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02/12/2010 13:38 CEST - IL PERSONAGGIO

Un altro serbo sulla ribalta

TENNIS - Personaggio Tipsarevic, sorpresa a Wimbledon. “Mio padre, insegnante di educazione fisica, con il suo stipendio poteva comprarci due chili di carote…mia madre, casalinga, nemmeno quelli. Papà d’inverno per farmi giocare a tennis noleggiava sci”. Ubaldo Scanagatta

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Rieccoci a parlare di un miracolo tennistico maturato in Serbia, fuggito nel Montenegro mentre bombardavano Belgrado, come già ultimamente con Djokovic n.5 del mondo, e le due ragazze, Jankovic n.3 e Ivanovic n.6 diventate campionesse allenandosi a temperature polari nel fondo d’una piscina svuotata d’acqua ma senza poter giocare incrociato perché troppo stretta. Sarà pure un luogo comune ritenere che le grandi difficoltà, quando non addirittura gli stimoli della fame, temprino gli uomini, ma non ci sarà anche un fondo di verità? Di Janko Tipsarevic, 23 anni compiuti una settimana fa, n.64 Atp, si era già parlato all’ultimo Roland Garros, quando aveva eliminato Marat Safin e si erano ricordate le sue letture, così inconsuete per un tennista, Dostoyevski, Nietzsche, Goethe, il piercing, i tatuaggi (uno con le due iniziali dei familiari, un altro con la frase tratta da “L’Idiota”: “La bellezza salverà il mondo”; “Il protagonista crede a tal punto in quell’idea che finirà per morirne”, spiega Janko in sala stampa, al colto come all’inclita), i capelli a chiazze bionde e verdi con i quali lo vidi, junior n.1 del mondo, vincere l’open d’Australia sei anni fa.

Se ne riparla oggi perché ha battuto 8-6 al quinto, e non senza aver annullato un matchpoint sul 5-6, il cileno Mano de Piedra Gonzalez, favorito n.5 dei Championships ma punito da un rovescio tagliato sbagliato. Al Queen’s, due settimane fa contro Gonzalez, era stato Tipsarevic a perdere dopo aver sciupato un matchpoint.

“Campi in erba da noi? Nemmeno uno! E neanche un campo in cemento in tutto il Paese. Soltanto 5 tappeti sintetici.., il resto è solo terra battuta” spiega paziente Janko che godeva reputazione di matterello: “Errori di gioventù…ero n.1 del mondo under 14, under 16, under 18 a 17 anni…e essere un top.100 non è male, ma magari mi aspettavo di più da me stesso…ma non è mai troppo tardi, ora sto finalmente giocando bene”.

Ad aiutare “Tipsy” come l’hanno ribattezzato qui, a mettere la testa a posto è stato un nostro coach di Perugia, Alberto Castellani che, in perenne polemica con la Fit, ha sempre goduto di maggior credito all’estero e allenato Arazi, Schuettler, Voinea, Alami, Rosset, Bastl: “Ero in crisi profonda due anni fa e Alberto mi ha molto aiutato. Ero n.150 e sono risalito a n.60. Quest’anno quando è cominciata la stagione sul rosso non andava troppo bene, ho deciso di cambiare. Ma parlo ancora con lui, anche ieri mi ha dato dei consigli su come battere Gonzalez. E’ un grande uomo, ha un grande cuore, forse un giorno torneremo assieme”. Ma con la penuria di buoni allenatori che abbiamo, non sarebbe meglio affidare un giovane talento italiano a Castellani?

Oggi alle 14 italiane sul campo centrale, l’ultima superstite italiana, Mara Santangelo, affronta Amelie Mauresmo.

29 Giugno 2007 - Wimbledon
 

Ubaldo Scanagatta

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Battendo Nalbandian-Calleri in tre facili set (6-2 6-3 6-4 lo score), la coppia Safin-Tursunov regala alla Russia il fondamentale punto del 2-1 nella finale di Coppa Davis l'Argentina. Un punto che poi risulterà decisivo perchè lo stesso Safin, dopo il 2-2 firmato da Nalbandian, siglerà il punto decisivo contro Josè Acasuso.

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker