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10/11/2010 16:27 CEST - Coppa Davis

Parigi, crocevia
per Belgrado?

TENNIS - Il torneo parigino potrebbe essere fondamentale per delineare la composizione del team francese che si recherà a Belgrado dal 3 al 5 dicembre. Privi di Tsonga, i francesi puntano su Monfils mentre il ruolo di secondo singolarista se lo giocano Simon, Gasquet e Llodra. Anche in Casa Serbia l'unico dubbio riguarda chi affiancherà Djokovic in singolare: la forma di Troicki o il cuore di Tipsarevic? Christian Turba

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Come ogni anno, Parigi Bercy conclude la stagione ATP, salvo che per i fantastici 8 che staccheranno il biglietto per il Masters: in particolare, quest’anno, il Masters 1000 parigino si rivelerà decisivo ai fini dell’assegnazione delle ultime 3 piazze disponibili sul volo per Londra. Tuttavia, in una stagione 2010 segnata da forfait illustri –Nadal nei quarti di finale e Federer negli spareggi per la permanenza nel World Group-, il torneo sarà importante anche ai fini della definizione dei team che, dal 3 al 5 dicembre, si giocheranno la Coppa Davis nella “ bolgia “ di Belgrado.

Ogni settimana l’Equipe, oltre al borsino dei risultati e delle condizioni di quelli che potranno essere i principali attori del weekend belgradese, propone una sorta di “ Race” limitata a tennisti serbi e francesi, a partire dalla prima settimana di ottobre: da tale Race si evince che, dietro a Djokovic –nettamente primo con 1160 punti-, i migliori sono Monfils (685 punti), Troicki (610), Simon (325) e Tsonga (275). Cosa possiamo dedurre da questa graduatoria? Innanzitutto che, in seguito al già annunciato forfait di Tsonga, i due singolaristi francesi –scelti tra una rosa di candidati molto validi ma tutti esordienti in una finale di Davis- saranno con tutta probabilità proprio Monfils e Simon.

Il coloured parigino, infortunato o in forma deficitaria per tutta la stagione, ha risalito la china negli ultimi 2 mesi e mezzo. Dopo un buon Us Open, l’eccentrico Gael ha fatto esplodere il Palais Gerland di Lione a metà settembre, rimandando senza pietà le bordate di Nalbaldian e consegnando alla Francia il fondamentale punto del 2-0 contro l'Argentina. Fermato in dirittura d'arrivo da Nadal, a Tokyo, La Monf ha poi avuto modo di rifarsi a Montpellier, mettendo da parte il suo tipico gioco “corri e rimetti” in favore di un approccio offensivo e votato alla ricerca della rete, che gli ha permesso di aggiudicarsi l’Open Sud de France al termine di due scontri tirati con Tsonga e col redivivo Ljubicic. Sceso in campo ieri sera per l’esordio parigino, infine, il numero 14 del mondo ha di nuovo sfoderato le sue micidiali armi difensive per respingere gli attacchi di Benjamin Becker e rimontare da uno svantaggio di 2-5 nel primo set, prima di imporsi per 7-6 6-4. Insomma, negli ultimi mesi l’allievo di Roger Rasheed ha mostrato di saper vincere adottando tattiche di gioco differenti e, quel che è più importante, di poter mantenere alta la concentrazione per l’intera durata di un match. Inoltre, nel 2010 Gael è stato impiegato in tutti i weekend di Davis, vincendo tutte le partite e fornendo prestazioni convincenti anche in periodi di scarsa forma (vedi la vittoria in 5 set su Ferrer in Francia-Spagna). Se a questi rilievi aggiungiamo che, in assenza di Tsonga, è il numero 1 nazionale, davvero non si vede come Guy Forget possa privarsi di Monfils

Diverso potrebbe essere il discorso per Gilles Simon. Il nizzardo, infatti, in tutto il 2010 ha giocato in nazionale solo a risultato acquisito: gli unici match “ decisivi” della sua carriera in seno ai Bleus, Gilou li ha giocati a Ostrava nel 2009, perdendo dai cechi Berdych e Stepanek. Non certo il pedigree ideale di un candidato al posto di singolarista in una finale di Davis. Tuttavia, l’allievo di Thierry Tulasne, praticamente assente sul circuito fino ad agosto –tra infortuni e periodi di recupero- è ultimamente tornato a livelli consoni al suo passato, mostrando una ritrovata solidità nei colpi da fondo ed una grande freddezza mentale (che sia tutto merito della paternità?): trionfo indiscutibile a Metz, quarti a Tokyo e Montpellier, semifinale a Valencia e per ora 2°turno a Bercy, il tutto condito da numerose vittorie al 3°set con avversari ostici come Querrey, Nalbaldian, Davydenko e Golubev. Insomma, una tabella di marcia che induce a credere che l’ex numero 6 mondiale –peraltro autore di importanti successi contro Nadal e Federer in passato- possa tranquillamente reggere la tensione nell’ “Arena “ che attende i Bleus a Belgrado.

D’altro canto, gli altri potenziali candidati in seno all’equipe transalpina non se la passano molto bene. Esclusi dalla lizza l’infortunato Mathieu, l’acerbo Chardy e un Benneteau ancora fuori dal circuito per l’infortunio al polso sinistro rimediato a New York, restano Richard Gasquet, Michael Llodra e Arnaud Clement.

L’atleta di Beziers, purtroppo per i suoi numerosi fan, continua a deludere. Dopo un discreto Us Open, infatti, Riccardino ha fornito prestazioni altalenanti, perdendo oltretutto in modo netto due “finali anticipate”, con Djokovic a Shanghai e con Troicki a Basilea: se a luglio e settembre –con Tsonga già assente e Simon e Monfils non ancora al top- il numero 28 mondiale era stato tenuto ai margini del quartetto titolare di Davis, è davvero difficile che possa rientrarvi adesso in sostituzione di due atleti “caldi” ( e, del resto, lui stesso ha fatto chiaramente capire di non credere ad una convocazione). Quanto a Llodra, il mancino di Parigi, vero eroe della Davis 2010 con le sue vittorie ai danni di Verdasco e Monaco e le sue prestazioni monstre in doppio, ha palesato un netto calo di forma all’indomani della semifinale con l’Argentina: nettamente sconfitto, in quella che dovrebbe essere la “sua”, stagione, da avversari come Chiudinelli e Montanes e vincitore di soli 2 match nei tornei post Us Open, Mika sembra sentire il peso di un’annata giocata a pieno regime come forse mai gli era accaduto in carriera. Può darsi, dunque, che Forget decida di risparmiarlo in vista del doppio, in cui è pedina irrinunciabile. Anche Il “pirata” Clement non dà sicurezze in singolare, come si è visto dalla rovinosa rimonta subita da Verdasco nella giornata di ieri, e d’altro canto non disputa un singolo –decisivo- in nazionale dalla notte dei tempi: con un grosso punto di domanda riguardante la condizione fisica di Benneteau, quindi, pare lui il candidato naturale ad affiancare Llodra in doppio. Tanto più che questa settimana i due, a distanza di un anno esatto, si sono di nuovo iscritti insieme ad un torneo ATP: vincitori su Berrer e Giraldo al primo turno, ora Mika e Arnaud sono attesi dal duro scontro contro Nestor e Zimonjic, scontro che indicherà se la coesione, dopo le recenti incomprensioni, è tornata.

In casa Francia, dunque, il torneo di Bercy dovrebbe essere decisivo in due sensi. Gasquet e Llodra potrebbero giocarsi le loro ultime speranze, sfoderando grandi prestazioni con Federer l’uno, con Isner ed eventualmente Djokovic l’altro; d’altra parte, la coppia Llodra-Clement cercherà di convincere Guy Forget a puntare senza remore su di essa per la sfida di Belgrado.

In casa Serbia, invece,si soffre del problema opposto: gli uomini sono quelli e non esistono sostituti degni. Djokovic, Troicki, Tipsarevic e Zimonjic, in quattro per due posti da singolarista e due da doppista. Ovviamente, il capitano Bogdan Obradovic non può prescindere da Nole, stella e autentico talismano del team balcanico, con 5 vittorie su 5 incontri disputati nella stagione in corso. Il problema riguarda il posto di secondo singolarista, conteso tra Troicki e Tipsarevic.

Il primo è una delle sorprese più grandi di questa stagione indoor: dopo una primavera ed un’estate anonime, Victor ha messo in carniere due semifinali nei prestigiosi Atp 500 di Basilea e Tokyo ed una vittoria all’ombra del Cremlino, arrivando a due dita dal battere Nadal e peraltro sconfiggendo tutti i tennisti francesi (Tsonga, Mathieu e Gasquet) incontrati sulla sua strada. Settore Davis: le recenti sconfitte rimediate con Cilic a luglio e Stepanek a settembre potrebbero lasciare qualche dubbio sulla tenuta del 24enne di Belgrado in un’occasione così importante: d’altro canto, la vittoria ottenuta con Isner nel corso del 1°turno fa capire che le potenzialità per far bene, il buon Victor le ha tutte.

Quanto al Dostojevskji del tennis, lui non attraversa un grande momento di forma: negli ultimi 5 tornei disputati, Jankko ha superato più di due turni solo a San Pietroburgo, facendosi in seguito rimontare un vantaggio di 4-2 nel 3°set da Kukushkin. Tuttavia, prima del debutto della stagione indoor l’allievo di Dirk Hordorff aveva esaltato i tifosi serbi con le sue straordinarie prestazioni al cospetto di Berdych e Spepanek, trascinando letteralmente la sua nazionale alla prima finale della sua breve storia. Insomma, Janko è uomo da grandi appuntamenti e grandi sfide (non dimentichiamo la vittoria su Roddick al 2°turno degli Us Open) e sicuramente Obradovic penserà a queste caratteristiche al momento della scelta. Insomma, allo stato attuale i due atleti partono da una percentuale di 50-50, e in questo caso Bercy non potrà in alcun modo dirimere la contesa, dato che entrambi hanno deciso di non parteciparvi.

L’altro grattacapo, forse ben più grave, che potrebbe affliggere il coach balcanico riguarda la composizione del doppio. Logicamente, il punto fermo della coppia serba è sempre stato ZImonjic, numero 2 mondiale e schierato, nel 2010, per 2 volte insieme a Tipsarevic e per 1 volta con Djokovic: proprio l’ultimo match disputato col finalista degli Us Open, però, ha visto il partner di Daniel Nestor sfoderare una performance disastrosa, che ha fatto storcere il naso a molti sulla validità della classifica di doppio attuale. D’altro canto, gli unici ad aver giocato insieme all’interno dell’equipe serba –Zimonjic escluso –sono Troicki e Tipsarevic: l’hanno fatto, nel corso del 2010, per 5 volte, ottenendo un’ottima finale (con lo scalpo dell’Indo-Pak Express Bopanna/ Qureshi) a San Pietroburgo.

Dunque, Victor e Janko potrebbero fornire ottime garanzie se schierati in coppia: a Bercy, però, i due non giocano e non potranno dunque mettere la mosca al naso al loro capitano. Sembra molto difficile, comunque, che Nenad sia escluso dal doppio titolare: con Llodra-Clement ( o Llodra-Benneteau) di fronte, è vietato sbagliare, e si fatica a vedere Obradovic assumersi una decisione tanto rischiosa. A questo punto il numero 2 mondiale di doppio potrebbe ricomporre la coppia con Tipsarevic – già vittoriosa in occasione del derby Serbia-Croazia- con Troicki mandato all’arrembaggio il venerdì in qualità di secondo singolarista. Bercy, però, non potrà darci alcuna indicazione a riguardo.

In conclusione, nulla è ancora certo riguardo alla composizione delle squadre che si affronteranno a Belgrado, e più di altre volte i capitani decideranno all’ ultimo sulla base delle sensazioni del momento. Quel che è certo, però, è che questa si annuncia –sulla carta- come una delle finali più combattute e meno pronosticabili degli ultimi tempi.

Christian Turba

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker