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18/01/2011 15:31 CEST - Australian Open

Per Nadal il torneo inizia giovedì

TENNIS - Rafa vince senza fatica un match in cui il suo avversario Daniel si presenta infortunato sin dalla partenza. I 20,000 dollari australiani del primo turno possono essere una tentazione anche per un giocatore che in carriera ha guadagnato più di un milione di dollari? Un lucky loser in ogni caso avrebbe reso il match più interessante. Anche Murray vince per ritiro. da Melbourne Enrico Riva

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Una giornata grigia accoglie Rafa Nadal in quella che probabilmente è la sua sfida più grande: vincere il quarto Slam consecutivo. E' un Nadal nervoso quello che in mattinata si allena sul campo 4 con zio Tony e un elegante Carlos Costa; il grip non si adatta perfettamente alla racchetta e Rafa lo scaglia a terra con violenza. Ogni colpo sbagliato coincide con un verso di disgusto, una smorfia di fastidio, uno sguardo torvo.

L'esordio tuttavia è uno di quelli che capitavano al Sampras dei tempi d'oro: l'incontro inutile per antonomasia. O meglio, l'incontro perfetto per oliare i meccanismi e per perfezionare i movimenti. Daniel è un avversario senza alcuna arma che possa impensierire Nadal: non ha un servizio incisivo, non ha colpi risolutori, non varia il gioco.

Per Rafa la partita diventa quindi occasione per testare i nuovi movimenti del servizio, con il piede di richiamo che affianca il piede perno in occasione dell'estensione e con il gomito che allinea perfettamente con il corpo nel momento dell'impatto. Non funziona tutto ancora alla perfezione e ogni tanto ci scappa il doppio fallo.

In tribuna stampa i giornalisti spagnoli disertano compatti, hanno un plotone di giocatori da seguire, Rafa è l'ultimo dei loro problemi. Per gli spettatori si prospetta un'altra giornata alla Federer Lacko: poca partita.

I grattacieli di Melbourne saranno a neanche a 2 kilometri dalla Rod Laver Arena ma l'impressione oggi è di essere in mezzo alla campagna. Un gruppetto di uccellini appostati sul tetto dello stadio commenta ogni colpo di Nadal, nel silenzio generale, con potenti cinguettii.

Come forse vi sarete accorti sul centrale è presente una telecamera agganciata a quattro cavi che durante i cambi di campo scende a livello del terreno. Alla ripresa del gioco l'arnese risale vertiginosamente sulla testa degli spettatori, facendo provare non pochi brividi.

Partite come questa portano al paradosso che il pubblico finisce a schierarsi compatto per il soccombente. Urla di incoraggiamento si levano per Daniel ma con scarsissimi risultati. A Nadal bastano 18 minuti per chiudere il primo set 60 mentre il brasiliano chiama il fisioterapista per farsi fasciare il ginocchio sinistro.

Quando devi giocare contro te stesso è più facile complicarsi la vita. Nadal ci mette quasi un quarto d'ora ad annullare 4 palle break e a tenere il servizio che lo porta sul 2 a 0 nel secondo set. Per Daniel, sempre più fermo e zoppicante, il miraggio di muovere il punteggio. Avete presente la sensazione che si ha assistendo al saggio di vostro figlio/nipote nel momento in cui dimentica completamente la battuta regalando attimi di gelo al pubblico? Ecco, questo è stato oggi Nadal Daniel. Sul 5 a 0 del secondo il brasiliano ha gettato la spugna. Meglio così.

Alcuni dati per darvi un'idea di cosa è successo:

Daniel ha fatto il 12% di punti con la prima e lo 0% con la seconda. Ha fatto 12 punti in tutto il match con Nadal che gli ha regalato 10 errori gratuiti.

 

Anche per Andy Murray esordio facile. Beck si è ritirato sul 42 per lo scozzese nel terzo set dopo che Murray aveva vinto agevolmente i primi due 61 63.

Enrico Riva

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker