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29/12/2010 12:57 CEST - Il gioco di Ubitennis

Virtual Tour 2011: la stagione d'oro

FANTATENNIS- La stagione tennistica si avvicina al suo inizio e anche il Virtual Tour scalda i motori: potrai giocare contro altri virtualtennisti già dal 5 gennaio, per quella che si preannuncia come la più lunga stagione di pronistici nella storia del gioco. Non si vince niente, tranne il rispetto della comunità, il divertimento. E la possibilità di diventare Virtual numero 1 del mondo. E quest'anno c'è anche un rulebook. Gianluca Comuniello

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Il Virtual Tour è il gioco di pronostici gratuito e senza premi di Ubitennis, nato nel 2007 per iniziativa del sottoscritto...
Ok. Ormai la storia la sanno tutti (almeno, tutti quelli a cui può interessare). Era la calda estate del 2007, Federer stava vincendo a Cincinnati il cinquantesimo torneo della sua scintillante carriera, Nadal stava vivendo la solita estate da gomme a terra che lo caratterizzava prima del 2008 e io ero in vacanza in agriturismo (perdonatemi, era l'unico modo di vedermi scritto in una frase che comprendesse Federer e Nadal). E' in questo preciso momento che Virtual Capo, il gran capo dei giochi virtuali mi fece visita e mi portò lo spirito del gioco all'epoca molto innocentemente noto come fantatennis. Virtual Capo mi disse anche una cosa che sul momento io non capì: “Un giorno si presenterà sulla tua strada il Lupo che Canta, affiancato dal suo compagno d'armi, +PSTN+. Puoi decidere di spronare il tuo cavallo, ignorarli e passare oltre. Puoi decidere di fermarti ed ascoltare cosa hanno da dirti. Da questa tua decisione dipenderà la direzione che il gioco prenderà”.
Mi ci voleva un altro gran capo radiofonico per rispondere a tono a tale profezia, ma allora non lo conoscevo e quindi decisi banalmente di far partire il gioco. Che molto successo ebbe fra le genti. Un gruppo compatto di seguaci si riunirono intorno ad esso, che nel frattempo aveva cambiato la sua anima ed il suo nome in Virtual Tour. Il gioco fu replicato nel 2008 con un vero e proprio circuito e così anche nel 2009 e durante quell' anno, noto anche come anno 3 del Virtual Tour, per la prima volta il Lupo che Canta mi contattò, proponendomi magnifiche e progressive sorti per il gioco. Alcune di queste magnifiche sorti e progressive si svilupparono così nel 2010 (anno 4 VT), anno in cui venne messa a punto un'idea che sembrava semplice e come tutte le idee semplici porta a conseguenze che possono essere grandiose. L'idea era quella di trasformare il Virtual Tour in qualcosa di totalmente simile al Tour tennistico: ciò voleva dire più tornei, ciò voleva dire iscrizioni e entry list, ciò voleva dire eliminazioni dirette, ciò voleva dire circuito challenger... ciò voleva dire mal di testa assicurati.
“Ma no, ma no” mi rassicurava il Lupo che Canta “con il fido +PSTN+ abbiamo ideato questo foglio di calcolo...” diceva aprendo l'ennesimo foglio excel.
E così più o meno che nasce il Virtual Tour 2011(anno 5 VT), un gioco dove non si spende niente, non si vince niente, ma ugualmente scorre del sangue (virtuale ovviamente). Ci sono eroi e leggende, come in ogni saga che si rispetti: il dominio appassito di Andrea Caraibi, quello ancora splendente di Singwolf, l'antagonismo di Max, la crisi di risultati di Enzo Cherici. Sono loro i nostri Virtual tennisti, che ucciderebbero la nonna per scalare una posizione nel Virtual Ranking. Le novità sono tante e succulente, già nei protagonisti: Ferreira Pinto dei poveri, Panatta72, Nilus e tanti altri sono saliti agli onori delle cronache nel 2010 e sono chiamati a confermare la loro voglia di protagonismo nel 2011, opposti ad una vecchia guardia che non ne vuole sapere di abdicare.
Dovrei a questo punto spiegarvi come si gioca, ma addentrarmi in una disquisizione di regolamento all'interno di un pezzo che vuole essere promozionale può risultare rischioso assai: per il dettaglio delle regole vi rimando alla pagina del Virtual, qui mi limito a dirvi che il meccanismo, tolti tutti i pizzi e i merletti, è molto semplice: indovinare più pronostici del tuo avversario. Questo è il fulcro del gioco.

Sfidare chiunque, anche gli “espertoni” del sito e batterli in un confronto diretto.

Poter andare al bar e dire agli amici: “mi sono qualificato ai quarti degli Australian Open battendo Riccardo Bisti” (se gli amici vi rinchiudono, non è questione che ci interessa...)
Poi ci sono le classifiche, certo, importantissime come nel tennis vero, ci sono le entry list, ci sono un po' di regole da rispettare. Ma alla base di tutto c'è la voglia sfrenata di fare un punto più dell'avversario. Quest'anno il calendario è particolarmente ricco: si comincia già il 5 gennaio. Mai il Virtual Tour era cominciato così presto. I tornei su cui ci si sfiderà sono Auckland e Sidney, e si comincerà a giocare dai tornei di qualificazione, altra gustosa novità di quest'anno che porta il VT ad essere ancora più vicino al format del tennis vero. Contestualmente, di lì a pochi giorni partirà il primo challenger, altra importante novità: gli sconfitti dei primi turni di Sidney e Auckland potranno sfidarsi nei tornei del circuito minore. Poi andremo ovviamente a Melbourne per il primo slam della stagione. Il campione uscente è singwolf: fatelo uscire!!! Anche questo, come tutti i tornei, avrà il side event, cioè il challenger per i prematuramente sconfitti. A Febbraio inizierà la Davis del Virtual per poi andare dagli sceicchi del Dubai. E via così, ricalcando il calendario reale e il sistema di attribuzioni di punti del vero circuito. La nostra classifica entry vede al comando Singwolf (scalzatelo, per favore!!!) seguito da The Boss e Ivanissimo, ma mentre i primi due hanno pesanti cambiali in scadenza, il terzo può fare un buon bottino nella trasferta australiana. I giochi sono aperti e tutti possono giocare, basta leggere il regolamento, presente anche in inglese.
Voglio concludere dicendo che in questo 2011 lo sforzo per aumentare anche la comunicazione è stato notevole: ci sarà un forum, una chat, con la possibilità anche di interventi in inglese per gli utenti stranieri. Insomma, talmente tante novità che l'unico passo che ci resta da fare è quello di aprire un TV del Virtual in cui mandare in diretta i sorteggi dei tabelloni e le interviste post-gara. Il nome sarebbe anche già pronto: VT-TV. Virtual Tour, il posto più pazzo dove mettere un appassionato di tennis.

Gianluca Comuniello

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker