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29/11/2010 23:52 CEST - WTA TOUR

Nuova racchetta per la Wozniacki?

TENNIS - Caroline Wozniacki, numero uno del mondo al femminile, sta trattando con Yonex per un possibile cambio di racchetta. Il manager americano conferma. Si parla di 5 milioni a stagione per convincerla a mollare la Babolat. Il precedente di Djokovic, passato da Wilson a Head ad inizio 2009, non fu del tutto indolore. Per Caroline stessi sponsors di Ana Ivanovic: rivalità in vista? Franco Serdino

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Caroline Wozniacki, n.1 del tennis femminile, sembra in procinto di cambiare racchetta; il contratto di sponsorizzazione quinquennale con Babolat scade a fine anno, Caroline è stata fotografata durante un match di esibizione a Minsk con in mano un attrezzo pitturato di nero ma dalla forma esagonale, inconfondibile marchio di fabbrica Yonex. Il suo agente americano, John Tobias, ha recentemente confermato il possibile cambio di marca. L’eventuale decisione della danese è di quelle che sorprendono: Wozniacki ha giocato fino alla fine dell’anno con una Babolat AeroProDrive (stesso modello di Rafa Nadal) disputando la sua miglior stagione di sempre culminata con il raggiungimento del primo posto della classifica WTA (pur senza vincere alcun torneo dello Slam). Alcuni rumors parlano di cifre intorno ai 5 milioni di dollari a stagione, più del doppio di quanto percepiva dal vecchio sponsor.

La racchetta, fin troppo scontato dirlo, è l’unica parte dell’attrezzatura tennistica insieme alle corde che si frappone tra il giocatore e la pallina, è l’ideale proseguimento del braccio, con ovvie conseguenze in termini di sensazioni ed affiatamento, tanto più importanti quando un solo colpo può decidere uno Slam. Impossibile non accostare l’eventuale nuova situazione della danese a quella già vissuta da Novak Djokovic: il giocatore serbo nel 2009 è infatti passato da Wilson a Head ed ha dovuto gestire un lungo periodo di adattamento da lui stesso definito difficoltoso, che ha influito negativamente sulle sue performance di inizio stagione 2009; considerando che Nole giocava con Head da junior e che la casa austriaca ha fatto più di una racchetta custom appositamente per lui, risultano evidenti le problematiche connesse ad un cambiamento del genere per un giocatore professionista, per di più all’inizio di una luminosa carriera.

Il clan Wozniacki deve essere comunque ben conscio dei rischi che Caroline potrebbe correre dal momento che il suo manager ha dichiarato: “Stiamo trattando con una casa produttrice (ora possiamo dire Yonex), Caroline proverà una nuova racchetta per qualche giorno dopo Doha, ma se per qualsiasi motivo non si trovasse bene potrebbe tornare al vecchio modello”. Altro recente esempio della complessità del cambio di racchetta è quello di Fernando Verdasco: lo spagnolo giocava con Tecnifibre, scaduto il contratto ha provato con Yonex (con cui ha subito vinto il torneo di San Josè) e dopo essere tornato al suo vecchio attrezzo, a lungo utilizzato senza contratto, ha firmato per Dunlop ed aspettiamo di vedere se la sua racchetta sarà effettivamente la nuova serie 300 biomimetic o l’ennesimo "paintjob".

Quello che succede è infatti più o meno lo stesso per ogni giocatore: prove e cambi di racchette fino alla categoria junior per poi tenere durante tutta la carriera pro il modello con cui hanno fatto il salto nel circuito che conta, tanto da rimanere insensibili anche agli aggiornamenti di quello stesso modello che le case produttrici sono costrette a fare a scadenza più o meno biennale per ragioni commerciali. La situazione si risolve con il suddetto paintjob, ovvero colorando la vecchia racchetta come l’ultima versione sul mercato; praticamente tutti i giocatori di vertice si avvalgono di questa soluzione per coniugare esigenze di gioco e di business, nel caso di Caroline questo espediente non sarà però possibile, vista la differente forma degli attrezzi Yonex rispetto a tutti gli altri in commercio che renderebbe impossibile ogni tentativo di pittura.

Due palesi casi di paintjob sono da ricordare: Ivan Lendl, che ha giocato sempre con la Kneissl White Star Pro “truccata” prima da Adidas GTX Pro, poi da Mizuno Ivan Lendl; Andrè Agassi che, passato da Prince a Donnay, ha usato per un lungo periodo una versione pitturata della vecchia Graphite Pro fino a che il nuovo sponsor è riuscito a proporre un altro modello a lui congeniale.

Per quanto riguarda Yonex, la casa giapponese ha appena perduto Elena Dementieva e l’eventuale ingaggio della Wozniacki sarebbe una perfetta reazione al ritiro della bella russa, continuando la tradizione che vede le racchette di forma isometrica in mano a grandi campionesse (Navratilova, Seles, Hingis), ad avvenenti giocatrici pin-up (Kournikova) e ad un misto delle due (Ivanovic, Dementieva). In campo maschile, attualmente i principali testimonial Yonex sono Lleyton Hewitt e David Nalbandian. Se la trattativa andrà a buon fine si creerà inoltre un interessante dualismo tra la tennista danese e Ana Ivanovic: entrambe sono state n.1 del mondo, hanno come sponsor Adidas per quanto riguarda abbigliamento e scarpe (anche se solo per Caroline è l’esclusiva linea disegnata da Stella McCartney), sono considerate tra le più carine del circuito ed hanno avuto Sven Groenveld come coach ( in verità solo part-time per la danese che ha il padre come main coach da sempre); l'impressione è che la Ivanovic sia forse da preferirsi come testimonial in un mercato globale e molto interessato ad aspetti che poco hanno a che fare con lo sport, ma on the court prediligo senza dubbio la solida danese, se possibile armata ancora della fida Babolat AeroProDrive!

Franco Serdino

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker