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11/11/2010 12:50 CEST - IL CASO

Betting: Federer scagiona l'IMG

TENNIS – Impegnato a Parigi Bercy, Roger Federer torna sulla faccenda scommesse di qualche settimana fa. “Ovviamente non ho dato alcuna informazione riservata. Ho parlato con Forstmann e mi ha detto tutto quello che volevo sapere. Questa storia insegna ad essere ancora più attenti”. Nonostante tante voci, in due anni e mezzo la Tennis Integrity Unit non ha provato alcun illecito. Tutti onesti o è troppo difficile? Riccardo Bisti

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Non solo Parigi Bercy, ma anche chiacchiere a cuore aperto. Si sta sviluppando così la settimana di Roger Federer. Prima di scendere in campo nel suo match contro Richard Gasquet (vinto senza patemi con un doppio 6-4: negli ottavi se la vedrà con Radek Stepanek, già sconfitto a Basilea), il campione svizzero è tornato su una faccenda che lo aveva colpito solo di striscio, ma era troppo scivolosa per non meritare un chiarimento. Lo scorso 14 Ottobre, da più parti, si leggeva “Roger Federer implicato in un caso di scommesse”. La notizia era uscita sull’informatissimo sito americano TMZ e si era rapidamente diffusa un tutto il globo. Ted Forstmann, proprietario di IMG (la società di management che rappresenta Federer), avrebbe scommesso una cifra importante sulla finale del Roland Garros 2007 (persa dallo svizzero contro Rafa Nadal) dopo aver ricevuto “informazioni riservate” dallo stesso Federer. Dopo quasi un mese di silenzio, eccezion fatta per un breve chiarimento durante il torneo di Shanghai, Federer è tornato sull’argomento e ha detto di aver chiesto informazioni direttamente all’IMG sull’accaduto.

“Mi ha detto tutto quello che gli ho chiesto”
I fatti: Forstmann, 70 anni, è stato citato in giudizio dalla Agate Printing Inc., società che lo accusa di interferenza e violazione di contratto. In altre parole, non non avrebbe fatto guadagnare alla società quanto dovuto. Jim Agate, il titolare, ha aggiunto che Forstmann avrebbe effettuato diverse puntate (per milioni di dollari!), compresa la finale del Roland Garros 2007. Federer ha escluso qualsiasi coinvolgimento: “Non sapevo nemmeno che scommettesse, e comunque nego qualsiasi coinvolgimento con il gioco. Non farei mai una cosa simile”. Il campione svizzero ha chiamato Forstmann una volta appreso della querela. “Mi ha detto tutto quello che volevo sapere. E’ stato abbastanza piacevole, mi ha raccontato la sua versione dei fatti come peraltro aveva già fatto con la stampa. E’ tutto a posto. Il mio agente è Tony Godsick, ma la IMG è molto impegnata in ogni disciplina. Per questo ci tengo a sapere cosa succede. Roger non ha fornito ulteriori chiarimenti sulla conversazione con Forstmann. Quando gli hanno chiesto cosa ha imparato da questa storia, ha risposto senza esitazione: “Bisogna essere ancora più vigili. Per me è stato folle sentire una notizia del genere, ma ovviamente non è una buona cosa che Forstmann o la IMG siano in qualche modo coinvolti”.

Regole più rigide
Forstmann ha ammesso di avere un debole per il gioco d’azzardo e di aver scommesso anche su quel match. Ha tuttavia respinto le accuse di Agate, negando di aver ricevuto qualsiasi informazione privilegiata da Federer. “Potrei aver chiamato Federer prima di quella partita – ha detto – ma Roger è un amico e probabilmente gli ho soltanto augurato buona fortuna”. Agate sostiene che Forstmann ha scommesso 5.000 dollari su quella partita, e che il giorno prima avrebbe effettuato altre due puntate, una di 11.000 e una di 22.000 dollari. Ad ogni modo, Forstmann non ha commesso alcun tipo di reato perché nel 2007 le norme sulle scommesse non erano ancora restrittive come oggi. I tennisti avevano il divieto di scommettere ma nessuna regola impediva ad agenti e a persone “inserite” di effettuare qualche puntata. C'era una norma generica sull'integrità del gioco, i tornei del Grande Slam non vietavano espressamente ai giocatori di “spifferare” informazioni riservate. Le nuove norme, entrate in vigore il 1 Gennaio 2009, sono molto più rigide. Nessuna “covered person” può scommettere. Sono parecchie le persone coperte da questa divieto: allenatori, preparatori atletici, fisioterapisti, agenti, manager, familiari, ospiti dei tornei, familiari, soci in affari e chiunque abbia a che fare con i giocatori. Sebbene il comportamento di Forstmann sia antecedente all’istituzione delle nuove regole, può ancora essere oggetto di indagine per fatti più recenti. Dal 2008, il tennis ha istituito un organo inquirente e sanzionatorio, la Tennis Integrity Unit, guidata da Jeff Rees, ex agente di Scotland Yard. Il fatto è che in due anni e mezzo di attività non hanno “beccato” nessuno, sebbene si presentino periodicamente partite dall’andamento sospetto (con un volume di scommesse superiore al normale e l’andamento delle quote opposto a quello dell’incontro). Gli ultimi episodi risalgono ai recenti tornei ATP di Mosca e San Pietroburgo, ma basta bazzicare un qualsiasi forum dedicato agli scommettitori e si trovano decine di discussioni su eventuali “truffe”. Eppure non emerge mai nulla. Mark Harrison, portavoce della Tennis Integrity Union, non ha confermato né smentito le voci su una possibile indagine in corso su Forstmann. L’unica certezza è che Federer non c’entra nulla. Ma proprio nulla. Ed era giusto sottolinearlo ancora una volta.

Riccardo Bisti

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker