro. Nella Scuola SAT non si va mai oltre i 6-7.

Quanti allievi avete? E quanti vorreste averne nell’anno nuovo?
Tra Accademia e Scuola Tennis abbiamo circa 150 allievi. La nostra speranza e di arrivare ad averne 150-160 di sola Scuola Tennis.

Quanti maestri ci sono?
Abbiamo tre maestri federali più alcuni istruttori di secondo grado. Ovviamente non manca il preparatore atletico, Davide Milia.

Chi è l’head coach? E i maestri più qualificati?
L’Accademia è diretta da Mosè Navarra, ex giocatore di Coppa Davis. Gli altri due maestri nazionali sono Claudio Bortoletto e Sabina Da Ponte. Gli istruttori di secondo grado sono i fratelli Roberto e Gianpaolo Gabelli, nonché Andrea Equizi.

Il ragazzino più promettente? E i giocatori più forti che in passato hanno militato nel club?
Segnaliamo Riccardo Bonadio, che è un Under 18 molto brillante, peraltro reduce dalla vittoria in un torneo ITF a Spalato. A livello under 16 puntiamo molto su Giorgia Vitale. Un infortunio ne ha un po’ rallentato l’attività, ma è una ragazza molto interessante. In passato sono usciti da Cordenons numerosi ottimi seconda categoria.

I costi?
Il prezzo base è di 90 euro al mese per la scuola SAT, che prevede tre ore di tennis più una di preparazione atletica. Se invece si opta per l’Accademia e un programma full-time, che prevede quattro ore di tennis al giorno, si arriva a 600-700 euro mensili. Ovviamente ogni allievo può scegliere quante volte venire e l’impegno a cui sottoporsi.

Varie ed eventuali.
Possiamo dare ospitalità a chi viene da fuori, perché abbiamo a disposizione una piccola residenza perfetta per chi vuole allenarsi per una settimana o solo per un weekend. E’ una soluzione molto comoda per gli stranieri: in questo periodo abbiano due indiani, un olandese e un inglese. Cordenons ospita un ricco challenger estivo da 85.000€ di montepremi.

CIRCOLO TENNIS BOLOGNA

Da quanto esiste la scuola?
Il Circolo Tennis Bologna nasce nel 1902, è un club pieno di storia. La scuola tennis è intitolata all’ex Presidente Gianni Martini. E’ una delle più importanti d’Italia, sia tecnicamente che numericamente.

Quanti campi ha a disposizione, e in quale superficie?
Nel circolo ci sono sette campi, di cui cinque a disposizione della Scuola Tennis. Ma non solo: ci si appoggia anche alle strutture di altri tre club. Tutti i campi sono in terra battuta.

Quanti ragazzi stanno sullo stesso campo durante una lezione?
Per quanto riguarda la scuola SAT, il rapporto maestri-allievi è circa 1:6, mentre nell’agonistica non ci sono mai più di 2-3 allievi.

Quanti allievi avete? E quanti vorreste averne nell’anno nuovo?
Il Circolo Tennis Bologna può contare su circa 530 allievi, di cui 40 agonisti.

Quanti maestri ci sono?
Circa una ventina, suddivisi in tecnici, maestri, istruttori e tre preparatori atletici.

Chi è l’head coach? E i maestri più qualificati?
Il tecnico nazionale che segue l’agonistica è Massimiliano Trevisan. A livello di maestri nazionali ci sono Massimo Roncarati, Simona Volta, Massimo Galletti, Valentina Bonaccorsi, Flavio Millari, Mario Trebbi e Giuseppe Postorino.

Il ragazzino più promettente? E i giocatori più forti che in passato hanno militato nel club?
Si possono menzionare Fabio Mercuri, classe 1994 e già classificato 2.8 e Alessandro Montebugnoli, nato nel 1996 e classificato 4.1. In passato sono stati tesserati per il nostro club moltissimi campioni: è giusto ricordare il prima categoria Marco Consolini e Gabriella Boschiero, top-200 WTA.

I costi?
La nostra stagione dura otto mesi, da Ottobre a Maggio. La scuola tennis costa 600 euro e prevede tre ore di tennis e una di preparazione atletica. Per l’agonistica i prezzi variano molto: si passa da un minimo di 1.600 euro a un massimo di 5.000 per un’attività full-time.

Varie ed eventuali.
Sito internet completo e aggiornato, disponibile anche in lingua inglese. Con quasi 2000 soci, il Circolo Tennis Bologna è il terzo più numeroso d’Italia dopo il Polimeni di Reggio Calabria e la SSD Mario Belardinelli di Roma.

FUTURE TALENT BERGAMO

Da quanto esiste la scuola?
Quello che sta per iniziare sarà il terzo anno. Abbiamo iniziato con un anno sperimentale “al buio”, poi abbiamo iniziato ufficialmente nel 2008.

Quanti campi ha a disposizione, e in quale superficie?
Ci appoggiamo alle strutture di Brusaporto e Costa di Mezzato. Abbiamo a disposizione sei campi, tutti in erba sintetica tranne uno in resina. I campi sono tutti coperti, ma due vengono scoperti d’estate. Abbiamo la speranza di poter realizzare qualche campo in terra battuta.

Quanti ragazzi stanno sullo stesso campo durante una lezione?
Non andiamo mai oltre i 3 ragazzi a lezione. Quando sono in campo i migliori sono solitamente 2, ma quando si fa un lavoro di tipo tecnico il rapporto maestri/allievi è spesso 1/1.

Quanti allievi avete? E quanti vorreste averne nell’anno nuovo?
Fino ad oggi ci siamo attestati sugli 80-90 allievi. Noi lavoriamo sulla qualità, dunque pensiamo di non andare oltre i 100. Il nostro obiettivo è la qualità del lavoro, non certo il business. E’ una filosofia sempre perseguita da Roberto Manenti, e vogliamo andare avanti così. La crescita della scuola viene prima di tutto.

Quanti maestri ci sono?
Siamo quattro maestri e ci avvaliamo del supporto di due preparatori atletici.

Chi è l’head coach? E i maestri più qualificati?
La scuola è strutturata così: Roberto Manenti stila e gestisce tutti i programmi, organizzando gli allenamenti e la programmazione nei tornei. Accanto a lui ci sono William Rota (coach di Laurynas Grigelis), l’ex giocatore Giuseppe Menga e Luca Bruno. Menga e Rota si occupano prevalentemente della parte professionistica, mentre Manenti e Bruno operano maggiormente nel settore della Scuola Tennis. I preparatori atletici sono Stelio Conti e Dragoljub Kladarin.

Il ragazzino più promettente? E i giocatori più forti che in passato hanno militato nel club?
La punta di diamante è il lituano Laurynas Grigelis, già numero 400 ATP e giovane dalle grandi prospettive (è uno dei migliori Under 20 del circuito ATP). A proposito di lituani, adesso c’è un 1993 interessante di nome Kalinauskas. Tra i più giovani, le nostre punte sono Giuliana Bestetti (classe 1997) e i maschi Simone Gotti e Gabriele Ardigo, tutti monitorati dalla FIT. Sono ancora più giovani Davide Baccalà (classe 2001) e il promettente Simone Puleo (nato nel 2001).

I costi?
L’impegno minimo, con una seduta a settimana, costa 400-500 euro. Venendo un paio di volte a settimana si possono spendere circa 1000 euro. Per gli agonisti full-time, la spesa arriva a 3.000-3.500 euro. Teniamo a precisare che la nostra scuola è sempre aperta. Siamo chiusi giusto a Natale, Pasqua e Capodanno. I maestri fanno ferie scaglionate in modo da garantire sempre la presenza di qualcuno. Per noi l’insegnamento e lo sviluppo del tennis è una missione.

Varie ed eventuali.
Abbiamo a disposizione un budget che viene elargito sotto forma di borse di studio ai ragazzi più meritevoli o che hanno ottenuto buoni risultati. Inoltre, quando vengono accompagnati ai tornei non hanno alcuna diaria da pagare ai maestri, il che garantisce loro una certa tranquillità. Inoltre creiamo una specie di “prize money” che varia a seconda dei risultati e dei tornei. Per rendere l’idea, una vittoria al Trofeo Topolino vale 500 euro e una ai Campionati Nazionali circa 600. I premi poi scalano a seconda del risultato ottenuto. Questi sono incentivi che stimolano tantissimo i ragazzi a fare bene. Inoltre teniamo a precisare che da noi la scuola tennis è l’unica priorità: Roberto Manenti e Stefano Vitale gestiscono il centro sportivo e ci si può concentrare solo sull’attività, senza le problematiche e le difficoltà di un circolo tradizionale.

DANIEL PANAJOTTI TENNIS ACADEMY

Da quanto esiste la scuola?
Il 2010 / 2011 sarà il quarto anno.

Quanti campi ha a disposizione, e in quale superficie?
Abbiamo sette campi in terra battuta presso l’AT Verona, sede dell’Accademia. Inoltre, all’occorrenza, possiamo usufruire di due campi in cemento presso un’altra struttura.

Quanti ragazzi stanno sullo stesso campo durante una lezione?
Nell’Accademia mai più di due. La struttura dell’AT Verona, di cui Daniel Panajotti è responsabile, è anche dotata della scuola SAT, ideale per chi inizia a giocare. Panajotti ha creato un programma definito “World Class Training”, cui si sottopongono tutti quelli che fanno agonismo. Per entrare nella preagonistica, e successivamente in agonistica, bisogna rispettare un percorso predefinito e superare dei test. Non ci sono distinzioni di età e livello: ciò che conta è la motivazione.

Quanti allievi avete? E quanti vorreste averne nell’anno nuovo?
L’Accademia è a numero chiuso. Ne fanno parte fino a 16 allievi per un lavoro part-time (solo al pomeriggio), inoltre ci sono 4 posti per un impiego a tempo pieno.

Quanti maestri ci sono?
Il settore Accademia è composto da tre maestri e due preparatori atletici.

Chi è l’head coach? E i maestri più qualificati?
La scuola è diretta e gestita in prima persona da Daniel Panajotti, già allenatore di Francesca Schiavone, che sotto la sua guida è giunta a ridosso delle top 10. Dopo la Schiavone, ha seguito altre professioniste come Maria Elena Camerin ed Emmanuelle Gagliardi. A completare il team che seguiva la Schiavone c’è anche il preparatore atletico Jorge Dipasquale, che trascorre alcuni periodi presso l’Accademia. Gli altri due maestri sono Damian Di Noto, ex junior di altissimo livello (da ragazzo era davanti rispetto a Gaston Gaudio) e Claudia Pontoglio. C’è anche il preparatore atletico Cristian Filippi.

Il ragazzino più promettente? E i giocatori più forti che in passato hanno militato nel club?
L’Accademia è nata con la presenza di una campionessa come Francesca Schiavone, poi è proseguita con Gagliardi e Camerin. Inizialmente ci si rivolgeva esclusivamente ai professionisti, poi sono stati gradualmente inseriti altri giocatori. Tra i più interessanti si segnalano Martina Parmigiani e Martina Zavarise, entrambe under 16 e già ottime seconda categoria. C’è poi l’Under 18 Greys Moroder, altoatesina classificata 2.6, e Carola Orna (3.2). Tra i maschi segnaliamo Davide Pontoglio, Leonardo Gianfilippi e Riccardo Scattolini, tutti cresciuti sensibilmente nelle classifiche nazionali da quando lavorano in Accademia. Tra i più giovani c’è il 13enne Francesco Ferrari e la piccola Carlotta Romito, nove anni.

I costi?
Il programma Full-Time costa 12.000 euro più IVA. Quello Part-Time esattamente la metà: 6.000 più IVA.

Varie ed eventuali.
C’è tutto quello di cui un giocatore ha bisogno per crescita e sviluppo. Abbiamo la foresteria, le sala video, la palestra, un pullmino per i trasporti, l’accompagnamento ai tornei. Quello di Daniel Panajotti non è solo un nome, ma è una presenza viva e costante nell’Accademia. C’è lo stesso staff che ha seguito a lungo la Schiavone, poi Gagliardi e Camerin. Panajotti è di Tandil, da giovane è stato compagno di gioco di Marcelo Gomez, colui che ha forgiato Juan Martin Del Potro. L’obiettivo della Daniel Panajotti Tennis Academy è portare un pezzo di Tandil a Verona. Si vuole trasmettere la mentalità e la filosofia che ha permesso a Tandil di sfoderare tanti campioni. Come al Club Independiente della città argentina, anche da Panajotti c’è un regime molto rigido, dove la disciplina viene prima di tutto. Non a caso è prevista la punizione della “pelota rusa” (fare da bersagli per gli altri) per chi arriva in ritardo.

PUNTATA 1 - ROMA E MILANO

Riccardo Bisti

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker