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27/11/2010 21:35 CEST - ATP WORLD TOUR FINALS

Nadal aveva torto oppure ragione?

TENNIS - E’ un fatto che dopo la vivacissima (fin troppo) contestazione dello spagnolo sul 5-6 15 pari (divenuto 15-30 per decisione di Bernardes dopo l’overrule del Falco), Rafa ha giocato sempre meglio e Berdych no. “L’arbitro ha avuto paura, Nadal aveva chiesto il challenge”. Ma il maiorchino (“Non gioco più!”) nega. Ad ogni modo non ci sono polemiche: Berdych dice: "Avrei fatto come Rafa". Ubaldo Scanagatta

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nadal002
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Si ha un bel dire che quel punto non fosse un matchpoint, ma solo quello del 5-6,15 pari, ma difatti ha dato l’impressione d’aver influito sul corso della partita. Nel tennis può accadere. Anche se non dovrebbe.
Premetto che non era facile capire cosa è successo, neanche per gli stessi giocatori. In particolare Berdych era in buona fede perché era convinto che fosse stato Nadal ad arrestare il gioco, ma forse non è stato così: guardando il video che abbiamo proposto sul sito non si sente se l’arbitro ha chiamato fuori la palla (che poi sarà giudicata buona dall’Occhio di Falco) dopo il gesto di Nadal che alza la mano o prima. E il discorso è tutto lì. Se Nadal _ che ammette di aver “forse” influenzato l’arbitro alzando la mano _ avesse fermato il gioco prima dell’out gridato dall’arbitro (che a quel punto avrebbe fatto over-rule sulla non chiamata del giudice di linea) allora Berdych, che ha chiesto l’intervento dell’Occhione, avrebbe ragione nel sostenere che Nadal non poteva pretendere di rigiocare il punto anche se aveva tirato la palla di là. Ma se il gesto istintivo di Nadal non presupponeva la richiesta di interrompere il punto, ed è stato l’arbitro a fare un overrule, ha ragione invece Nadal perché lui ha ributtato di là la palla ed è stato l’out dell’arbitro a interrompere il punto.

Berdych era furioso perché secondo lui, riporto in sintesi le sue parole e i suoi concetti: “Non ho perso il tiebreak per quello, ma l’arbitro era probabilmente spaventato da lui e gli ha consentito di protestare troppo a lungo. Ogni game è duro: se sali a 15-30 e sei su di giri hai bisogno di giocare prima possibile. Non puoi stare fermo ad ascoltare discussioni per 3 minuti. Le regole sono chiare. Se domandi un challenge (e questo è il punto: Rafa l’ha chiesto? Apparentemente no, tanto è vero che è stato Berdych a doverlo chiedere…per correggere l’out dell’arbitro Bernardes; nota di UBS) fermi il gioco. Arriva il verdetto e devi giocare…non discutere. E poi stava quasi per sedersi sulla sua panchina, non gioca più, e cose del genere. Non dico che è un errore di Rafa. E’ un errore di Bernardes. Lui deve mostrare che che non si può fare quel che si vuole sul campo. Il gioco deve essere continuo. E’ stata una chiamata normale (e questo non è proprio così…nota di UBS) e non capisco perché ci abbia messo tanto.” Insomma su una cosa, anche da diversi punti di vista, i due giocatori sono d’accordo: Bernardes ha sbagliato. Per Thomas perché non doveva accettare tante discussioni, per Rafa perché non doveva dare il punto a Berdych.

Appena Tomas ha finito la conferenza stampa l’ho inseguito, per capire meglio (dopo che aveva detto, in risposta ad un’altra mia domanda: “Sì ho votato per Nadal per l’ATP sportsmanship award: dovevo solo decidere fra due nomi, lui e Roger…, ho votato per Rafa, credo davvero che se lo meriti. Ci ero rimasto un po’ male dopo aver letto a Londra quel che Roger disse dopo aver perso con me. Si era un po’ lamentato di come si era infortunato e insomma…Mi aveva sorpreso quell’atteggiamento, ecco perché forse ho votato per Rafa”) visto che mi pareva in contraddizione dire che secondo lui Rafa era… mister Fair-Play e al contempo riteneva che non si fosse comportato bene oggi. Ma anche fuori dalla sala stampa Tomas, cortesissimo, ha stoppato chi doveva intervistarlo per dirmi: “No guarda, Rafa si è comportato come avrei potuto fare anch’io se mi fossi sentito danneggiato. E’ un punto importante, è normale che un giocatore faccia di tutto per prenderselo se ritiene di averne diritto. Come ho detto chi ha sbagliato è stato l’arbitro perchè non doveva consentirglielo. Non ho niente da rimproverare a Nadal, ti assicuro”.
E dopo Nadal _ peccato che non ci siano le trascrizioni della sua intervista in spagnolo, quando è stato molto più chiaro che non nel suo ancora malcerto inglese _ ha ribadito il suo punto di vista: “Bernardes ha sbagliato, il punto era ancora in corso quando lui ha detto out, avevo alzato la mano ma non fermato il punto. La palla era buona, io non ero sicuro se era buona o fuori da chiedere il challenge…il challenge lo ha chiesto Tomas, non io. La sua palla era buona, ma era buona anche quella che avevo tirato io di là dalla rete…e allora Carlos non doveva dargli il punto. Ha sbagliato due volte: prima nel vedere fuori una palla che per il giudice di linea era buona mentre io non sapevo come fosse anche se m’era parsa fuori e mi sono fermato un po’, e poi nel dargli il punto. Ha fatto un casino, ma è uno dei migliori arbitri del mondo (questo lo ha detto in spagnolo…). Io ho tirato su un po’ la mano (e mima d’averla tirata su a mezza altezza: qui minimizza però, secondo me l’aveva tirata più su…nota di UBS) ma non ho mai detto stop. Per fermare un punto devi dire stop…io ho fatto qualcosa d’istinto perché l’ho vista fuori, è vero, ma ho sentito l’arbitor che diceva “out” e non ho visto se il colpo che ho fatto io era finito dentro o fuori…ma se io non avessi sentito l’arbitro gridare out avrei continuato a giocare il punto di sicuro perché sarebbe stato un rischio troppo grande per me dire che la palla era fuori senza esserne sicuro..) you know. Conclusione: Nadal non è completamente innocente, a mio avviso, perché anche se non ha detto stop il braccio lo ha alzato e spesso basta. Ma era sicuramente in buona fede da quel momento in poi, perché effettivamente la chiamata dell’arbitro è stata immediata. Come in buona fede è Tomas che ritiene che Nadal avesse stoppato il punto

Ubaldo Scanagatta

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker