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24/12/2010 17:12 CEST - TECNICA

Il servizio (2): Roddick e Isner

TENNIS - Ecco la seconda e penultima puntata in cui svisceriamo il servizio dei grandi campioni. Oggi abbiamo analizzato due bombardieri americani: Andy Roddick e John Isner. Si tratta di due gesti tecnici tremendamente efficaci ma completamente diversi. Anche questa volta l'analisi è rivolta a tutti, cercando di essere semplice, comprensibile, dettagliata e interessante. Buona lettura. Francesco Pagani

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ANDY RODDICK
Diamo un'occhiata al servizio di Andy Roddick, colui che siglò il record di 249 km/h al servizio. Quest'anno l'americano ha messo a segno 815 ace. Come nelle analisi precedenti è molto utile suddividere il movimento in parti e poi analizzarle una alla volta. Ecco i filmati.

VIDEO 1 - VIDEO 2

1) Fase iniziale: preparazione del movimento
Il braccio destro e quello sinistro sono molto vicini al corpo e i gomiti non sono distesi: la racchetta si trova infatti all'altezza dell'inguine; inoltre la mano sinistra affianca la pallina alla racchetta. Essa inizialmente è diritta: potremmo sezionarla in due parti simmetriche con un piano parallelo al terreno. Successivamente i gomiti si piegano fino a formare un angolo poco maggiore di 90°.
2) Fase intermedia: posizione del trofeo
A questo punto inizia il vero e proprio movimento. Il braccio destro e il braccio sinistro inizialmente si muovono verso l'alto: la spalla destra e il braccio destro arrivano a trovarsi su un piano parallelo al terreno. Intanto mentre il braccio destro effettua questo singolare movimento la mano sinistra va a far scorrere la pallina sul piatto corde. Proprio in questi istanti le spalle iniziano a caricarsi. È da notare infatti il movimento all'indietro del braccio destro: come potete osservare dal video ciò rende il piatto corde quasi parallelo al terreno. Quando la pallina si stacca dalla mano sinistra (ciò accade mentre il braccio sinistro è spostato sulla destra) le spalle, come già detto, hanno iniziato la fase di caricamento; la racchetta si trova sopra la testa di Roddick e si potrebbe tracciare un'ipotetica retta congiungente mano destra, racchetta e pallina. Inoltre il braccio sinistro è abbastanza disteso verso l'alto. Sempre in questo istante il piede sinistro si alza da terra per poi andare a cadere in avanti raccogliendo tutto il peso del corpo. La racchetta, avvenuto il lancio, inizia a scendere insieme alla spalla destra (notate che il gomito destro mantiene però il suo angolo). Resta inoltre impressionante quanto sia le spalle sia le ginocchia nel proseguo del movimento si carichino, con il gomito destro che raggiunge un angolo inferiore ai 90°. A questo punto la posizione trofeo che A. Rod raggiunge va studiata molto bene. Le ginocchia, come già anticipato, sono molto piegate ed entrambe svolgono l'importante funzione di spinta: resta comunque fondamentale l'apporto della gamba sinistra. Il braccio sinistro, che siamo abituati a vedere verticale, forma un ipotetico angolo ottuso col terreno. A questo punto la racchetta, che è inclinata verso destra, inizia a muoversi verso la pallina e compie il mulinello; le gambe spingono verso l'alto.
3) Fase finale: impatto e uscita da servizio
All'impatto il braccio destro risulta completamente disteso, il braccio sinistro è piegato sul corpo e le gambe sono sollevate da terra, con il busto proteso in avanti. Subito dopo l'impatto il braccio sinistro inizia a portarsi all'indietro bilanciando il movimento, la gamba sinistra entra in campo e la gamba destra scalcia all'indietro. Sottolineo quanto il braccio sinistro sia fondamentale per bilanciare l'intero gesto tecnico: si distende all'indietro mentre il braccio destro porta la racchetta alla sinistra della gamba sinistra.

Riepilogo:
Nel suo servizio Roddick, oltre a mostrare un'esplosività del tutto unica, utilizza in modo eccellente le spalle e le gambe, le quali non si uniscono. Buono l’apporto delle anche, che con la loro rotazione forniscono ulteriore energia al colpo. Vi volevo inoltre sottolineare un piccolo aspetto che ha poco a che vedere con questa analisi tecnica: quando A.Rod colpisce si alza una nuvoletta gialla dopo l'impatto!

JOHN ISNER
Veniamo a John Isner, spilungone alto 2.06 metri e re degli ace quest'anno (1048). Ecco i filmati:

VIDEO 1 - VIDEO 2

1) Fase iniziale: preparazione del movimento
La pallina si trova vicino al triangolo della racchetta, il braccio sinistro e il braccio destro sono piuttosto distesi e la schiena è protesa in avanti. I piedi sono abbastanza lontani l'uno dall'altro, con il sinistro quasi parallelo alla linea di fondo.
2) Fase intermedia: posizione del trofeo
Il braccio sinistro e il braccio destro iniziano quasi subito il proprio movimento autonomamente. Ciò accade quando le due braccia sono completamente distese verso il basso. Il braccio sinistro si solleva per lanciare la pallina mentre il braccio destro inizia a muoversi portando la racchetta all'indietro, con il gomito (destro) che resta disteso. Quando la palla si stacca dalla mano dobbiamo notare due cose: (1) la racchetta si trova all'altezza del ginocchio col braccio destro ancora disteso e (2) il braccio sinistro non è del tutto disteso e forma un angolo con il fianco poco maggiore di 90°. Effettuato il lancio il braccio sinistro inizia a distendersi e le spalle a caricarsi. Il gomito destro si piega fino a raggiungere un angolo inferiore i 90°. Nel frattempo lavorano molto bene le gambe: il ginocchio sinistro si piega parecchio e la gamba destra si porta verso la gamba sinistra. Da notare l'ottima rotazione delle anche: osservando il tennista nella posizione trofeo possiamo vedere quanto l'anca sinistra sporga verso il campo. Un accento anche al braccio sinistro: in molti tennisti si distende verticalmente nella posizione trofeo, con Isner no! Si può infatti tracciare una linea retta tra gomito destro e mano sinistra. Dopo aver caricato gambe, spalle e anche Isner esplode verso la pallina: le gambe liberano energia, il braccio compie il mulinello e avviene l'impatto con la pallina.
3) Fase finale: impatto e uscita da servizio
All'impatto Isner colpisce parecchio dentro il campo. Il braccio destro è completamente disteso, quello sinistro è ripiegato sul corpo (analogamente ad A-Rod) e i piedi si trovano in aria quasi interamente dentro il campo. Avvenuto l'impatto il braccio destro conclude il proprio movimento alla sinistra della gamba sinistra, la gamba destra scalcia all'indietro e il piede sinistro atterra in campo. Il braccio sinistro nel frattempo si porta all'indietro, distendendosi.

Riepilogo:
Isner fa un ottimo uso delle spalle e delle anche. È notevole anche la spinta delle gambe che gli permettono di colpire la pallina dentro il campo. Un altro aspetto fondamentale è che Isner porta la gamba destra verso la gamba sinistra. Potete inoltre notare un aspetto parecchio interessante: il servizio cambia leggermente in base alla scelta tattica di come affrontare il punto. Nel primo video, in cui Isner compierà una discesa a rete, l'impatto con la pallina è quasi un metro dentro il campo e il gomito sinistro non si distende (l'uscita del servizio deve essere veloce). Nel secondo video il colpo successivo sarà un dritto: c'è un'inferiore tensione in avanti e il braccio sinistro all'uscita del servizio si distende all'indietro.

Francesco Pagani

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