26/10/2010 23:21 CEST - WTA Championships

Zvonareva parte bene, Jankovic KO

Vera Zvonareva

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Vera Zvonareva b. Jelena Jankovic 6-3 6-0

Nonostante il bilancio dei confronti diretti dicesse 6 a 6, in pochi credevano che ci sarebbe stata partita tra Vera Zvonareva, fresca numero 2 del ranking - con la possibilità di diventare numero 1 di fine stagione in caso di trionfo nel torneo, ma a patto che Wozniacki non porti a casa almeno 2 incontri di round robin - e la ex capolista Jelena Jankovic, sconfitta in 8 delle ultime 14 partite da Wimbledon in poi - di cui 4 con avversarie fuori dalle prime 90 - e 3 delle ultime 5. Così è stato, e nonostante il primo set - allungato nei tempi e nel punteggio da un lunghissimo 7° game, quando Zvonareva era comunque già avanti di un break - sia durato ben 57 minuti per chiudersi con un dignitoso 6-3 a favore delle russa, non si ha mai avuta la sensazione che Jankovic potesse fare partita pari. Perso quel parziale, la serba si è definitivamente dissolta, al contemporaneo rilassarsi di Zvonareva, che ha chiuso le pratiche con un rotondo 6-0 in un’ora e 24 minuti.
Il rilievo statistico conta ovviamente poco in una partita chiusasi con un punteggio tanto perentorio, ma per dovere di cronaca segnaliamo il bilancio di 28 vincenti e 15 errori per Zvonareva a fronte di 15 vincenti e 30 errori (compresi 9 doppi falli) per Jankovic. Unico dato ad oscurare la prova delle russa, le 9 palle break su 15 non trasformate, molte delle quali proprio nel 7° game del primo set, al termine del quale Vera ha lasciato intravedere scorie di quel vecchio nervosismo del quale una Jankovic in condizioni migliori sarebbe forse riuscita ad approfittare.
Per la serba, già vista in grande difficoltà la scorsa settimana a Moca (problemi respiratori), dopo la prova incolore di oggi non parrebbe del tutto incomprensibile - né da escludersi, ma ne sapremo di più dopo la conferenza stampa - il ritiro e la sostituzione da parte della cinese Li Na, prima riserva. Dovesse andare così, vista la durezza del punteggio odierno, la qualificazione alle semifinali per Zvonareba sembrerebbe (già, quasi) cosa fatta.

Roberto Paterlini