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13/12/2010 17:26 CEST - IN OSPEDALE

Kilimanjaro Martina KO

TENNIS - Per l'irriducibile Martina Navratilova la terribile delusione di doversi arrendere al Kilimanjaro, una volta arrivata a a 4512 metri d'altezza. Bloccata da un edema polmonare la campionessa di 18 Slam e 54 anni è stata trasportata ad un primo ospedale.  Il medico: "Recupererà bene". Ma a pochi mesi dalla scoperta del tumore al seno,era il caso di sottoporsi ad uno strapazzo del genere? Non cambiera mai! Ubaldo Scanagatta

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NAIROBI - Forse l’instancabile e irriducibile Martina Navratilova, 54 anni, pretende troppo dal suo fisico. Un edema polmonare da eccesso di altitudine (acqua nei polmoni) l’ha costretta a rinunciare al suo tentativo di scalare il Kilimanjaro, in un anno in cui _ ad aprile _ si era scoperta vittima di un tumore (non invasivo) ad un seno. Si era sottoposta alle radiazioni a maggio e tuttavia non aveva voluto rinunciare a commentare il Roland Garros in TV. Un fenomeno. Anche di testardaggine. Ma cocciuta è sempre stata e se non lo fosse stata non avrebbe combattuto tutte le sue battaglia, contro il regime comunista prima, contro le discriminazioni sessuali poi. E tutto il resto. Il medico che l’ha visitata, David Silverstein, specialista in cardiologia e medicina generale ha commentato: “E’ una situazione pericolosa quando uno si trova in altitudine, ma una volta riportato giù il recupero è veloce e Martina sta recuperando bene e recupererà. La sua salute non ne risentirà”.

Intanto però dovrà fermarsi in ospedale per ancora due/tre giorni. E’ stata trasportata giù dai portatori kenioti al Kilimanjaro Christian Medical Center, poi però l’hanno portata in volo all’ospedale di Nairobi per una serie di test. Stava scalando la montagna in Tanzania, con una squadra di 27 persone, per raccogliere denaro per una fondazione sportiva. Era salita fino ai 4.512 metri (300 metri sotto al…Monte Bianco) ed aveva dovuto affrontare nevicate fortissimo fin da lunedì scorso, prima di cominciare a inerpicarsi per i 5.896 metridella montagna più alta d’Africa. “Sono molto delusa di non essere riuscita a completare questo viaggio stupefacente. Ci tenevo da tanto, ma si vede che era destino che non ce la facessi. Ma sono contenta che gli altri abbiano proseguito e aspetto di avere loro notizie quando saranno saliti in cima”.
Il che dovrebbe avvenire oggi sabato. “Confesso di essere rimasta…pietrificata alla notizia che dovevo arrendermi e tornare giù in quel modo…tutto il mondo saprà che ho fallito. Eppure mi sentivo in forma, una forma dignitosa _ ha detto la campionessa di 18 Slam (in singolare…) _ Più su di 3658 metri non ero mai salita, ma come facevo a sapere che non ce l’avrei fatta, e che l’altitudine mi avrebbe fatto questo brutto scherzo? E’ qualcosa che non puoi prevedere finchè non ti trovi lassù…”. Non vi preoccupate per Martina, ha la pelle dura. E la testa. Non le è riuscita quest’impresa? Ne troverà sicuramente qualcuna altra. La sua vita è sempre stata una sfida continua. E appunto, continuerà ad esserlo.

Ubaldo Scanagatta

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker