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14/12/2010 21:58 CEST - SERIE A1

T.C. Viterbo Pentacampeon!

TENNIS - Una generosa Francesca Schiavone lotta due ore e mezzo per battere Maria Elena Camerin e regalare al TC Viterbo il quinto campionato consecutivo; "Quando mi esprimo sul campo da tennis vivo grandi emozioni. Ringrazio il presidente Barili per avermi motivato ancora una volta". Battuto 3-0 il Tennis Club Prato grazie anche alle vittorie di Tax Garbin e Anna Floris. Dall'inviato a Rovereto, Riccardo Bisti

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L’abbraccio finale tra Giorgio Barili e Paolo Ricci, dirigente e capitano del Tennis Club Viterbo, è scena per cuori teneri. Quella del circolo laziale è una grande famiglia, dolcemente stretta intorno alla figura del suo dirigente sportivo (ed ex presidente). L’anno scorso, in occasione del quarto titolo consecutivo, Barili non c’era per motivi di salute. Il titolo, manco a dirlo, lo avevano dedicato a lui. Stavolta era in prima fila, dietro il suo capitano, in ottima forma fisica e pronto ad applaudire ogni colpo delle sue ragazze. Prima Tathiana Garbin, che nell’intervista esclusiva che leggerete nei prossimi giornici ha anche detto: “Non è detto che quello contro la Dentoni sia stato il mio ultimo match. Se mi accorgerò di essere ancora competitiva potrei continuare a giocare in Serie A, altrimenti sarò la prima a farmi da parte”. La bionda Tathiana ha penato un set, poi ha saputo riprendersi e fatto valere il suo maggior tasso tecnico su Corinna Dentoni, elegante come Maria Sharapova ma meno ringhiante e (per ora) meno incisiva. Poi Anna Floris, perfetta in un match pieno di insidie contro Elisa Balsamo. A dispetto delle 450 posizioni di differenza, i precedenti dicevano 3-2 e qualche mese fa c’era stato un furibondo 7-5 al terzo. Con una viva presenza agonistica e un dritto lungolinea niente male, la Floris si è aggiudicata tutti (ma proprio tutti) i punti importanti e ha chiuso 7-5 6-1. Il punto finale, da cui è scaturito l’abbraccio, lo ha portato la Regina del 2010, quella Francesca Schiavone che avrebbe potuto fregarsene della Serie A e invece ha detto si anche quest’anno. Contro Maria Elena Camerin (a proposito: complimenti! Se gioca sempre così, tra le top 70 ci rientra in carrozza) ha sofferto, sbagliato, arrancato, ma alla fine ce l’ha fatta. E ha lanciato un sorriso soddisfatto verso il suo angolo.

Schiavone: “In campo mi emoziono tantissimo”
“E’ il nostro quinto scudetto, ma non dimenticherei che è la sesta finale” ha detto Paolo Ricci “Prima di tutto ringrazio i tifosi giunti da Viterbo. Abbiamo regalato tre match di altissimo livello. Non è stato facile, poi a vincere non ci si abitua mai. Vorrei precisare una cosa: la squadra di Serie A è solo la punta dell’iceberg del nostro circolo, dove ci sono tanti ragazzi che vengono su bene, dagli Under 12 agli Under 18”. Una gioia consapevole che non esclude le riserve Valentina Sulpizio, peraltro dotata di un elegante rovescio a una mano, e le riserve Martina Alabiso e Martina Natali (quest’ultima è un’Under 18 classificata 2.7). Una gioia vissuta finalmente davanti a un palazzetto quasi pieno. Su 1.500 posti di capienza, durante Schiavone-Camerin ci saranno stati circa 1.200 spettatori, attratti dalla “Schiavo” e dall’ingresso gratuito. In mattinata, nella centralissima Via Rosmini, dove ci sono i caratteristici Mercatini di Natale, qualche passante infreddolito parlava di tennis e del fatto che “C’è anche la Schiavone". Lei non si è tirata indietro, e dopo il successo ha chiosato nel suo classico stile: “Ogni volta che mi esprimo sul campo da tennis mi emoziono tantissimo. E’ una grande sensazione, qualcosa che auguro a tutti, non solo ai ragazzi ma a tutti i giocatori. E’ come sentirsi vivi, oggi ho sentito questa cosa proprio come mi era accaduto al Roland Garros. E ringrazio tutti, soprattutto il Presidente Barili che ogni anno mi motiva a giocare questa bellissima manifestazione”. Dando a Viterbo e al suo quinto successo il giusto merito, l’ultima frase è illuminante: “Mi motiva a giocare questa bellissima manifestazione”. Ma non è un controsenso? Per giocare una “bellissima manifestazione” non dovrebbe esserci bisogno di motivazioni, non credete? Noi crediamo che il Campionato di Serie A1 sia una “bellissima manifestazione”, ma solo potenzialmente. Per renderlo tale bisogna curarlo e coccolarlo, magari facendo capire alla gente che spesso c’è più cuore che portafoglio, svecchiando alcuni preconcetti che ancora oggi alimentano lo snobismo di molti appassionati. E magari evitare di farne un uso politico, come secondo alcuni è accaduto in questi anni.

Ancora omaggi per Francesca
Alla premiazione c’erano Gianni Milan, vicepresidente FIT, il consigliere nazionale Graziano Risi, colui che si è impegnato a coinvolgere Rovereto dopo che Bra aveva deciso di lasciar perdere. Durante una cerimonia finale condotta da Sergio Palmieri, ha preso la parola per consegnare a Francesca Schiavone l’ennesimo premio della Federazione “Perché mi pare che quest’anno abbia vinto un torneino piccolo…”. Del Tennis Club Prato si ricorderà l’ottima prestazione di Maria Elena Camerin e la simpatia della capitana Carla Mel, molto presente e “tifosa” durante le partite e sorridente nel corso della premiazione: “Potrei parlare per un’ora, ma mi limiterò a ringraziare le mie ragazze. E’ tanti anni che sto con loro e spero che prima o poi riusciremo a vincere. E voi di Viterbo…su, adesso basta!”. Si chiude così il sipario su un campionato difficile, il peggiore degli ultimi anni, pieno di episodi controversi e solo parzialmente salvati da una finale di buon livello (quella femminile) e una molto equilibrata (quella maschile). Ci sarà tempo e modo di discutere sul futuro e sull’utilità di questo campionato. Adesso è tempo di festeggiare per Aniene e Viterbo, brindisi anticipati rispetto a quelli natalizi e ai primi aerei del 2011 tennistico, destinazione Australia.

GLI AGGIORNAMENTI A CALDO

ROVERETO - Francesca Schiavone non poteva chiudere meglio un 2010 che le resterà per sempre nel cuore. Nell'anno in cui ha trionfato al Roland Garros, è entrata tra le prime 10 al mondo ed ha partecipato (vincendo una partita) al Masters di Doha, ha firmato il punto decisivo nel quinto scudetto di fila del Tennis Club Viterbo, circolo in cui nutre ormai una lunghissima militanza. Dopo i successi di Tathiana Garbin ed Anna Floris, Francesca ha battuto 4-6 6-3 6-4 una coraggiosa Maria Elena Camerin, che per una volta si è scrollata di dosso i complessi di inferiorità che le avevano fatto perdere piuttosto nettamente i precedenti. Con un tennis pulito e geometrico, fatto di schemi semplici ma efficaci, la veneta ha messo in difficoltà una Schiavone visibilmente imballata dalla preparazione invernale. Volendo essere pignoli, con un briciolo di cattiveria o incisività in più probabilmente ce l'avrebbe fatta e avrebbe allungato la pugna al doppio. Ma avrebbe rovinato un copione già scritto, che prevedeva una vittoria di Francesca Schiavone a chiusura della stagione agonistica.

Per Viterbo è il quinto successo consecutivo, un successo meritato al pari di quello di Aniene in campo maschile. Nonostante la riduzione delle rose abbia messo in difficoltà praticamente tutte le squadre, inducendone un paio a mollare il campionato, Viterbo ha saputo restare competitiva grazie a Tathiana Garbin, che ha assicurato la sua presenza in ogni partita garantendo un importante valore aggiunto. Grazie all'apporto sempre decisivo di Anna Floris e Valentina Sulpizio, il team gialloblu si è rivelato ancora una volta il più forte. E da dietro si sono affacciate per la prima volta Martina Natali e Martina Alaviso. Merita una menzione speciale proprio la Schiavone. In questi mesi, su di lei si è detto e scritto di tutto. Ma vale la pena segnalare che si è mostrata fior di professionista. Dopo una stagione sconvolgente, sarebbe stato facile salutare tutti e dire addio alla Serie A, campionato che si infila nel bel mezzo della preparazione invernale. Invece ha risposto ancora una volta presente, sciroppandosi un match nella stagione regolare (guarda caso contro il Prato) e lottando duramente in un match in cui era lontanissima dalla migliore condizione. Sul piano tecnico, perchè su quello mentale è sempre lei. Francesca Schiavone, la più forte tennista italiana di sempre.

Riccardo Bisti

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker