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18/12/2010 10:43 CEST - ANALISI TECNICHE

Il servizio: Murray, Djoko, Soderling

TENNIS - Ha inizio la prima di tre puntate che andranno ad analizzare il servizio di alcuni campioni del circuito Atp: oggi parliamo di Andy Murray, Novak Djokovic e Robin Soderling. Si tratta di analisi tecniche effettuate con la volontà di spiegare a tutti le differenze sostanziali che mostrano questi campioni alla battuta, cercando di essere semplici e allo stesso tempo il più dettagliati possibile. Francesco Pagani

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Un buon metodo per analizzare un colpo è suddividerlo in fasi; per quanto riguarda il servizio concentriamoci su tre parti: 1) la preparazione del movimento 2) la posizione trofeo 3) l'impatto e l'uscita dal servizio.

ANDY MURRAY

537 ace in 64 partite quest'anno. Qua il video http://www.youtube.com/watch?v=2GFkqD7GBZQ
 

1) Fase iniziale: preparazione del movimento (1-2)
Il movimento ha inizio con la pallina posizionata sotto il telaio della racchetta, l'aspetto principale è che le braccia, pochi istanti dopo aver iniziato il proprio movimento, sono distese al massimo verso il basso: la racchetta si trova appena sopra il ginocchio, circa tre dita. Per quanto riguarda la posizione delle gambe Murray parte con i piedi piuttosto lontani e il piede sinistro forma un angolo tra i 30° e i 45° con la linea di fondo.
2) Fase intermedia: posizione del trofeo (3-4-5-6)
Con il proseguo del movimento il braccio destro e il braccio sinistro eseguono un movimento sincronizzato: entrambi si muovono simultaneamente fino al lancio della pallina. Quando essa si stacca dalla mano il braccio sinistro è leggermente spostato verso destra. Nello stesso istante il braccio destro sta eseguendo il movimento di preparazione all'impatto. Il gomito si piega raggiungendo un angolo di 90°. Capitolo gambe: Murray porta la gamba destra verso la sinistra che nel frattempo si piega il più possibile in modo da raccogliere la maggiore energia dal terreno. Il piede sinistro ruota fino a diventare parallelo alla linea di fondo. La posizione raggiunta in questa fase è detta posizione trofeo in quanto se si osserva il tennista di lato sembra proprio la posizione che uno scultore utilizzerebbe per fare una statua.
3) Fase finale: impatto e uscita dal servizio (7-8-9-10-11)
Preparato il colpo, ora il tennista deve accelerare il braccio destro il più possibile per raggiungere con la racchetta la massima velocità all'impatto (compiendo il famoso mulinello). La gamba sinistra intanto spinge verso l'alto e la gamba destra scalcia all'indietro. All'impatto il braccio destro risulta del tutto disteso, come deve accadere in un buon servizio per dare la massima forza alla pallina. Appena dopo l'impatto il piede sinistro entra in campo e il braccio destro conclude il suo movimento portando la racchetta alla sinistra della gamba sinistra, scusate il gioco di parole. Il braccio sinistro segue il movimento andandosi a distendere leggermente all'indietro. In questo modo, alla fine del movimento, le spalle si trovano frontali alla rete.

Riepilogo: Gli aspetti fondamentali del servizio di Andy Murray sono il movimento sincronizzato tra braccio destro e braccio sinistro, il movimento del piede destro verso quello sinistro che gli permette un'ottima spinta in avanti e l'angolo di 90° che il gomito destro raggiunge prima di andare a colpire la palla.

NOVAK DJOKOVIC

304 ace in 72 partite quest'anno. Qua il video: http://www.youtube.com/watch?v=vtfEP6bOrvI&feature=related

1) Fase iniziale: preparazione del movimento
Dopo aver affiancato la pallina al triangolo della racchetta ha inizio il movimento. Il piede sinistro è in posizione analoga a quella di Andy Murray: forma un angolo tra i 30° e i 45° con la linea di fondo.
2) Fase intermedia: posizione del trofeo
Quando la racchetta e la pallina si staccano il braccio sinistro e il braccio destro iniziano il loro movimento, intanto si solleva la punta del piede sinistro. Da notare uno degli aspetti fondamentali del servizio del serbo: mentre il braccio sinistro si alza completamente in verticale per lanciare la pallina il braccio destro, che impugna la racchetta, rimane in basso, accumulando ritardo rispetto al lancio della pallina. Quando la pallina si stacca dalla mano la racchetta è in basso (è importante, le due braccia non seguono un movimento sincronizzato!). L'evoluzione del movimento avviene grazie alla spalla sinistra che porta il braccio destro in alto; il gomito inizia a piegarsi insieme al ginocchio sinistro. Un altro aspetto fondamentale è il gomito destro che raggiunge un angolo tra i 60° e i 70° in modo da accelerare la racchetta il più possibile. A questo punto la schiena si inarca e nel frattempo viene compiuto il mulinello.
3) Fase finale: impatto e uscita dal servizio
Al momento dell'impatto il braccio destro si trova totalmente disteso in avanti e il braccio sinistro si ripiega di fianco al corpo. Dopo l'impatto il piede destro scalcia indietro, come nel caso di Murray. Djokovic, come potete notare nel video, cade piuttosto accovacciato e questo è dovuto all'ottima spinta verso l'alto che il movimento gli permette di compiere. Come nel caso precedente le spalle, alla fine del movimento, si trovano parallele alla rete.

Riepilogo: Gli aspetti fondamentali e facilmente osservabili del servizio di Novak Djokovic sono il braccio destro e sinistro che compiono due movimenti “autonomi”: è proprio per questo che Novak lancia la pallina così in alto, i due piedi che rimangono staccati durante tutto il gesto tecnico e l'ottimo angolo che il gomito tra 60° e 70° destro raggiunge prima di colpire la palla.

 

ROBIN SODERLING

739 ace in 74 partite quest'anno Qua il video: http://www.youtube.com/watch?v=NaAhBME6jtA&feature=related

1) Fase iniziale: preparazione del movimento
La posizione di partenza del servizio di Soderling è caratterizzata dal braccio sinistro completamento disteso verso il basso, con la mano che accosta la pallina al triangolo della racchetta. È da notare che la spalla sinistra è reclinata verso il basso rispetto alla spalla destra.
2) Fase intermedia: posizione del trofeo
Una volta che le due braccia iniziano il loro movimento il braccio sinistro si muove subito verso l'alto; nel momento in cui la pallina si stacca dalla mano il braccio sinistro forma un angolo di circa 130-140 gradi con il fianco sinistro. Al momento del lancio il braccio destro, che impugna la racchetta, è ancora teso verso il basso: si potrebbe tracciare una linea parallela al piano del terreno tra testa della racchetta e ginocchio destro. Lanciata la pallina il braccio destro inizia a prendere velocità sollevandosi fino a formare un angolo tra braccio e avambraccio inferiore ai 90° appena prima di iniziare il mulinello.
Mentre il braccio destro compie il suo movimento le gambe lavorano in modo molto specifico:
1. Il piede sinistro, in posizione iniziale molto lontano dalla riga, si sposta leggermente in avanti in modo da poter caricare nel miglior modo il peso del corpo su di sé.
2. Il piede destro si porta verso il piede sinistro che nel frattempo si sta piegando sempre di più per ottenere in seguito la miglior spinta verso l'alto.
3. Avvenuta la seconda fase la gamba sinistra esplode verso l'alto permettendo a Soderling un'ottima elevazione da terra. Questo gli è di grande aiuto: può schiacciare la pallina da una posizione ottimale.
3) Fase finale: impatto e uscita dal servizio
All'impatto il braccio destro colpisce la palla completamente disteso e, quindi, alla massima altezza possibile. I piedi si trovano completamente in aria, e questo come già detto, permette a Soderling di impattare altissimo. All'uscita dal servizio la gamba destra scalcia all'indietro mentre la gamba sinistra va ad atterrare circa 30 cm dentro il campo. Il braccio sinistro non si distende all'indietro, come invece faceva quello di Murray, ma rimane ripiegato sull'addome. Infine le spalle si trovano, come nei casi precedenti, frontali alla rete.

Riepilogo: Il servizio di Robin Soderling ha come caratteristiche principali il movimento del braccio sinistro e del destro non sincronizzati (come accadeva a Djokovic), la gamba destra che si avvicina alla gamba sinistra che si carica moltissimo e un'ottima rotazione delle anche.

Conclusioni:
Sono stati analizzati i servizi di grandi campioni, ognuno con le proprie peculiarità. Ogni servizio, immagine per immagine e movimento per movimento, risulta un'autentica prelibatezza per i nostri occhi. Quel movimento che noi osserviamo in TV o dal vivo, fluido come non mai, è un'autentica composizione di capolavori: come se un'artista l'avesse scolpito o rappresentato attimo dopo attimo, istante per istante.

Alla prossima!

 

Francesco Pagani

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