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26/12/2010 20:47 CEST - BUON NATALE

Auguri da Ubitennis

TENNIS - E' stato un anno difficile ma ricco di soddisfazioni per il tennis femminile italiano e per Ubitennis (che vi informa sul suo trend nella certezza che ai suoi estimatori nteressi e dai suoi detrattori venga interpretato come autocelebrazione). Meno buoni per i maschietti azzurri. Da ricordare invece, grazie soprattutto a Nadal e Federer, la stagione internazionale. L'articolo procede...con varie integrazioni e riprese. Ubaldo Scanagatta

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Cari lettori di Ubitennis

tanti cari auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo. Spero che il 2010 sia stato un anno discreto (meglio se buono…), ma vi auguro con tutto il cuore che il 2011 sia molto migliore. Per quanto mi riguarda personalmente ciò non dovrebbe essere difficile.

Forse l’aspetto più positivo è stato proprio la crescita di questo sito, in termini di visite dal momento che su Ubitennis siamo arrivati a registrarne 3 milioni e mezzo dal primo gennaio 2010, e in termini di pagine visualizzate a 12 milioni (dati certificati da Google Analytics) con una permanenza media per ogni visitatore sul sito intorno agli 8/9 minuti. Tutto ciò lascia credere che i nostri contenuti, aggiornati con una media di 6-7 articoli nuovi al giorno, più 6/8 flash nuove anch’esse al giorno grazie al costante e meritorio lavoro delle “squadre” di Ubitennis (una squadra per giorno, e potete leggere cliccando su contatti da chi sono formate quelle del lunedì, del martedì, del mercoledì etc, tutte sempre più forti e consolidate), vengano apprezzati sia per la loro tempestività sia per la loro qualità.

Nel 2010 abbiamo effettuato 6.067 diversi inserimenti (fra testi di articoli, di flash, di video, di audio etc e senza contare quando nello stesso articolo, ad esempio i “live” dagli Slam e da tanti altri eventi, siamo re intervenuti decine e decine di volte): significa una media di 17 inserimenti al giorno nel sistema che ci ospita, il che significa ogni volta aprire il CMS, inserire, salvare, pubblicare. Uno sforzo enorme di cui credo sia impossibile rendersi conto se non lo si vive dietro le quinte. Dietro ad ogni articolo o inserimento c’è, ovviamente, una programmazione, scalette settimanali e quotidiane, nonchè la necessità di coordinarsi di continuo con uno scambio medio di 20/30 email al giorno fra direttore, vice e “capitani” di giornata.

Un lavoro francamente pazzesco che, confesso, se avessi soltanto immaginato nel novembre 2006 quando mi apprestai a dare vita al blog ma anche nel maggio 2008 quando mi feci convincere a passare dal blog “Servizi Vincenti” al sito “Ubitennis.com”, non credo avrei avuto il coraggio di affrontare. E’ stata pure incoscienza di quel che mi aspettava, e l’entusiasmo di alcuni dei miei primi collaboratori, a farmi dire: “Beh ragazzi proviamoci…”.

Oggi lo rifarei? A momenti sì perché naturalmente amo questa mia, vostra creatura, in modo esagerato e con una dedizione assoluta, e a momenti no, perché la fatica è enorme e proporzionale alle energie che ci vorrebbero.

Anche perché le difficoltà di coordinare un corpo redazionale in continua espansione (sebbene il turn-over sia stato in fondo minimo rispetto a quelle che sono le ordinarie dinamiche di un sito web al suo interno) sono crescenti e non sempre io riesco a trattenermi dal sottolineare criticamente certe piccole carenze…come se io fossi il direttore di un vero quotidiano all’interno del quale tutti avessero l’esperienza e il tempo di veri professionisti del giornalismo. Ma chi mi vuole bene (tutti sennò ...li fustigo!) ha imparato a sopportarmi. Anche perchè sanno che a tutti loro voglio gran bene e per tutti io mi auguro e auguro loro il massimo del bene.

Molti dei ragazzi che collaborano a Ubitennis hanno fatto progressi fantastici e io ne sono, indirettamente, assai orgoglioso. Diversi di loro hanno trovato sbocchi anche professionali., assunzioni o collaborazioni part-time, in media del settore, dopo essere approdati a Ubitennis da semplici ma sconosciuti appassionati di tennis. Lo sforzo comune a tutti noi è sempre stato quello di provare a migliorarsi sempre e credo che pian piano ci dovremmo riuscire.

Ubitennis è finalmente riuscito a permettersi un collaboratore a tempo pieno in Riccardo Bisti, prezioso supporto, ad aiutare qualche suo collaboratore a conquistare il tesserino giornalisti con collaborazioni retribuite, a procurarsi una cinquantina di accrediti stampa per tornei sparsi in giro per il mondo, a dare qualche minimo rimborso spese per alcune trasferte, a procurarsi qualche ospitalità per i suoi collaboratori qui e là. E ciò è stato possibile anche grazie a quel sostegno che qualcuno di voi ha voluto darci cliccando lassù accanto al leaderboard (e al mio faccione eh eh) di Ubitennis, dove si legge "sostienici e diventa un tennis-fan---atic". E' stato un impegno non indifferente per la nostra mini-struttura organizzarsi per inviare cappellini, tshirt di ubitennis e libri vari, ma credo che ci dovremmo essere riusciti (chi fosse ancora in attesa per favore mi avverta...) e sono rimaste ormai poche misure delle varie taglie di t-shirt (avrei dovuto ricordarlo prima di Natale....ma la testa non riesce a seguire tutto) , anche se invece di cappellni e libri c'è ancora una discreta disponibilità.

E' evidente che un sito di tennis in Italia non può essere ancora un business. Ma noi siamo contenti lo stesso.

Siamo sempre aperti ai vostri suggerimenti ed anche a nuovi innesti di volontari un po’ in tutti i settori _quello delle traduzioni in particolare va implementato sicuramente perché un nostro obiettivo è quello di sviluppare maggiormente l’interazione fra la pagina inglese e quella italiana…; (personalmente sono convinto che molti argomenti che si leggono di qua si leggerebbero anche di là e viceversa e non trovo che i siti angloamericani siano molto più completi del nostro) _ fermo restando l’antico principio che per tutti deve restare un piacere collaborare e che quindi non si può pretendere da nessuno un impegno superiore alle due/tre ore alla settimana, eccezione fatta per i vicedirettori e i “capitani” di ciascuna giornata della settimana perché è chiaro che questi hanno inevitabilmente maggiori responsabilità rispetto ai redattori “ordinari”.

Per il resto le cose che scrivevo un anno fa andrebbero quasi tutte bene anche oggi, compresa la speranza che il tennis italiano cresca. Senza eccedere in trionfalismi precostituiti e/o propagandistici, va detto che il 2010 ha riservato soddisfazioni importanti, prima fra tutte l’inattesa e straordinaria impresa di Francesca Schiavone al Roland Garros, prima italiana di sempre a conquistare uno Slam. Il giovedì in cui Francesca ha conquistato la finale del Roland Garros Ubitennis ha registrato 23.000 visite, un piccolo record anche per noi (anche se essere costantemente sopra le 8.000 visite perfino nel mese di dicembre quando il tennis è fermo significa forse ancora di più, significa essere riusciti a raggiungere una fidelizzazione davvero notevole dello scoglio duro di voi nostri lettori più affezionati…seppur non necessariamente tutti estimatori).

Poi la contemporanea presenza di due ragazze italiane fra le top-ten per un certo periodo (con Francesca anche Flavia). Anche questa è stata una “prima assoluta”.

Un anno fa mi auguravo un terzo successo in Fed Cup ed è arrivato: poco importa che le squadre battute non siano state straordinarie. Abbastanza straordinaria è certamente la compattezza e l’omogeneità della nostra, forte nei singolari, forte in doppio, e assai unita. Se le nostre ragazze riuscissero a fare nel 2011 quanto hanno fatto nel 2010, beh credo che tutti sottoscriveremmo.

In campo maschile invece il bilancio è stato molto meno lusinghiero, Anche se Potito Starace è riuscito a chiudere l’anno tra i top-50, non mi aspettavo che Simone Bolelli incontrasse tante difficoltà e speravo che Fabio Fognini (pur protagonista di alcuni exploit importanti e significativi riguardo al suo potenziale) e Andreas Seppi crescessero di più. Anche da Tirrenia, dal settore junior e dai due fratelli Trevisan, mi attendevo di più. Registro con soddisfazione, ma per adesso senza illudermi, i progressi di Quinzi, mi addolora lo stop dovuto a motivi fisici di Miccini. I nomi dei ragazzi su cui puntare sono talmente pochi…questo è l’aspetto più preoccupante.

La Fit ha celebrato a più riprese, e da ultimo con la Festa del 18 dicembre, il suo centenario trascurando discreta eppur significativa parte dei suoi primi 90 anni _ lettera di Canè a parte, davvero troppe le dimenticanze “volute” e francamente esecrabili _ ma inneggiando soprattutto alla gestione dell’ultimo decennio d’impronta binaghiana. Molti se ne saranno resi conto e si saranno fatti un’idea. Aggiungere quel che penso io al riguardo, in questo clima natalizio, non mi pare sia il caso. Posso solo dire che mantenere un “low profile”, comportarsi all’inglese con lo stile dell’understatemen, sarebbe stato molto più signorile e alla fine assai unanimemente più apprezzato.

Ciò anche se perfino il nostro Parlamento, quindi i nostri rappresentanti della Politica con la P maiuscola (quella dello sport è con la p minuscola) , ultimamente ci hanno fatto vedere comportamenti raccapriccianti, assolutamente imbarazzanti. Il Paese è quello che è e  se esprime quei modelli di comportamento nella Politica con la P maiuscola, non ci si può davvero scandalizzare per il livello di quello con la p minuscola.
Mi permetto soltanto di esprimere un augurio per l’immediato futuro: quello che attorno al tennis si riesca a ricreare quel clima di serenità che dovrebbe essere un obiettivo primario e non secondario per chiunque abbia a cuore le sorti del nostro sport. Mi auguro dunque che scompaia quella litigiosità (anche giudiziaria) che ha caratterizzato quest’ultima epoca federale, che cessino dunque le piccole grandi vendette, le piccole grandi meschinità, i piccoli grandi affronti, le epurazioni di grandi campioni del passato, quelle esternazioni della direzione della comunicazione che _ anche su Supertennis _ non hanno certo contribuito a rasserenare l’ambiente. L’occasione del trionfo di Francesca Schiavone a Parigi _ un momento di grande felicità per tutti _ poteva essere “sfruttata” anche nel senso che dico, ma purtroppo non è stato così. Anzi. Un vero peccato.

Un augurio utopistico il mio? Forse, ma almeno lasciatemi sognare in un ravvedimento generale.

A livello internazionale invece direi che le cose sono andate bene….Rafael Nadal e Roger Federer, citati in rigoroso ordine di classifica Atp, hanno dato spettacolo, conquistando quasi tutto il conquistabile, quattro Slam su quattro più la Masters Cup.  Non soltanto i loro successi ma i loro comportamenti hanno in genere contribuito ad esaltare il movimento tennis, hanno giovato al loro sport più di quanto non abbiano fatto tutti gli organismi politici che operano nel microcosmo tennis: alludo all'ITF che sembra l'unico organismo a non rendersi conto dei problemi di identità dell'attuale Coppa Davis, dello scarso peso internazionale che riscuote la Fed Cup (snobbata purtroppo da troppe nazioni), alludo all'ATP che cambia il calendario del 2012 senza apparentemente rendersi conto dei danni che farà al Masters 1000 di Parigi-Bercy e alla stessa Masters Cup di Londra, alludo alla WTA che insiste nel fare il Masters Bis di Bali nella stessa data della finale di Fed Cup, alludo a tante federazioni (inclusa quella serba...che riesce a gestire male perfino il suo primo trionfo in Coppa Davis) che si dimostrano inadeguate ai tempi in cui viviamo.
Djokovic si è consolato con la Coppa Davis, Murray con qualche vittoria di prestigio nei Masters 1000, e la seconda finale in uno Slam. Restano un gradino o due più sotto alle due Superstar, ma un po’ più su del miglioratissimo Soderling, di Ferrer, Roddick e francesi vari.
Fra le donne Kim Clijsters è tornata forse ancora più forte di quando aveva lasciato, al contrario di Justine Henin che nel 2011 dovrà far meglio del 2010 se vorrà tornare fra le prime del mondo in un ranking che rischia di veder scomparire dalle zone alte anche le sorellone Williams, sempre più spesso - è il caso di dire visti i recenti e prolungati infortuni _ appiedate.

Concludo ( o non concludo? ogni cinque minuti mi vengono in mente cose che ho dimenticato di dire.... e le aggiungo a pezzettini continui in fondo o anche in mezzo) ringraziando tutti voi lettori per l’attenzione che ci avete dedicato, e ovviamente ringraziando anche i tutti i collaboratori di Ubitennis che questa volta non citerò uno per uno _ correndo il rischio di dimenticarne alcuni _ ma che sono tutti nel mio cuore. Non voglio sembrare retoricamente patetico, ma davvero sono affezionatissimo a tutti i miei ragazzi, quasi fossero tutti figli miei. So che non facendo distinzioni o apprezzamenti individuali rischio di essere ingiusto con coloro che si impegnano di più _ e alcuni dall’inizio del blog e/o del sito _ e non è detto che quelli che appaiono di più all’esterno siano i più bravi o da me più apprezzati da chi mi aiuta a svolgere il pesante lavoro quotidiano.

Tanti cari auguri a tutti, lettori e collaboratori. Buon Natale, Buon Anno, Buon Tennis a tutti

Seguira ancora? (può essere...) 

 

Ubaldo Scanagatta

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