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08/01/2011 17:41 CEST - ATP DOHA

Davydenko mette Nadal al tappeto

TENNIS - Roger Federer e Nikolay Davydenko sono i due finalisti del torneo di Doha. Lo svizzero ha sconfitto in due set Jo-Wilfried Tsonga (6-3 7-6), mentre il russo ha strapazzato Rafa Nadal (6-3 6-2). Kolya ha giocato su livelli straordinari, ma ha anche approfittato di un numero 1 menomato (febbre?) nella potenza dei colpi. Paolo Giua e Francesco Pagani

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Roger Federer - Jo-Wilfried Tsonga 6-3 7-6(2) (Paolo Giua)

Roger Federer c'è. La testa di serie numero 2 si conferma sconfiggendo in due set il francese Jo-Wilfried Tsonga nella prima semifinale del Qatar ExxonMobil Open di Doha. Partita non facile comunque per l'ex leader della classifica Atp: 6-3 7-6. I precedenti tra i due erano favorevoli allo svizzero che nell’ultima sfida agli scorsi Australian Open aveva strapazzato Tsonga con un perentorio 6-2, 6-3, 6-2.

Il primo set inizia con un buon Federer che, dopo aver tenuto la battuta nel primo game dell’incontro, sfrutta la prima palla break concessagli da Tsonga nel secondo gioco, vince il game di servizio e si innalza sul 3 a 0, con un parziale di 12 punti a 2. Da questo punto il set diventa molto equilibrato con i giocatori che riescono a tenere senza troppi patemi i propri game di battuta, con qualche bella giocata di entrambi. Eccellente, per esempio, il lob di rovescio sulla linea di fondo di Tsonga sul 4-1. Bastano 26 minuti a Federer per conquistare il primo parziale.

Il secondo set inzia con un buon turno al servizio di Tsonga che, deciso a non permettere allo svizzero di portarsi subito avanti come successo a inizio partita, piazza i primi due aces della sua partita. Federer, tuttavia, dopo aver raggiunto il transalpino sull’uno pari, riesce a procurarsi due palle break, grazie a due buone risposte molto profonde (e uno Tsonga un po’ lento nell’uscita dal movimento del servizio), entrambe annullate con coraggio dal giocatore francese che, sul proprio vantaggio, fallisce ancora una volta la finezza sotto rete, ma si rifà subito con una bella volée di dritto che lo porta sul 2-1.
Federer sembra leggermente calato rispetto al primo parziale, ma Tsonga non sembra deciso ad approfittarne e con tre errori non forzati permette all’ex n°1 del ranking di raggiungerlo sul 2 pari. Nel gioco successivo lo svizzero recupera sul servizio dell’avversario da 40-0 a 40-40, ma il francese riesce a vincere il game e per la prima volta nel match, su 3-2, riesce a portare ai vantaggi Federer nella battuta, il quale, però, con un buon dritto pareggia il conteggio dei game sul 3-3.
Da qui in poi lo svizzero non concederà più un punto sul suo servizio ( a fine match saranno 18 punti consecutivi) e i breve tempo si arriva a tie-break, grazie anche ad una correzione del falco che assegna il terzo ace della partita ad uno Tsonga sotto 15-30 sul 5 pari, che, in caso contrario, avrebbe concesso due palle break a Federer.
Nel tie-break il transalpino parte bene con un buonissimo rovescio in allungo, ma sul 2-2 è ancora una volta il tocco a costargli caro e una demi-volée venuta male regala al giocatore rossocrociato il primo minibreak. Federer sfodera il terzo ace del match (il primo del set), innalzandosi sul 5-2 e, spingendo sul dritto di Tsonga, si procura quattro match point: basta il primo, nel quale dopo un bello scambio con entrambi i giocatori a rete uno schiaffo al volo dello svizzero mette la parola fine alla partita, che finisce 6-3, 7-6(2) in un’ora e 21 minuti.

Buona prestazione per Federer che, sebbene abbia avuto un leggero calo ad inizio secondo set, è sempre stato solidissimo al servizio (83% di punti con la prima e 80% con la seconda) e non ha concesso nulla al francese, che comunque dimostra una buonissima ripresa dall’infortunio al ginocchio che lo aveva colpito alla fine del 2010, impedendogli di prendere parte alla finale di Coppa Davis (poi persa 3-2 dai francesi).

Davydenko b Nadal 6-3 6-2 (Francesco Pagani)

Dopo la finale del 2010 si trovano di fronte ancora una volta loro, questa volta per aggiudicarsela: Nikolay Davydenko e Rafael Nadal. L'anno scorso il vincitore era stato il russo che si era imposto 0-6 7-6(8) 6-4. Gli scontri diretti dicono 5 vittorie a 4 per Davydenko. L'ultima vittoria di Rafa risale a Barcellona nel 2009, dove si impose 6-3 6-2. Ma ora iniziamo, basta statistiche, si gioca.

Inizia a servire Davydenko, che si dimostra subito aggressivo e chiude il game 40-30. Nadal pareggia subito, si porta 40 a 0 a suon di prime, si fa rimontare 40-30 per poi chiudere con un dritto in sventaglio lungolinea. Uno pari. Serve Davydenko e la partita inizia a decollare. In un attimo il russo si trova sotto 0-40 con qualche errore di troppo: due errori gratuiti e un passante lungolinea di dritto di casa Nadal. Alla prima possibilità lo spagnolo realizza dunque il break: Davydenko affossa a rete un rovescio incrociato. È qui che ti aspetti la fuga, il 3 a 1 secco.

E invece no: contro break. Questo game, importantissimo nell'economia del primo set, ha visto Nadal regalarci un ottimo punto con volee stoppata di dritto e volee di rovescio sul recupero incrociato di Davydenko ma anche quattro errori gratuiti dello spagnolo. Nel game successivo il russo chiude 40-15 con un dritto vincente e un ace centrale. Siamo 3-2, servizio Nadal, che non spreca nonostante dall'altra parte ci sia un Davydenko che inizia ad aggredire in risposta e a guadagnare metri, siamo 3 pari. E proprio da questo momento in poi la partita sarà a senso unico.

Davydenko infatti continua a spingere come un forsennato e a regalare geometrie perfette: pregevole lo schiaffo di dritto lungolinea del settimo game, che si aggiudicherà 40 a 0. Siamo 4 a 3, serve Rafa. Dopo un servizio vincente, un dritto lungo, un doppio fallo e un errore del russo siamo 30 pari. Ed è qua che Davydenko sforna un rovescio lungolinea in anticipo pazzesco, Nadal chiama il falco inutilmente, è palla break. Nadal annulla, Davydenko si procura la seconda palla break con un ottimo dritto lungolinea, Nadal annulla di nuovo ma alla terza palla break il russo sforna un rovescio incrociato che gli permette di salire 5-3 e servire per il set.

Nell'ultimo game del primo set Davydenko non sbaglia: si porta 40-15 e chiude con un ace sei giochi a tre. Ma la partita non finisce qui, almeno non per Davydenko. Il secondo set si apre infatti con Rafa al servizio e Davydenko aggressivo più che mai, tanto da portarsi 15-40 (due palle break!) con un altro dritto lungolinea su un “frullone” di Nadal di dritto.

La prima palla break è annullata grazie a un servizio vincente, non accade lo stesso per la seconda: lo spagnolo affossa a rete un rovescio non irresistibile. 1 a 0. il secondo game è un'altra conferma per Davydenko, due dritti lungolinea vincenti e un servizio vincente sono le perle di questo game che si conclude a 15.

La partita sembra prendere un solo colore, Davydenko concede spettacolo e Nadal è in crisi: non sta bene, si vede ma allo stesso tempo si trova di fronte un avversario che gioca ogni colpo al massimo, con anticipi mozzafiato. Il terzo game è di nuovo un break, Nadal è falloso, non riesce a trovare continuità.

Anche il quarto game è un monologo: si conclude a 15 dopo due errori di Nadal e due vincenti del russo. La partita sembra volare verso un finale scontato, siamo 4 a 0 servizio Nadal che, dopo essersi portato 40 a 15, subisce un passante incrociato stretto di Davydenko da brividi. Applausi. 40-30. Poi ancora un altro rovescio vincente, 40 pari. Vantaggio Nadal con un bel dritto vincente lungolinea ma la risposta arriva subito: ancora pari, vantaggio di Davydenko e break. Giù il cappello e 5 a 0.

La partita sembra chiusa, è chiusa. Ma dall'altra parte c'è Nadal che riesce a concretizzare il break su Davydenko alla quarta possibilità avuta. Siamo 5 a 1. Nadal serve e in un batter d'occhio si trova 15-40 con due match point da annullare. E li annulla: prima costringe all'errore Davydenko muovendolo da una parte all'altra del campo e poi fa un servizio vincente.

Si porta in vantaggio e poi chiude portandosi 5 a 2. Il pubblico spera di poter prolungare il più possibile lo spettacolo e quindi tutti a incitare Rafa. Sembra possa accadere ancora di tutto: lo spagnolo si porta 0-40 sul servizio del russo. Ma Davydenko ha già perso troppo tempo: si porta 40 pari , concede un'altra palla break, la annulla, si porta in vantaggio e chiude al terzo match point 6-3 6-2 in un'ora e 24 minuti. Giù il cappello davanti a un ritrovato Davydenko, che si è imposto per la sesta volta contro un Rafael Nadal troppo falloso e malato(?), giocando tecnicamente e tatticamente alla perfezione. Roger, c'è da avere paura?

Paolo Giua, Francesco Pagani

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