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31/10/2010 16:18 CEST - Doha Wta

Kim sfrutta i difetti del torneo

TENNIS - Clijsters gioca contro Stosur dopo un match nel girone in cui ha potuto permettersi di perdere senza conseguenze. I soliti difetti di una formula sbagliata. L'Europa femminile si riprende lo scettro del tennis nonostante Doha evidenzi una volta di più le difficoltà del movimento. E' la finale più giusta: in campo la numero 1 e la giocatrice con il palmares più importante. Rino Tommasi

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Alla fine il Masters delle donne ha avuto, assenti le Williams, la finale più giusta. La giocheranno domenica la belga Kim Clijsters e la danese Caroline Wozniacki a segnalare la riscossa della vecchia Europa nei confronti dello strapotere atletico delle russe e delle americane. Entrambe le semifinali sono state incerte ed equilibrate nel primo set poi si sono risolte a favore delle giocatrici più forti e più solide. In particolare l’australiana Stosur non è riuscita a dimenticare di aver mancato un set point sul 5 a 4 . Una volta rifugiatasi nel tie-break la Clijsters se lo è aggiudicato abbastanza facilmente dopo di che la partita non ha più avuto storia. Probabilmente la Clijsters ha sfruttato a proprio favore le evidenti imperfezioni della formula.

Viene infatti il sospetto che, facendosi battere senza dannarsi troppo dalla Zvonareva nella terza ed ultima partita del girone, la giocatrice belga abbia avuto la possibilità di scegliersi l’avversaria più comoda per la semifinale. Non sono sicuro che questo sia stato il suo ragionamento ma non è la prima volta che il Masters determina situazioni di questo tipo. Si ricorda infatti un’edizione del Masters maschile (1980, al Madison Square Garden di New York) in cui Ivan Lendl, facendosi battere da Jimmy Connors, ebbe la possibilità di incontrare in semifinale Gene Mayers piuttosto che Bjorn Borg.

Anche nella seconda semifinale, dopo aver giocato alla pari – e qualche volta meglio - la Zvonareva si è fatta agganciare e superare dalla Wozniacki ma è completamente crollata nel secondo. Malgrado questi antichi problemi, c’è comunque la possibilità di avere oggi in finale una bella partita. L’esperienza dovrebbe garantire alla Clisjters, che ha già vinto due volte il Masters ed ha una maggiore abitudine a giocare partite importanti, un margine di superiorità. Rimane purtroppo l’immagine di un tennis femminile rimasto senza padrone.

Rino Tommasi

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker