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15/10/2010 16:50 CEST - CURIOSITA'

Becker salverà il tennis britannico?

TENNIS - Tra indiscrezioni, dubbi e allenamenti con una giovane promessa, pare che il tedesco potrebbe sostituire Paul Annacone alla testa del settore tecnico britannico. Non ha nessuna esperienza come coach, ma il suo carisma potrebbe dare una scossa all'anestetizzato tennis d'oltremanica. La LTA, tuttavia, smentisce: "Non c'è alcuna trattativa con Becker e il suo entourage". Roberto Paterlini

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Tutti gli anni, a Wimbledon, ci viene ricordato che un britannico non vince il torneo da quando Fred Perry lo conquistò per la terza volta consecutiva nel 1936, e che sempre Perry fu l’ultimo suddito di Sua Maestà ad essersi aggiudicato un torneo del Grande Slam (US Open, sempre 1936). È uno di quei dati che fa sadicamente piacere ricordare a tutti - persino a noi, che pure non vinciamo dal Roland Garros del 1976 - forse perché la Federazione Britannica, grazie agli introiti di Wimbledon, è una delle più ricche al mondo, forse perché gli inglesi tanto si vantano di avere inventato il torneo più antico e ancora oggi prestigioso del tennis, e di essere gli unici difensori di una certa tradizione… forse perché è proprio vero che “mal comune mezzo gaudio,” come dice il proverbio.

La situazione del tennis britannico, e del settore maschile in particolare, è da anni drammatica per un paese sportivamente evoluto come il Regno Unito: accanto a Murray, numero 4 al mondo, il secondo giocatore in classifica è Alex Bogdanovic, numero 227, poi ci sono James Ward, 230, e Jamie Baker, 297. La squadra britannica di Coppa Davis, sconfitta quest’anno dalla Lituania al secondo turno del torneo di spareggio della zona Africa/Europa, non entra nel World Group dal 2008 (sconfitta al primo turno dall’Argentina), dal quale già mancava sin dal 2003 (sempre primo turno, Australia), e in generale non vince un incontro nel tabellone principale addirittura dal 1986 (superarono la Spagna per poi perdere dall’Australia).

I fondi non mancano, la cultura sportiva - e plurisportiva, non come da noi - c’è, per cui paiono oscure le ragioni di tanta insufficienza, che nemmeno grandi nomi quali Brad Gilbert, Peter Lundgren, o più recentemente Paul Annacone, tutti a capo del settore tecnico maschile, sono riusciti fin’ora a sanare.

È poco più che una voce, e anche il Daily Mail, pur riportando la notizia come una grande esclusiva, usa i toni dell’indiscrezione, o ancor meno del pettegolezzo: Boris Becker, vincitore di 6 tornei del Grande Slam tra cui 3 Wimbledon, sarebbe il prossimo investimento della federazione, e pare che siano già stati presi accordi preliminari tra la Lawn Tennis Association e il campione tedesco, dopo che proprio Paul Annacone aveva lasciato in modo controverso il suo posto durante lo scorso US Open per via del possibile scontro tra Andy Murray e il suo nuovo assistito Roger Federer, e il relativo conflitto di interessi che ci sarebbe stato per lui. Boris, 42 anni e residente a Londra, nei pressi di Wimbledon, si è allenato questa settimana al National Tennis Centre di Roehampton con George Morgan, diciassettenne dello Lancashire considerato una delle giovani grandi speranze britanniche; ma sembra che abbia richiesto di avere un ruolo più “istituzionalizzato” all’interno della federazione. Si dice tuttavia che il capo della LTA Roger Draper sia restio all’idea di assumere un'altra star - e Becker sarebbe la più grande sino al momento, - visti i precedenti fallimenti, anche perché il tedesco, a fronte di una brillante carriera da giocatore non ha grande esperienza da allenatore - “Chi non sa fare, insegna, e chi non sa insegnare, insegna ginnastica” diceva Woody Allen; sarà vero anche il contrario? - e sarebbe tutto da discutere il suo salario, soprattutto dopo le polemiche per quello assegnato a Greg Rusedski: tra le 100.000 e le 125.000 Sterline per occuparsi 50 giorni all’anno di un’altra giovane speranza, Oliver Golding, semifinalista quest’anno al torneo junior di Wimbledon.

Insomma, tra “se”, “ma”, “si dice”, “sembrerebbe” e “pare”, nulla è certo, e proprio oggi è giunta la smentita della LTA, che attraverso un comunicato ha fatto sapere che di non essere “coinvolta in alcun dialogo con Boris o con i suoi rappresentanti riguardo ad un suo ruolo nella federazione”. Forse è solo una speculazione, ma il calcio e la politica ci hanno insegnato che certe dichiarazioni lasciano un po’ il tempo che trovano, soprattutto di fronte a trattative difficili. Certo è che Becker sia ancora oggi uno dei tennisti più amati dal popolo britannico - commenta tutti gli anni Wimbledon per la BBC - e che la possibilità di allenarsi con lui darebbe a ogni giovane stimoli diversi rispetto a qualsiasi altro coach.

Roberto Paterlini

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker