22/12/2010 23:28 CEST - IL LIBRO
Tennis Naturale libro sotto l'albero
TENNIS – Una nuova metodologia di insegnamento per un tennis semplice e più naturale, capace di superare le metodologie precedenti, non più adeguate al tennis di oggi. È la filosofia di "Tennis Naturale", libro di Vincenzo Labellarte, compagno di Bertolucci, Panatta, Zugarelli e Barazzutti nella Nazionale Allievi e Juniores negli anni ’64 ’68 e ora maestro di tennis ‘non convenzionale’ al Tennis Giovanile di Livorno. Dove lo si acquista all'interno Claudio Gilardelli
“Tennis naturale” di Vincenzo Labellarte non è il classico libro sul gioco del tennis ma si distingue per due semplici ragioni: le dimensioni – 11x16 cm per quasi ottanta pagine, è un vero e proprio ‘manabile’ da portare con sé in campo – e l’autore, che non è un maestro di tennis qualsiasi.
Nato a Milano nel 1950, Labellarte ha iniziato a conoscere il tennis attorno ai 10 anni. Al Tennis Club Milano ha completato la sua maturità agonistica sia individuale che a squadre conquistando vari titoli italiani di 2° categoria (attuale serie B), raggiungendo in campo individuale la 33° posizione in Italia.
“Ho conosciuto Vincenzo in un’epoca lontana fatta di fatica e gioventù – ricorda nella prefazione al libro Paolo Bertolucci, che non ha certo bisogno di presentazioni – Eravamo infatti insieme nella Nazionale Allievi e Juniores negli anni dal ’64 al ’68. Abbiamo giocato insieme, e contro, in Italia e all’estero con Adriano Panatta, Antonio Zugarelli, Corrado Barazzutti e Roberto Lombardi. Con loro formavamo un gruppo molto unito e affiatato, ci accomunava la passione per questo sport e la voglia di vincere e di diventare famosi. Sul campo non scherzavamo e giocavamo sul serio, con la giusta cattiveria, solo per il punteggio”.
Nel 1976 è passato all’insegnamento, partecipando alla Scuola Nazionale Maestri a Roma dove si è diplomato. Attualmente insegna a Livorno presso il Tennis Giovanile e ora ha deciso di mettere nero su bianco il frutto della sua esperienza decennale come maestro.
Edito da Erasmo, il piccolo e pratico manuale nasce da una semplice considerazione: “il tennis – spiega l’autore – ha subito in questi ultimi decenni notevoli cambiamenti, assumendo ritmi sempre più veloci. I giocatori, sempre alla ricerca di una preparazione fisico-atletica più sofisticata, ci regalano un tennis che esalta lo scontro fisico, con scambi di gioco prolungati, mettendo in secondo piano l’estro individuale, la fantasia e l’intelligenza tattica che caratterizzavano il tennis più tecnico del passato”.
Gli fa eco Bertolucci: “il calendario si è infittito fino ad occupare cinquanta settimane provocando le flebili lamentele dei giocatori, attratti dal denaro a scapito della programmazione, scegliendo la quantità a discapito della qualità. Il tributo da pagare a queste scelte è salatissimo: la carriera è breve e spesso costellata da infortuni. Gli spogliatoi hanno perso il sapore goliardico e i giocatori professionisti si muovono come automi silenziosi in attesa del match, spesso privi dell’ardore necessario per accendere l’entusiasmo del pubblico.
Nonostante ciò il tennis resta uno sport appassionante e divertente per chi provi a impararlo”.
Questa evoluzione “Mi ha portato già da molti anni ad una approfondita riflessione, sollecitandomi a una modifica radicale dell’insegnamento e ad un approccio diverso, proponendo un tennis più ‘semplice’ per tutti i colpi, in modo particolare per i colpi a rimbalzo”.
E in effetti ‘Tennis Naturale’ dà consigli utili a giocatori di tutti i livelli, dal dilettante di qualsiasi età all’agonista, per migliorare in tempi relativamente brevi il proprio gioco in modo semplice e concreto.
Come aspettare la palla, come muoversi sul campo, come impattare correttamente, come rimanere sul colpo e chiuderlo, cosa fare in difficoltà o in difesa, sono solo alcuni degli argomenti trattati, ‘conditi’ da suggerimenti sugli errori da evitare e pratici esercizi per gli allenamenti.
“I consigli di Vincenzo vi serviranno sicuramente perché nati da una lunga esperienza di gioco e di insegnamento che sintetizza la scuola che ci ha formato con l’esperienza degli anno successivi” è l’opinione di Bertolucci.
Insomma una nuova metodologia di insegnamento, una vera e propria filosofia tennistica che ora è a disposizione di tutti.
“Labellarte – commenta splendidamente Paolo Migone, famoso comico livornese e allievo del maestro – è capace di insegnarti una tecnica tale per cui in ogni colpo riesci a rimanere naturale ad usare la cinetica di tutto il corpo e non solamente quella del braccio: il movimento diventa fluido e la pallina arriva a fondo campo senza sforzo. È uno stile armonioso, esteticamente bello, che ti libera dalle forzature del movimento che possono portare solo a una vecchiaia piena di dolori. Labellarte è un maestro di classe”.
Si può acquistare questo libro presso LA LIBRERIA DELLO SPORT, DEASTORE.COM, LIBRERIA GAIA SCIENZA E EDIZIONI ERASMO.
Claudio Gilardelli
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da diffondere senza
alcuna pietà !
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