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20/10/2010 00:59 CEST - L'INIZIATIVA

In ricordo di Alberto Castagnetti

TENNIS - Si è giocata ad Arbizzano, nei pressi di Verona, la prima edizione del Memorial Castagnetti, torneo di quarta categoria dedicato allo storico allenatore di Federica Pellegrini. Attimi di gioia e commozione, ma anche grande spazio per la beneficenza: regali e omaggi per tutti, nonché 3.000 euro per l’associazione degli ex calciatori dell’Hellas Verona, protagonisti di una partita di calcetto. Noi speriamo che nasca un Castagnetti anche nel tennis….Riccardo Bisti

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Per capire quanto fosse importante la figura di Alberto Castagnetti per Federica Pellegrini, basta rivedere la puntata di “Sfide” recentemente trasmessa da Rai Tre. A un anno dalla morte del suo maestro, la campionessa veneta si è visibilmente commossa nel ricordarlo. Senza di lui, probabilmente, non sarebbe diventata una delle più forti sportive italiane di sempre. “Continuo nella strada che avevamo immaginato insieme” ha detto Federica. Un destino crudele lo ha sottratto ai suoi cari il 12 Ottobre 2009, dopo che il suo cuore non ha retto dopo un’operazione cui si era sottoposto circa un mese prima. E’ scomparso così, all’improvviso, il Commissario Tecnico che ha portato l’Italia del nuoto a livelli mai raggiunti prima. La sua popolarità era dovuta al nuoto, eppure c’era in lui un’altra grande passione. Una passione chiamata tennis, che sfogava nei momenti di libertà sui campi dello Sporting Club Arbizzano, frazione in provincia di Verona dove Castagnetti risiedeva. Lo Sporting, raccontano, era una specie di seconda casa. Vi si recava per giocare a tennis, ma anche soltanto per fare due chiacchiere con gli amici di sempre, magari raccontare le sue leggendarie barzellette. Dopo la sua scomparsa, l’idea di di fare qualcosa in suo onore è emersa spontaneamente. E così è nato il “Memorial Castagnetti”, torneo di 4° categoria la cui prima edizione si è giocata nell’ultima settimana di Agosto. Un torneo FIT a tutti gli effetti, ma con tante peculiarità che lo hanno reso speciale.

Il “Trofeo Automotor Skoda” ha saputo attirare 150 partecipanti, i quali sono tornati tutti a casa con una t-shirt omaggio e un portachiavi-ricordo. Di più: ogni partita si è giocata con palle nuove, giacchè il perdente di ogni match aveva in omaggio il tubo di palline con cui si era giocato. Saranno bazzecole, ma Alberto avrebbe apprezzato. Come avrebbe apprezzato la discrezione dei suoi amici, che non hanno voluto farsi alcuna promozione. Parlando con i giornalisti della zona, infatti, hanno voluto essere menzionati soltanto come gli “Amici di Alberto”. Insomma, è stato un “Memorial” vero, in cui la figura di Castagnetti era al di sopra di tutto. Il momento più emotivo si è vissuto nella serata di Giovedì 26 Agosto, quando al calar del sole si è giocata una partita di calcetto tra ex giocatori dell’Hellas Verona e una selezione di rappresentanti del club e dei partecipanti al torneo. Va infatti ricordato che l’incasso della manifestazione (circa 3.000 euro) è stato interamente devoluto alla fondazione “Gialloblu 70”, il cui scopo è dare una mano agli ex calciatori del Verona che si trovano in difficoltà. La fondazione è presieduta da Franco Nanni, il vicepredente è Osvaldo Bagnoli, allenatore del mitico Verona scudettato del 1985, una delle ultimissime favole di un calcio romantico oggi scomparso. Ulteriori 3.000 euro sono stati devoluti a un altro ente benefico, mentre il supporto degli sponsor ha consentito di raccogliere parecchio materiale (racchette, palline, scarpe, abbigliamento) che sarà poi messo in palio nelle lotterie di fine anno nelle scuole tennis della zona. Al termine della partita di calcetto c’è stata una proiezione con le immagini della vita e della carriera di Castagnetti: il momento di commozione è stato spezzato dal buffet e dai fuochi d’artificio.

In un mondo sempre più intasato dai calcoli e dall’individualismo, fa piacere raccontare storie come questa. Gli “Amici di Alberto” hanno onorato nel migliore dei modi la memoria di Castagnetti, riscuotendo il consenso del pubblico nonché delle istituzioni. L’augurio (ma è anche una convinzione) è che il Memorial Castagnetti possa diventare un appuntamento fisso nel calendario estivo e, perché no, che la sua memoria possa essere alimentata da altre iniziative. Perchè sarebbe delittuoso dimenticare un personaggio che ha dato così tanto allo sport italiano. In attesa che anche l’Italia del tennis trovi il suo Alberto Castagnetti. Ce ne sarebbe un gran bisogno.

Riccardo Bisti

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker