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31/12/2010 14:04 CEST - Analisi

Roger discende
da Ivan Lendl?

TENNIS - Un interessante articolo del Bleacher Report avanza una tesi ardita e suggestiva: Rafael Nadal e Roger Federer sarebbero una ‘evoluzione’, ognuno a suo modo, di Ivan Lendl. Un punto di vista che mira a rivalutare uno dei più controversi ‘grandi’ del tennis, attraverso l’analisi degli aspetti più salienti del suo modo di essere tennista. A cura di Marco Sicolo

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evoluzione

Otto Slam conquistati in carriera, 270 settimane al n. 1, eppure quando si parla dei più grandi di tutti i tempi, i nomi che ricorrono sono quelli di Federer, Borg, Laver, Sampras. Quasi mai il suo.

Il problema se l’è posto, analiticamente, il sito Bleacher Report, che azzarda una tesi piuttosto sorprendente: l’Homo Nadal e l’Homo Federer discenderebbero direttamente da Ivan Lendl.

L’ipotesi è interessante e spericolata, e proprio per questo ci sembra il caso di proporvela: vi saprà convincere?

L’articolo, a firma di D. Kay, parte senza mezzi termini:

“È una vergogna che Ivan “Terminator” Lendl non riceva gli elogi che merita per quanto ha ottenuto nel tennis. Raramente, se non mai, viene menzionato in una stessa frase con gli altri grandi del tennis.

Eppure, guardando più da vicino ciò che ha fatto per il tennis, e il modo in cui giocava, diventa evidente come Rafael Nadal e Roger Federer siano un’evoluzione di Ivan Lendl.”

L’analisi del sito americano entra poi nel vivo, evidenziando i quattro punti che secondo l’autore proverebbero la tesi… evoluzionistica. A noi, meglio dirlo subito, è parso convincente solo a tratti. Ma su alcuni punti, va detto, ci sembra maledettamente nel giusto.

“ATLETICITA’:
Sebbene Bjorn Borg sia stato un grande atleta con grande energia, Lendl portò il tutto ad un livello completamente nuovo. La sua dedizione alla condizione fisica lo aiutò ad ottenere una forma straordinaria, come mai nessuno ebbe prima di lui. Il ceco usava un approccio scientifico nel prepararsi ad un incontro.
Nadal e Federer sono stati i giocatori più in forma degli ultimi sette anni. Il primo lo ha dimostrato più volte, con le innumerevoli ore di allenamento e il numero di tornei giocati di fila. Lo ha dimostrato anche nel modo in cui recupera dagli infortuni e torna più forte di prima.
Federer, dal canto suo, non si è mai ritirato da un match, e ha giocato più di 80 incontri in cinque stagioni diverse, oltre al fatto di aver giocato molti tornei di seguito.

evoluzione

“COMPETITIVITA’:
Lendl è stato sempre conosciuto per essere un fiero competitore e molto forte dal punto di vista mentale. Raramente lo si è visto frustrato in campo, e non si è mai dato per arreso. In sostanza, lui odiava perdere; disse una volta: “E’ una pessima sensazione. Odio perdere”.

Questa competitività lo ha portato ad allenarsi per ore ed ore. Come disse uno dei suoi più autorevoli avversari dell’epoca: “Nessuno,nello sport, ha mai lavorato tanto duramente quanto lui”(John McEnroe).

Nadal e Federer sono senza dubbio i migliori competitori che questo sport abbia mai visto. Lo spagnolo ripete in continuazione che qualsiasi cosa faccia, lo fa al 100%; e soprattutto, sul campo è mentalmente incrollabile, qualsiasi cosa avvenga durante il match.
Per quanto riguarda lo svizzero, è stato detto più volte che non abbia la stessa competitività di Nadal. Ma allora come spiegare i 16 Slam e gli altri innumerevoli titoli? A 29 anni, Federer ha ancora voglia di dimostrare di essere il miglior tennista del mondo.

“COSTANZA
Molti dei record detenuti oggi da Roger Federer una volta appartenevano ad Ivan Lendl. La più lunga striscia di semifinali Slam consecutive, il maggior numero di finali Slam, il più alto numero di finali di tornei vinte di fila, e la lista potrebbe continuare a lungo. La consistenza di ‘Terminator’ non aveva paragoni.
Lendl era sempre descritto come una macchina, a causa della perfetta continuità che aveva nel corso degli anni, e nel corso di ogni singolo torneo (una volta vinse tre tornei, in tre settimane, su tre differenti superfici). In aggiunta, praticamente ogni colpo da lui eseguito appariva esattamente uguale a se stesso, ogni volta che lo ripeteva.

La consistenza di Nadal si è appalesata in principio sulla terra rossa, dove è riuscito ad accumulare 81 incontri consecutivi vinti. Ed è una statistica pazzesca, considerando quanti specialisti della terra rossa siano in circolazione. In più, è riuscito a portare una costanza simile anche sulle altre superfici: quattro finali a Wimbledon in cinque anni non sono poche!

Conosciamo tutti la consistenza di Federer. 10 finali di Slam consecutive e 23 semifinali, più 237 settimane consecutive al n. 1 del ranking, dicono tutto. La costanza di Lendl sembrava impossibile da eguagliare. Che dire allora di quella di Federer?

“TATTICA E DIRITTO (Preparatevi, questa è la parte secondo noi un po’ più spericolata dell’intera tesi, ndr)

L’aspetto più rilevante e che ha fatto di Lendl uno dei più grandi giocatori della storia era il suo colpo preferito: il diritto in corsa.

Il modo in cui Nadal e Federer giocano oggi è un evoluzione, un potenziamento, un “upgrade”, del modo in cui giocava Lendl.

Lui sapeva che il suo rovescio non era così forte come il suo diritto, e per questo motivo rimaneva più spesso sul lato sinistro del campo,per due ragioni:
1 – sarebbe così stato più facile per lui ‘girare attorno’ al rovescio e colpire di diritto;
2 – lasciando campo aperto alla sua destra, il suo avversario era tentato di indirizzare la palla verso quella parte. In ogni caso questo significava giocare sul diritto di Lendl, lasciando che il ceco potesse liberare il suo famoso diritto in corsa, con effetti devastanti.

Ovviamente Lendl non fu il primo a fare questo, ma grazie ai suoi altissimi livelli di energia e di costanza nel colpire la palla, usava questa tattica letteralmente ogni volta che scendeva in campo. Lui ha fatto sì che questo stile di gioco si diffondesse nel circuito.

Una volta usato il suo diritto, avrebbe successivamente dominato lo scambio con questo suo colpo di fiducia, aggiungendoci un largo uso del top-spin, molto più di quanto venisse generalmente adoperato all’epoca, per mantenerne il controllo.

“Gli attuali n. 1 e 2 giocano entrambi in questa stessa identica maniera (Boom!, ndr). Grazie alla netta superiorità della loro forza, dei loro diritti e della loro costanza, possono usare questa tattica con effetti ancora più devastanti rispetto a quelli che otteneva Lendl, oltre ad essere capaci di tirar fuori vincenti da qualsiasi parte del campo.
Perciò, sebbene si parli poco di quanto Ivan Lendl ha rivoluzionato la figura del tennista e il gioco stesso del tennis, sarebbe giusto tener presente che lui, tennisticamente, ‘vive’ ancora attraverso le sue (molto) evolute nuove versioni: Rafael Nadal e Roger Federer.”

lendl

Bene, vi siete fatti la vostra idea. Forse coincide con quella che avevate prima di leggere qui, forse un po’ è cambiata.
A noi sembrava opportuno, quasi bello, rendere omaggio, se non giustizia, ad uno dei tennisti più amati ma soprattutto più ‘odiati' da tutta una generazione, come spesso capita a chi dà la sensazione di vincere sempre e comunque. Ma forse è anche questo un aspetto da prendere in considerazione per valutare la grandezza di un giocatore: quanto la sua forza porti una grossa fetta di pubblico a detestarlo.

 

Ivan Lendl su Wikipedia
 

 

Marco Sicolo

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