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17/01/2011 10:52 CEST - AUSTRALIAN OPEN

Serena non c’è… Ma chi ballerà?

TENNIS - Tra le favorite in campo femminile ci sarà un illustre convitato(a) di pietra: Serena Williams. In sua assenza, chi sarà in grado di portarsi a casa il primo Slam dell'anno? Proviamo ad analizzare le pretendenti, scoprendo per ciascuna di esse i "pro" ed i "contro". E se vincesse un'italiana? O magari un outsider? Roberto Paterlini

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L’Australian Open è sempre stato lo Slam più difficile da prevedere. Prima, sino al 1987, perché non importava davvero a nessuno di vincerlo, la maggior parte dei migliori giocatori e giocatrici nemmeno andava a parteciparvi ed era diventato poco più che un campionato australiano; poi - complici lo spostamento di data, il trasferimento a Melbourne Park e il cambio di superficie - perché nessuno può sapere, nemmeno con approssimativa precisione, quale sia l’effettiva condizione dei protagonisti ad inizio anno.
L’Australian Open è inoltre l’unico torneo del Grande Slam a non avere una vera e propria stagione di preparazione, sulla base della quale potersi scervellare e discutere quale sia il giocatore più in forma, quello entrato in palla troppo presto e ormai scarico, o quello che solo nelle ultime settimane sembra avere iniziato a carburare. Gli unici interrogativi verosimili riguardo al torneo femminile sono: quanto panettone avrà mangiato Caroline Wozniacki durante le feste? A che ora sarà andata a letto Jelena Jankovic a capodanno? Jada, la bambina di Kim Clijsters, le avrà permesso di allenarsi? Eccetera… Più seriamente, è legittimo chiedersi quali potranno essere i frutti della off-season appena passata, o provare ad immaginare se la stagione scorsa avrà lasciato questa o quella giocatrice abbastanza (forse troppo?) soddisfatta, o al contrario motivata a fare di più; ma le uniche fonti a cui attingere per delle risposte sono appena alcune esibizioni qua e là, la Hopman Cup e una manciata di tornei di fascia intermedia, ai quali molte delle big non hanno nemmeno partecipato.
In questi ultimi anni, qualsiasi Slam si sia giocato - forse persino il Roland Garros - la favorita è sempre stata Serena. Ma come si fa se Serena non c’è? Quali saranno le condizioni di Venus, inattiva dallo US Open? La Wozniacki riuscirà ad approfittare della situazione ed a vincere quello Slam che legittimerebbe il suo primo posto in classifica? Ivanovic è davvero uscita dal tunnel? Le famose russe, che fine hanno fatto? Ancora interrogativi, altri interrogativi…
Proviamo a fare ordine, prendendo un gruppo di quelle che sembrano, anche alla luce del tabellone da poche ore estratto, le probabili protagoniste del primo Slam dell’anno, e vediamo per ciascuna di esse cosa potrebbe giocare in loro favore, e cosa contro. Nel loro ordine, mi ispiro liberamente a quelle che sono le favorite delle principali agenzie di bookmaker.

 

1) Kim Clijsters

PRO: Dal suo ritorno alle gare Kim è stata senza dubbio la regina dei campi duri, e a provarlo ci sono i titoli conquistati l’anno scorso allo US Open, Miami, Cincinnati e il Master di fine stagione (oltre a quello meno importante di Brisbane, sia pure al termine di una finale straordinaria), vale a dire 4 tra gli appuntamenti più importanti della stagione sul cemento.
CONTRO: Se una giocatrice vince in carriera 3 Us Open, 3 Master e almeno una vagonata di altri tornei sul duro tra vecchi TierI e odierni Premier e non ha mai vinto l’Australian Open ci dovrà pur essere un motivo… La superficie di Melbourne - testimoniano i giocatori - è più lenta ed offre un rimbalzo più alto rispetto al cemento americano; che sia sempre stato questo il problema? Oppure l’inizio stagione? Oppure il caldo, l’Australia? Non dimentichiamo la sonora sconfitta (12 game a 1) che l’anno scorso la belga subì per mano di Nadia Petrova, che potrebbe ritrovare quest’anno ancora negli ottavi. La rocambolesca sconfitta di oggi in finale a Sydney, poi, unita ad alcune dello scorso anno, lascia dubbi riguardo alla continuità di Kim in ogni match.

 

2) Justine Henin

PRO: la Henin vista alla Hopman Cup prendere a pallate la migliore Ivanovic sembra già pronta ad essere protagonista. Lo scorso anno solo Serena la seppe fermare in finale, e come detto quest’anno Serena non c’è… Lei sostiene di non essere ancora al 100%, e che lo sarà solo tra qualche mese, ma potrebbe essere solo una tattica per togliersi di dosso la pressione.

CONTRO: come già lo scorso anno, la belga giunge a Melbourne dopo una lunga pausa che non permette di sbilanciarsi troppo nei suoi confronti, e dopo l’Australian Open, anche lo scorso anno, il suo rendimento è stato quanto mai altalenante. Inoltre, la bassa testa di serie le pone Kuznetsova già al terzo turno, per poi trovare Schiavone agli ottavi e Wozniacki ai quarti; insomma, non un tabellone facile.

 

3) Caroline Wozniacki

PRO: la danese è la prima giocatrice del mondo, il suo gioco di rimessa e contrattacco e il fisico instancabile potrebbero essere fatali alle altre nel caldo torrido della Rod Laver Arena.
 

CONTRO: vincere un torneo del Grande Slam richiede qualità che è difficile prevedere sino al momento in cui non si sono palesate, e per adesso Caroline non le ha ancora messe in mostra. Il fatto che Wozniacki sia diventata n°1 senza aver mai vinto un grande torneo è già diventato un tormentone che potrebbe disturbarla, e inoltre ci sono incertezze riguardo alla sua condizione, vista la netta uscita al primo incontro a Sydney contro Cibulkova. Tabellone difficile, infine: Dulko al primo turno - sfida tra le due n°1, di singolare e di doppio - di nuovo Cibulkova al 3°, Bartoli o Wickmayer (entrambe in ottima forma, pare) negli ottavi e Henin nei quarti.

 

4) Victoria Azarenka

PRO: vale per lei lo stesso discorso fatto per Justine Henin, e triplicato, visto che negli ultimi tre anni la russa è sempre stata eliminata da Serena Williams. Vika ha tutti i colpi per diventare una campionessa, e pare che nella off-season abbia lavorato molto su fisico e resistenza, che l’hanno spesso abbandonata durante i grandi appuntamenti negli anni passati e che le saranno necessari nel caldo torrido che (di solito) c’è a Melbourne. Abbastanza buono il suo tabellone sino ai quarti, dove dovrebbe trovare la vincente tra Sharapova e Williams, che non sono, entrambe, quelle di alcune stagioni fa.

CONTRO: allo stesso modo, vale in questo caso quanto detto per Wozniacki: pur essendo una campionessa annunciata, Azarenka non è ancora riuscita a lasciare davvero il segno in un grande torneo, e a memoria non si ricordano sue grandi vittorie, nemmeno in singole partite, in uno Slam.

 

5) Maria Sharapova

PRO: Maria è una campionessa, e questo è un dato che non cambia anche in presenza di periodi difficili. La siberiana ha saltato l’ultimo scorcio della stagione passata per prepararsi al meglio a questa, e la sconfitta prematura ad Auckland potrebbe essere solo una scoria del carico di lavoro ancora da smaltire: i primi due turni a Melbourne, abbastanza facili, le permetteranno di rodarsi al meglio.

CONTRO: La sconfitta patita contro nonna-Arn ad Auckland non fa ben sperare riguardo alla sua condizione e convinzione. Inoltre, se è vero che i primi turni del torneo sono abbastanza abbordabili, dal terzo il suo tabellone diventa un incubo: Kanepi per trovare Venus, per trovare Azarenka e poi Wozniacki.

 

6) Vera Zvonareva

PRO: Il secondo posto in classifica e le finali a Wimbledon e allo US Open (oltre a Pechino e Montreal) hanno dimostrato a Vera che appartiene al gruppo delle migliori, e il passo tra la finale e la vittoria, con un pizzico di fortuna, non è così arduo. Ad aiutarla un buon tabellone sino alle semifinali.

CONTRO: Su cinque finali disputate lo scorso anno la russa ne ha vinta appena una… e a Pattaya City. Quando si pensa a lei una vocina inizia a risuonare nelle orecchie, e insinuante scandisce sempre la stessa melodia: “Non vincerà mai uno Slam… Non vincerà mai uno Slam… Non vincerà mai uno Slam… “

 

7) Sam Stosur

PRO: È la prima australiana che gioca in Australia con concrete possibilità di vittoria da… non so nemmeno quanto tempo. Il suo servizio e il diritto potrebbero fare sfracelli, e il pubblico sarà tutto per lei.

CONTRO: Risultati alla mano, è la terra la superficie sulla quale Sam si esprime al meglio, e dove i suoi colpi in top-spin hanno la massima resa. Quanto al pubblico, se è vero che può essere un aiuto, lo è altrettanto che giocare uno Slam in casa - Murray, Mauresmo, Henman e altri insegnano - aggiunge pressione alla pressione, e Sam non è mai sembrata un cuor di leone (perdonate la rima!). Le prime uscite di stagione, poi, a Brisbane e Sydney lasciano più di qualche incertezza riguardo alla sua forma.

 

8) Venus Williams

PRO: Se sta bene, Venus ha dimostrato lo scorso anno (vittorie consecutive a Dubai e Acapulco, finale a Miami e Madrid, sontuosa semi allo US Open) di essere ancora competitiva ad altissimo livello. Giunge in Australia senza pressione, e un tabellone non impossibile.

CONTRO: Venus non ha mai giocato bene in Australia - solo una finale e due semifinali - non vince uno Slam da Wimbledon 2008, uno Slam diverso da Wimbledon dallo US Open del 2001, e non gioca dai primi di settembre del 2010… Dire che la sua condizione è un incognita è un eufemismo!

 

9) Le Italiane
Paragrafo a parte per le nostre, senza pro e contro personalizzati. Il tabellone di Francesca Schiavone pare agevole sino agli ottavi di finale, ma ci sono forti incertezze riguardo alla sua condizione dopo l’infortunio patito alla Hopman Cup. Molto buono il sorteggio della Pennetta che, con un po’ di fantasia, si può persino immaginare in semifinale… ma l’Australian Open è lo Slam tabù per le nostre due eroine, Francesca mai oltre il quarto turno, Flavia il terzo. I sorteggi proibitivi di Errani e Garbin impediscono qualsiasi speculazione, mentre è di difficile lettura la situazione di forma - e quindi le possibilità - di Oprandi, Vinci e Brianti.

10) Le Altre
Attenzione alla cinese Li, semifinalista lo scorso anno e autentico “cagnaccio” del tour, sorprendente - fino a un certo punto - vincitrice a Sydney. Importanti segnali di ripresa, già iniziati a fine 2010, per Ana Ivanovic, finalista nel 2008, che dovrebbe giungere sino ai quarti di finale, dove si scontrerebbe con Kim Clijsters. Sulla base dei pochi tornei di inizio stagione, da segnalare e tener d’occhio Kleybanova, Bartoli, Groth e Mattek-Sands.

 

Roberto Paterlini

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