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13/11/2010 20:57 CEST - Le pagelle di Marcos

C'è Volandri per Federer-Melzer

TENNIS - Dopo l'esperienza di Cincinnati, Filippo Volandri torna al microfono a Bercy. Gli tocca commentare Federer-Melzer (giocatori da lui entrambi battuti) e si disimpegna nel migliore dei modi. "Per me è più dura contro Nadal, più vai avanti e più sembra imbattibile". In coppia con Elena Pero, esprime il suo parere sulla tennista (?) più bella e promette un aneddoto (a luci rosse?) sulla Cibulkova, che però non arriva...Marcos

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Paris Bercy 12/11/2010: Federer / Melzer – Pero / Volandri

“La tennista più bella? Kournikova”

Pochi attimi prima dell’inizio dell’incontro, Elena commenta: “Melzer arriva a 29 anni col suo best ranking: numero 12”. “Chapeau!”, si congratula Filippo, suo coetaneo. Roger comincia a servire bene e prosegue, rispondendo ancor meglio: “Subito palla break…è rimasto lì Federer e Melzer non s’è accorto: 2 a 0!”. Pero continua: “Per ogni ace si raccolgono 100 euro in beneficenza…”, “…e Federer sta contribuendo alla grande!”, completa Volandri. In sei minuti, 3 a 0 per lo svizzero. “Per un giocatore come Melzer, contro Federer, l’importante almeno è entrare in partita, passo dopo passo, per conquistare un minimo di fiducia. Se non inizi a fare punti, soprattutto da fondo campo, la preoccupazione è altissima perché sai che difficilmente Roger ti lancia la scialuppa di salvataggio. A volte ci vuole anche un pizzico di fortuna: in questo momento, Melzer è molto preoccupato. Sta sbagliando palle facili a causa della mancanza di tranquillità”, spiega il campione, piuttosto spigliato anche davanti al microfono. “Spietato Federer: 4 a 0 per lo svizzero”, sintetizza Elena.

“Ha risposto bene, Melzer, ma Roger gli ha fatto giocare una volèe difficile e, poi, il passante…sulla riga. E questo è un gran colpo…Federer ha subito abbassato lo sguardo, essendo un signore. Non ha voluto infierire, fissandolo negli occhi”, spiega Filippo. Intanto, però, è 5 a 0. Nel sesto game, lo svizzero rallenta e Jurgen ne approfitta: con l’ace accorcia le distanze. Elena: “Quando serve, Federer dà pochissimo tempo al suo avversario. Deve sempre muoversi in fretta: l’abbiamo visto anche con Gasquet. E, con l’ace, chiude in diciannove minuti: 6 a 1, con più del doppio dei punti del suo avversario”. Volandri apre il secondo set: “Melzer deve prendere l’inizio della seconda frazione come fosse l’inizio della partita, dimenticando il primo set”. L’austriaco sembra ascoltarlo, vincendo il primo game con autorevolezza. Roger, variando la direzione dei servizi e colpendo una riga dopo l’altra, pareggia rapidamente i conti: 1 a 1. La cronista stimola il tennista, per una volta compagno di microfono: “Dal tuo punto di vista, Filippo, meglio incontrare Federer o Nadal?”. “Contro Nadal devi essere al 110% dal punto di vista fisico. Roger, comunque, ti dà meno l’impressione di essere imbattibile, almeno fisicamente. Più la partita si allunga, più Nadal diventa imbattibile. Io ricordo di esser stato in vantaggio in Coppa Davis contro di lui: ero un set, 5 a 4 e 0-30 avanti, ma il traguardo mi sembrava lontanissimo”. Lo ricordo anch’io, Filippo: avevi giocato un paio di set a livelli stratosferici!

Nel frattempo, alzando il ritmo, Jurgen riesce a portarsi sul 3 a 2, chiudendo il quinto game con un servizio vincente. Ancora stimolato da Elena, Volandri ricorda: “Ho battuto Melzer proprio a Bercy. Dopo aver perso contro di lui una finale sulla terra rossa, l’ho battuto sul cemento indoor: quanto è strano il tennis”. Ricordo anche quella, Filippo: tu giocasti bene, ma Jurgen non ne metteva una in campo! Intanto, Federer continua con gli ace: 3 pari. Il tennista cronista si fa birichino: “Sulla Cibulkova c’è un aneddoto che, visto che siamo ancora in fascia protetta, è meglio rimandare”. Pazienti, attendiamo. E ancora, sempre stimolato dalla collega: “La tennista più bella? Kournikova”. Nel settimo game, Melzer deve concedere la prima palla break del set: “Bravo, serve al centro: parità!”. Poco dopo: “Bravissimo Melzer. Ha tirato su un game che poteva costargli moltissimo e continua a stare avanti: 4 a 3”. Filippo chiude: “Ha tenuto di testa. Puoi solo spingere e cercare di fare una partita perfetta contro campioni del genere”.

L’austriaco continua a prendere rischi, per cercare di strappare il servizio al rivale: lo aiuta anche il falco, ma Roger lo raggiunge sul 4 pari. Pero: “Melzer ha intuìto l’attacco: è buono il suo passante di rovescio. Al servizio, poi, l’austriaco è sempre più sicuro: 5 a 4”. Roger, con la maglietta Nike del colore viola della maglietta Lacoste lavata duecento volte, serve il quattordicesimo ace per ottenere il decimo gioco. Lo svizzero chiede un HawkEye: glielo servono per un baffo e parte in vantaggio nell’undecimo gioco. “Molto propositivo in questo scambio, Melzer”, commenta Filippo, che continua: “Sta giocando alla pari, ora. 6 a 5. E’ dotato di un buon servizio, con un giro particolare proprio perché è mancino. Così riesce a stargli vicino. È bene che Federer non si rilassi troppo”. Così è: con due ace, Roger conquista il tie break.

Approfittando di due seconde di servizio del rivale, Melzer si porta sul 2 a 1, ma Roger, steccando clamorosamente, s’inventa un pallonetto imprendibile: “Voleva tirare un passante incrociato e, invece, è uscito un lob lungolinea!”, commenta Filippo, divertito. Elena rileva l’impotenza dell’austriaco di fronte alle prime dello svizzero: “Sta diventando isterico, Melzer!”. “Eh sì, questa volta era riuscito ad indovinare la direzione, ma era troppo difficile da prendere!”. “Oh! Un errore di volo che può costare la partita a Melzer!”, avverte Elena. “E’ facile dirlo da qui, comodamente seduto, ma era una volée facilissima”, conferma Volandri. Roger serve l’ennesimo ace e, poi, l’ultimo servizio vincente: “E, alla fine, la racchetta di Jurgen va in pezzi. E’ stato in partita fino al 4 pari del tie break, ma, poi, Roger è stato fortunato con quel pallonetto steccato…”. “…sì, ma Melzer ha sbagliato una volée che non si dimenticherà. Un errore può essere fatale contro questi campioni: giocatori come Federer non ti danno due opportunità”, Filippo chiude così una buona cronaca.

LE PAGELLE

Pero: 7
Volandri: 7
Federer: 8
Melzer: 7
 

Marcos

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker