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28/11/2010 01:29 CEST - ATP WORLD TOUR FINALS

Nadal guerriero Federer artista

TENNIS - Rafa vince l'unica partita divertente di un torneo fino ad oggi decisamente noioso. Vinto il primo tiebreak lo spagnolo sembrava poter prendere rapidamente il largo ma Murray ha tirato fuori orgoglio e un tennis incredibile costringendolo al terzo set. Ad aspettarlo in finale Roger Federer che si è sbarazzato con classe facilmente di Djokovic. Rino Tommasi

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Ci sono tornei in cui, non fosse per l’antico amore per questo gioco, ci si potrebbe anche annoiare. Prendete questo Masters dove undici delle prime dodici partite si sono risolte in due set senza offrire né spettacolo, né emozioni.

Poi però arriva, non dico a sorpresa perché quando il materiale è buono è anche normale che si possa vedere del buon tennis, una partita che si inserisce di diritto tra le migliori della stagione. Per la fortuna dei 17 mila dell’O2, un bellissimo impianto fosse assistito da alberghi e strade adeguate, ma anche per coloro che hanno potuto seguirla su Sky, la prima semifinale tra Rafael Nadal ed Andy Murray è stata tra le migliori se non la migliore di tutta la stagione.

L’ha vinta Rafael Nadal che farebbe bene a mandare una corona di fiori sulla tomba di Jimmy Van Allen, l’inventore del tie-break, perché proprio grazie a due tie-break, il campione spagnolo ha vinto una partita difficile e nella quale ha fatto meno punti (109 a 114) del suo avversario. In realtà Nadal ha vinto perché è un guerriero che nei momenti decisivi di un match riesce sempre a fareb qualcosa di più e di meglio del suo avversario.

Murray lo ha messo in difficoltà, gli è stato a ruota per tutto il primo set nel quale i due giocatori hanno tenuto il servizio con grande regolarità. al punto che in 12 turni il giocatore alla battuta ha ceduto soltanto 11 punti. E’ stato necessario il tie-break che Nadal si è aggiudicato con una mezza volee di grande qualità. Murray stava pagando la delusione con un break evitato per miracolo nel secondo gioco del secondo set ma è riuscito a rimanere aggrappato alla partita, anzi dal 3 pari ha infilato tre giochi consecutivi, ha strappato due volte il servizio a Nadal ed ha pareggiato il conto dei set.

Nel terzo, a dimostrazione e conferma della buona qualità della partita e dei due protagonisti, si è visto un tennis ancora migliore. Nadal ha preso un break di vantaggio ed è arrivato ad avere un match point sul 5 a 3. Lo ha mancato sbagliando un risposta di rovescio consentendo poi a Murray di scavalcarlo sul 6 a 5. Si è finiti un’altra volta al tie-break dove sembrava che la sindrome che vuole Nadal sempre sconfitto al Masters potesse essere confermata. Infatti Murray è andato in testa per 3 a 0 e per 4 a 1 ma si è fatto raggiungere sul 4 pari e nella volata finale ha finito per cedere per 8 punti a 6.

Logicamente dispiaciuto per la sconfitta Murray ha però detto di essere felice per aver giocato un grande incontro contro un grande avversario. Nadal lo ha ripagato con la stessa cortesia. “Andy avrebbe potuto vincere ed io ho molto rispetto per lui. Ripeto –ha aggiunto – sarei stato contento anche se avessi perso ma sono soddisfatto della mia stagione, comunque vada domani:”

Era impossibile che la seconda semifinale potesse uguagliare la prima per qualità di gioco e di emozioni. Infatti Roger Federer ha disposto di un Djokovic abbastanza rassegnato con relativa facilità.
Tuttvia dopo che Federer aveva incamerato il primo set per 6-1, un breve passaggio a vuoto del campione svizzero ha permesso a Djokovic di portarsi in vantaggio per 3 a 0 nel secondo set. A questo punto Federer deve aver pensato che non era una buona idea far tardi la sera prima della finale con Nadal ed ha rapidamente ripreso il controllo del gioco e del punteggio ed ha evitato il rischio dio un terzo set chiudendo il secondo per 6-4.
Da ricordare che Federer va in finale con un bilancio di 7 vittorie e 14 sconfitte nei confronti di Nadal che però non ha mai vinto questo torneo.
 

Rino Tommasi

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker