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31/12/2010 18:00 CEST - Esibizione di Abu Dhabi

E' sempre Federer-Nadal

TENNIS - Finalmente, al terzo tentativo, ad Abu Dhabi si sfideranno Nadal e Federer. Il modo migliore per iniziare il nuovo anno. Il numero uno ha avuto la meglio su Berdych, superato con il punteggio di 6-4 6-4, mentre Federer, dopo aver perso il primo set, ha sconfitto Robin Soderling (6-7 6-3 6-3 lo score), che lo aveva battuto negli Emirati Arabi giusto un anno fa. Alessandro Mastroluca e Alessio Morra

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Sul cemento blu di Abu Dhabi, Nadal e Federer hanno chiuso il 2010 e inizieranno la nuova stagione con un grande classico, perché il numero uno del mondo ha superato Berdych mentre lo svizzero ha piegato in tre set Robin Soderling. Quello di Venerdì era un programma intrigante per la World Championship di Abu Dhabi, giunta alla terza edizione, visto che oggi erano in campo i protagonisti della finale del Roland Garros ’09 e quelli della finale dell’ultimo Wimbledon.

Soderling, di giallo vestito, reduce dalla vittoria, 6–1 al terzo, su Tsonga, è partito meglio rispetto a Federer, ed ha conquistato il tie-break del primo set, per sette punti a tre. L’ex numero uno del mondo, con fascia gialla (evidentemente il colore è di moda), ha immediatamente reagito, nonostante fosse abbastanza cupo in volto.
Un break ottenuto in avvio di secondo set ha portato il match in parità. Il sei volte vincitore di Wimbledon nel terzo set riconquista il sorriso e porta casa il match. Decisivo un break nell’ottavo gioco, ottenuto con un errore di dritto di Soderling. A fine match lo svizzero era moderatamente soddisfatto: “E’ sempre bello vincere. Sono tornato oggi, e credo di aver giocato meglio nel secondo e nel terzo set.” Soddisfazione legittima considerato che aveva perso proprio con Soderling un anno fa negli Emirati.

All’imbrunire sono scesi in campo Nadal e Berdych. Il ceco, vittorioso ieri su Baghdatis, è partito fortissimo, con i piedi dentro al campo si è imposto soprattutto con il dritto. Nadal, accompagnato da Francisco Roig e dalla sua fidanzata Xisca, ha dimostrato di avere già una buona condizione fisica. Arbitro dell’incontro l’italiano Romano Grillotti. Il quarto gioco ha dimostrato che anche quando si gioca un’esibizione, e si hanno, già, migliaia di dollari garantiti, nessuno vuole perdere. Il quarto games è durato almeno una decina di minuti. Nadal e Berdych si sono battuti come se fosse una partita vera. Sul quattro pari il break che ha deciso set e match.  Il numero uno del mondo vince uno scambio da Nadal e poi con l’aiuto del falco conquista il break. Nella seconda partita agilmente Rafa si porta sul quattro a uno, poi un lieve passaggio a vuoto che riporta in scia il ceco, ma quando è il momento di chiudere Nadal non si distrae e con un doppio 6 – 4 Berdych è battuto.
Nadal vincitore un anno fa, finalista nella prima edizione (perse da Murray) domani sfiderà Federer, il modo migliore per iniziare il 2011 per il tennis. La finale di Abu Dhabi sarà la ‘bella’ dopo le vittorie casalinghe – di Roger a Zurigo e di Rafa a Madrid – nelle due esibizioni disputate pochi giorni prima di Natale. (Morra)

FEDERER - SODERLING (Mastroluca)

In finale il primo dell'anno, in finale tutto l'anno. E' la speranza, sostenuta dalla saggezza popolare, dei tifosi di Federer dopo la vittoria in rimonta dello svizzero nell'antipasto, non ufficiale, del 2011. L'anno scorso Soderling aveva vinto in rimonta, anche se il suo unico successo registrato dalle statistiche rimane quello ottenuto nei quarti del Roland Garros 2010, che ha interrotto la serie di 23 semifinali consecutive negli Slam dello svizzero.

Stavolta è lo svizzero che ribalta la situazione e chiude 6-7 6-3 6-3 in quasi due ore di buon tennis, soprattutto nella seconda parte. Per lo svizzero segnali positivi sulla tenuta atletica e il ritrovato rovescio. Soderling cede invece alla distanza: primo set incoraggiante, negli altri due soffre la varietà dello svizzero e paga la minore incisività della seconda di servizio. Niente di nuovo sul fronte occidentale, diremmo, per il neo-coach Pistolesi, considerate le quindici vittorie di Federer su sedici confronti diretti a livello ATP.

Il primo set vive tre tempi distinti. Una lunga fase di rodaggio, con otto palle break complessive nei primi nove game e un finale più in linea con le loro caratteristiche portano al tiebreak. Ma qui Federer, che era sembrato il più brillante per 12 giochi, si abbandona a tre errori decisivi.

Cresce, però, nel secondo. Si fa preciso al servizio, aggressivo alla risposta e reattivo nello scambio da fondo: due break sigillano la superiorità dell'elvetico e allungano la semifinale. Nel terzo, si replica fino alla vittoria.

Federer riparte da dove aveva terminato la scorsa stagione, da un braccio sciolto anche lungo la diagonale del rovescio, che gli dà la prima palla break, annullata con un ace.

Come l'anno scorso, nel primo set Soderling sembra già abbastanza in forma: servizio e dritto "se li porta da casa", la tenuta nello scambio da fondo, però, è un work-in-progress, e tenderà a scendere dalla metà del secondo set.

Quando serve, lo svedese sa che deve rischiare di più, deve unire la potenza e la precisione, deve tirare forte e cercare le righe. Appena riesce a puntare i piedi e sviluppare potenza senza colpire in corsa, Soderling diventa spesso ingiocabile. Ma l'opportunità non gli capita con la frequenza che vorrebbe. Pistolesi, comunque, appare soddisfatto.

In avvio, le palle break si sprecano. Ne annulla due Soderling nel terzo gioco, ne salva tre di fila Federer nel game successivo, e nemmeno un nastro che accorcia la traiettoria del suo rovescio aiuta lo svedese, che vede svanire la chance di fare corsa in testa quando il suo passante lungolinea di dritto finisce mezzo metro largo.

E' una partita di piccole perle e, soprattutto, di piccole mancanze. Entrambi necessiterebbero di un po' di brillantezza in più, a entrambi manca sempre qualche centimetro, in altezza o profondità, per trasformare le palle break.

Negli ultimi tre giochi, il servizio diventa dominante: chi risponde assomma solo due punti. Il tie-break è, così, conclusione inevitabile. Due errori di Federer lanciano Soderling avanti 4-1, un dritto inside-out da sinistra largo gli regala il 7-3 finale.

E' lo svizzero il primo a brekkare, nel terzo gioco del secondo set, grazie a un rovescio diagonale stretto che Soderling non riesce a rialzare.

Federer spinge gradualmente indietro lo svedese, si installa dentro il campo e lo costringe a giocare come meno gli piace, in difesa. Soderling, che estrae comunque dal cilindro un paio di bei passanti, anche di rovescio che non sono certo la sua specialità, soffre soprattutto con la seconda di servizio. E' significativo come la sua posizione, nel rispondere alle seconde palle di servizio, sia di mezzo metro più arretrata rispetto a quella di Federer.

Il numero due del mondo spreca, pagando la fretta di chiudere il colpo, due palle break nel nono gioco ma prima il Falco, poi un nastro benevolo, gli regalano il secondo break che vale il secondo set.

In avvio di terzo set, Soderling sembra cercare strategie alternative. Prende più spesso la rete, ricorre perfino al chip and charge con approccio di rovescio lungolinea.

Il parziale segue la successione dei servizi fino al 4-3 Federer. Qui Soderling inizia a scrivere la sua sconfitta. Subisce il break e riesce solo a ottenere un 15 nell'ultimo gioco.

Sarà anche un'esibizione, ma i motivi di ottimismo per i federeriani non mancano.

Alessandro Mastroluca e Alessio Morra

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