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16/09/2010 23:42 CEST - REGOLE

Nadal ammette coaching sistematico?

Sembra che il fresco campione di New York  abbia dichiarato in un intervista a "El Pais" di aver ricevuto suggerimenti dal suo angolo su dove servire durante l'ultimo game della finale. Errore di trascrizione o c'è del vero? Joella Klinghoffer, trad. di Fabio Ferraro

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Gli appassionati di tennis di tutto il mondo non fanno altro che parlare del prestigioso risultato raggiunto da Rafael Nadal con la conquista dello U.S. Open e del career grand slam a soli 24 anni. Durante la finale si sono visti scambi appassionanti tra Nadal e un combattivo Novak Djokovic, mentre la premiazione ha rappresentato un momento toccante in cui si è evidenziato il rispetto reciproco tra i due finalisti. C’è stato un momento speciale in cui Nadal ha fatto i complimenti a Djokovic, che ha sorriso nonostante l’amara sconfitta, per il suo atteggiamento positivo che rappresenta un esempio da seguire per i bambini. Nadal ha fatto bene a sottolinearlo, dando merito a entrambi i finalisti.
A Nadal dev’essere girata la testa durante le interviste con i media degli ultimi giorni. Oltre a svariate apparizioni sulle emittenti americane, ha rilasciato un’intervista al giornalista Juan Jose Mateo della testata spagnola El Pais. Durante quest’intervista c’è stato un passaggio sconcertante:


Giornalista: “Guardavi il tuo box ed eri così nervoso da chiedere: ‘Dove? Dove devo servire?’. Era così complicato?
Nadal: “Era l’ultimo game, quando stavo servendo per il match... Non sapevo dove servire: al centro oppure fare la giocata classica del servizio esterno per aprire il campo al dritto. Mi hanno detto di servire esterno ed è ciò che ho fatto”.


Per leggere l’intera intervista in spagnolo, clicca qui
A meno che non ci sia un errore di trascrizione, sembra che Nadal abbia ammesso di aver chiesto e ricevuto consigli su dove servire durante l’ultimo game del match. Questo si chiama “coaching” ed è vietato dal regolamento. E’ davvero sorprendente che Nadal abbia ammesso un fatto del genere, soprattutto perché nella sua carriera è stato già coinvolto in polemiche riguardanti il coaching.
Nel 2006 Roger Federer si lamentò del fatto che Toni Nadal, zio e coach di Nadal, desse consigli dagli spalti a suo nipote. In seguito dichiarò di non essere sicuro se Rafa prestasse attenzione ai consigli ricevuti. “I miei lamenti si riferivano a Toni”, dichiarò più tardi, “non volevo accusare Nadal di barare”. Nel torneo di Wimbledon di quest’anno, Nadal è stato multato di 2,000 $ per coaching durante un match del terzo turno. Nella conferenza stampa post match Nadal dichiarò: “Forse in passato Toni ha parlato un po’ troppo... ma non oggi, secondo me”.
Ad ogni modo, ciò che Nadal sembra dichiarare a El Pais va oltre il problema di un coach meticoloso che non riesce a tenere la bocca chiusa. Lui dichiara che in un momento di tensione del match ha richiesto e ricevuto consigli tattici dal suo box. Questo si chiama barare.
Considerando che Nadal fosse già in vantaggio di un doppio break, ciò non ha influito sul risultato finale del match. Stava per raggiungere un risultato storico e la sua mente era paralizzata dalla tensione. Però, come ha dichiarato durante la cerimonia di premiazione, i grandi atleti spesso rappresentano un esempio per i bambini. Un atteggiamento positivo è importante, ma lo è anche rispettare le regole. Se non hanno trascritto le sue parole in modo errato, Nadal deve al mondo del tennis delle scuse pubbliche.
 

Joella Klinghoffer

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