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14/01/2011 04:32 CEST - AUSTRALIAN OPEN

Quali speranze per l'Italia?

TENNIS – Come si avvicinano gli azzurri all’Australian Open? L’attesa è soprattutto per Schiavone e Pennetta, anche se in Australia non hanno mai fatto sfracelli. E’ lecito aspettarsi buone prestazioni da Errani e Vinci, mentre in campo maschile abbiamo solo tre ammessi di diritto. Dovessimo augurarci un sorteggio benevolo, lo daremmo a Fabio Fognini. Riccardo Bisti

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Magari saremo smentiti, ma (anche) all’Australian Open 2011 dovremo affidarci alle donne. Lo dicono le sensazioni e i numeri. In attesa degli esiti delle qualificazioni, abbiamo 11 italiani ammessi di diritto in tabellone: otto ragazze (Schiavone, Pennetta, Vinci, Errani, Oprandi, Garbin, Brianti e Camerin) e soli tre uomini (Starace, Seppi e Fognini). Schiavone e Flavia Pennetta hanno trasmesso sensazioni contrastanti e nessuna delle due sembra al 100%. Per la campionessa del Roland Garros potrebbe essere anche una scelta: parlando con Renzo Furlan, gli ha indicato i tornei in cui desidera essere al 100%. Tra questi c’è Roma: la Schiavone al top, dunque, dovremmo vederla in primavera. Alla Hopman Cup ha giocato un paio di match (perdendone uno), poi si è ritirata per un lieve problema fisico. A Sydney ha perso al primo turno. Risultati preoccupanti, ma non troppo. La storia insegna che i tornei di avvicinamento all’Australian Open non sono mai così indicativi. E poi Francesca è una che sa esaltarsi nei grandi appuntamenti. L’anno scorso giunse negli ottavi e giocò un’ottima partita contro Venus Williams, ponendo sul plexicushion australiano le basi per quello che avremmo visto sulla terra parigina. Il posto tra le prime otto teste di serie, tra l’altro, dovrebbe metterla al riparo da primi turni troppo insidiosi. Flavia Pennetta non ha mai combinato granchè: in otto partecipazioni, non è mai andata oltre il terzo turno. Dopo il forfait a Brisbane, ha lasciato indicazioni contrastanti a Sydney: l’exploit contro Vera Zvonareva è stato in parte ridimensionato dalla sconfitta contro Bojana Jovanovski, che sarà pure in crescita ma contro Flavia parte ancora sfavorita. Dando per scontato che vinca due match, il crocevia del suo torneo sarà il terzo turno contro (presumibilmente) una testa di serie più forte. L’anno scorso, a Wimbledon, ebbe una grande occasione ma inciampò contro Klara Zakopalova. Chissà che l’Australia non le porti bene quando meno se l’aspetta.

Le altre azzurre
Roberta Vinci e Sara Errani vengono da un buon quarto di finale a Hobart (dove torneranno tra meno di un mese per il primo turno di Fed Cup), e possono ambire a un buon torneo. Un obiettivo realistico può essere un posto negli ottavi di finale, traguardo più volte sfiorato ma mai raggiunto da entrambe. Dipenderà molto dal tabellone, così come per la talentuosa Romina Oprandi e le volenterose Alberta Brianti e Maria Elena Camerin. Merita un discorso a parte Tathiana Garbin, al suo ultimo torneo in singolare. Per chiudere in grande stile, “Tax” meriterebbe forse un palcoscenico e un’avversaria importante. La speranza è che questo non accada al primo turno, ma dopo qualche bella vittoria. Sempre che la mestrina non sia troppo distratta dal suo nuovo ruolo di allenatrice al fianco della Oprandi. Conoscendola, un rischio pressochè inesistente.

Uomini in salita
Bisogna dire le cose come stanno: partiamo senza grosse ambizioni. La classifica ATP dice che Potito Starace è il miglior italiano, e in effetti ha giocato benino sia a Perth che a Sydney, ma all’Australian Open non ha ancora vinto una partita in cinque partecipazioni. Volendo essere ottimisti, negli ultimi mesi ha registrato una crescita sulle superfici veloci che in anni di carriera non aveva mai mostrato. Può bastare per fare una bella figura, magari passare un paio di turni, ma è dura aspettarsi qualcosa di più. Andreas Seppi si trova bene su queste superfici, ma in Australia non ha mai fatto granchè (salvo una datata vittoria a Sydney su Hewitt). Dipenderà molto dal sorteggio, così come per Fabio Fognini. Il futuro numero 1 italiano viene da due sconfitte al primo turno ma ha pescato prima Davydenko e poi Nalbandian. Diciamo che poteva andare meglio. Chissà se l’urna australiana (il sorteggio si effettuerà a mezzanotte italiana) gli darà una mano: nel 2010, il ligure ha dimostrato di sapersi esaltare negli appuntamenti che contano. Se proprio dovessimo scegliere a chi augurare una botta di fortuna, beh, punteremmo su Fabio. Ci sarà anche Filippo Volandri, che però a Sydney, dove ha giocato le qualificazioni, ha raccolto solo un game contro il lituano Ricardas Berankis, classe 1990.

Dalle qualificazioni si attende il passaggio di Simone Bolelli, accreditato della seconda testa di serie: dopo il successo su Minar, il bolognese è atteso da un delicato derby contro Marco Crugnola. Un eventuale passaggio al main draw sarebbe un piccolo (ma significativo) passaggio nel duro percorso per uscire da una crisi che dura ormai da oltre un anno.
 

Riccardo Bisti

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